La Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenuta dagli Stati Uniti a trazione trumpiana e dal governo Netanyahu, ha annunciato ieri l'apertura dei suoi primi centri di distribuzione nel territorio palestinese. L'organizzazione ha reso noto che sono stati inviati dei camioncini con cibo ai suoi centri e che è iniziata la distribuzione ai palestinesi. Non sono stati specificati il numero dei camion, l'ubicazione dei centri e il metodo di selezione dei destinatari ma è stato affermato che oggi giungeranno altri camion e che il flusso di aiuti aumenterà ogni giorno.
L'organizzazione con sede a Ginevra si è posta l'obiettivo di “raggiungere più di un milione di palestinesi entro la fine della settimana”. L'ONU e le organizzazioni umanitarie hanno ripetutamente dichiarato che non parteciperanno alle attività di questa fondazione, accusata di non essere imparziale e indipendente. Il direttore esecutivo della fondazione, Jake Wood, ha annunciato ieri le sue dimissioni, spiegando di ritenere che non sia possibile operare nel rispetto di questi principi. Al suo posto è stato nominato John Acree. Da parte sua, in una nota la GHF ha condannato in una nota quelle che ha definito “minacce di morte” da parte di Hamas contro i gruppi umanitari che hanno accettato di collaborare con lei, nonché “i tentativi di impedire ai palestinesi di raggiungere i siti di distribuzione”. “È chiaro che Hamas è minacciata da questo nuovo modello operativo e farà tutto il possibile per vederlo fallire”, si legge nel comunicato. (27 MAG - deg)
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