In questa fase del conflitto, mentre – nonostante le parole di Merz- l’appoggio degli Stati Uniti appare tutt’altro che scontato, a stringersi al fianco di Kiev sembrano essere soprattutto i paesi nordici. Proprio ieri, il ministro della Difesa olandese Ruben Brekelmans ha presenziato alla partenza dalla base aerea di Volkel degli ultimi 24 jet F-16 promessi dai Paesi Bassi all'Ucraina. “A causa dei quotidiani attacchi aerei della Russia, gli F-16 sono di vitale importanza per il paese invaso - ha dichiarato -. Questi mezzi aiuteranno a tenere a bada l'aggressione russa”. Brekelmans ha elogiato l'addestramento “a velocità record” dei piloti e dei tecnici ucraini a questi caccia e ha ricordato che questi aerei "hanno già salvato vite" abbattendo missili da crociera e droni.
Sempre ieri il primo ministro danese Mette Frederiksen ha condannato il massiccio attacco condotto dalla Russia sull’Ucraina domenica sera, sottolineando che “Vladimir Putin parla di negoziati durante il giorno e bombarda l'Ucraina di notte”. Durante un incontro dei primi ministri nordici in Finlandia, sia Frederiksen che gli ospiti hanno quindi ribadito il loro sostegno a Kiev. “Senza usare la forza, Putin non cercherà di trovare una soluzione. Ecco perché abbiamo bisogno di più pressione”, ha dichiarato il primo ministro finlandese Petteri Orpo. La comunità internazionale deve impegnarsi in “sanzioni, aiuti militari all'Ucraina, maggiori aiuti militari, sostegno politico, tutto il possibile” per aiutare l'Ucraina a respingere la Russia, ha aggiunto.
Da parte sua, il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store ha affermato che finora non c'è stata “nessuna indicazione” da parte della Russia di volere un cessate il fuoco in Ucraina. “Spero che questo induca gli Stati Uniti a essere più espliciti e a fare pressione, senza ritirarsi”, ha aggiunto. Intanto, è arrivata la conferma ufficiale che la Svezia fornirà aiuti militari all'Ucraina per un valore di 4,8 miliardi di corone, pari a 443 milioni di euro, come ha annunciato il Ministero della Difesa. “Questi pagamenti renderanno le forze armate ucraine e l'industria della difesa più forti nella loro difesa contro la Russia”, ha spiegato il ministro della Difesa Pal Jonson. (27 mag – deg)
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