di Paolo Pagliaro
Il programma del Salone internazionale del Libro, che si apre giovedi a Torino, sta in un comunicato stampa che è a sua volta un piccolo libro, 63 cartelle. E’ un’abbondanza che rispecchia la ricchezza e il pluralismo di una kermesse giunta alla 37ma edizione. Nel labirinto del Lingotto – 137 mila metri, 700 stand, 51 sale , 2mila incontri più i 500 distribuiti tra la città e la sua cintura - va in scena fino a lunedi uno degli avvenimenti culturali più attesi dell’anno. Dice la curatrice Annalena Benini che i libri sono la chiave d’ingresso per tutti gli altri mondi, consentono di vivere mille vite in mille pagine.
Lo apprezzano soprattutto i giovani, gli under 25, che secondo un’indagine che verrà presentata venerdi sono quelli che leggono di più e lo fanno alternando gli acquisti digitali con quelli in libreria.
E’ dedicata a loro una nuova sezione del Salone concentrata sull’età adolescente. Si chiama Crescere, è stata affidata allo psicoterapeuta Matteo Lancini, interpella i ragazzi ma soprattutto incoraggia gli adulti a praticare la virtù dell’ascolto.
A Torino sono attesi 200 mila visitatori. Alcuni arriveranno a bordo di convogli speciali, come i due treni dei lettori organizzati dalla Regione Toscana in partenza uno da Livorno, l’altro da Chiusi. Al Salone la Toscana illustrerà anche la sua proposta di legge per introdurre nelle scuole un quarto d’ora di lettura libera, silenziosa e individuale. Il consiglio è di sfogliare un libro, ma va bene anche l’ipad.