"La maggioranza arriverà compatta al 2027, non stiamo a giocare a risiko ma stiamo facendo qualcosa di più importante, i dati economici sono eccezionali, l'Italia ha una credibilità sul piano internazionale da tutti i punti di vista, c'è il record di posti di lavoro creati, la disoccupazione al minimo, lo spread al minimo, la borsa che cresce: diciamo che ci sono indicatori eccellenti per cui nessuno mette in discussione la maggioranza per una Regione o per un altro tema, certo mi piacerebbe che tutti lavorassero per unire su temi comuni, non su temi che dividono". Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, parlando con i cronisti in Senato. Il destinatario del messaggio è chiaramente l'altro vicepremier, Antonio Tajani, che all'indomani del referendum ha rilanciato il tema dello Ius Scholae. "Perché è chiaro - aggiunge Salvini - che dare cittadinanze, ancora maggiormente rispetto a quello che accade oggi, non penso che neanche uno dei nostri elettori lo abbia a cuore, anzi semmai ci chiedono di poter intervenire con più rigore su chi ha il permesso di soggiorno e commette reati. Quindi andare a rivedere quello che era il permesso di soggiorno a punti, il permesso di soggiorno come la cittadinanza è un atto di fiducia". La cittadinanza un tema che divide? "No, gli italiani sono assolutamente in maggioranza consapevoli che l'attuale legge funziona e funziona bene, tanto che l'Italia è il paese che concede più cittadinanze in tutta l'Ue. Quindi né gli italiani, e il voto al referendum l'ha dimostrato, né il centrodestra men che meno la Lega ritengono che sia una priorità cambiare le regole sulla cittadinanza. Quindi è legittimo che ognuno esprima i propri pareri, ma non siamo stati eletti per accelerare la concessione della cittadinanza e non lo faremo. Punto" sottolinea il numero uno del Carroccio, per poi aggiungere: "Una differenza di vedute con Forza Italia? Ma per fortuna, però ripeto che siccome dobbiamo fare quello che gli italiani si aspettano da noi, cambiar le regole sulla cittadinanza come da referendum non è una priorità della nostra azione di governo, quindi senza nessuna polemica però occupiamoci di altro" ribadisce Salvini. Taglio delle tasse al ceto medio e rottamazione delle cartelle "possono andare avanti di pari passo - sottolinea inoltre il vicepremier - Con la rottamazione tu puoi incamerare miliardi che possono permetterti di abbassare le tasse, quindi una cosa non esclude l'altra, anzi: la pace fiscale e la rottamazione servono per poter fare tante altre cose". Di terzo mandato, assicura infine Salvini, non si parla nel Consiglio federale del pomeriggio: "Ma la posizione della Lega è chiara da anni, non è che dobbiamo ribadirla ogni settimana". "Spero" che si trovi una quadra, "perché fidarsi dei cittadini per me è importante". (Roc)
(© 9Colonne - citare la fonte)