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MAFIA, COLOSIMO: BASTA SEGRETI SUL PASSATO, BORSELLINO CORSE CONTRO IL TEMPO E CONTRO LA SUA VITA

Roma, 18 lug – “Sono stati due anni di lavoro infinito: faldoni, carte mai lette, documenti mai desegretati. Un impegno che ci ha spinto a chiederci perché, dopo 33 anni, certi fatti dovessero rimanere nascosti”. Lo ha dichiarato Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, oggi a Roma nel corso della quarta edizione dell’evento “Parlate di mafia…”, promosso da Fratelli d’Italia. Colosimo ha rivendicato la scelta di desecretare atti rilevanti e ha citato in particolare il dossier “Mafia e appalti”, sottolineando che “non lo scrive il presidente Colosimo, né lo scopre il procuratore De Luca: è scritto nel Borsellino quater dal dottor Balsamo, che non mi sembra essere un pericoloso eversivo”. 
“La verità – ha aggiunto – è che Paolo Borsellino in quei 57 giorni ha corso contro il tempo e contro la sua vita. Sapeva a cosa andava incontro e ha agito con lucidità, mettendo perfino una distanza dalla sua famiglia, come se volesse prepararli a una fine tragica”. Colosimo ha poi ricordato come il magistrato agì sempre basandosi su evidenze: “Con i fatti non si può andare incontro alle idee, se queste non trovano un riscontro. È questa una delle lezioni più forti che ci ha lasciato”. Rispondendo a chi ne mette in dubbio l’approccio, Colosimo ha chiarito: “Io leggo di valutazioni e interpretazioni, ma quello che conta per noi sono i documenti, i riscontri, le carte ufficiali. È un lavoro faticoso, certosino, ma necessario. Anche nel mio prossimo viaggio in Sicilia continuerò a raccogliere nuovi fascicoli da diverse procure. Non è una ricerca astratta, è un impegno concreto per arrivare alla verità”. (alp)

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