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direttore Paolo Pagliaro

BASKET, UNDER 20
CAMPIONE D’EUROPA

BASKET, UNDER 20 <BR> CAMPIONE D’EUROPA

L’Italia Under 20 del basket batte la Lituania 83-66 e torna a vincere una medaglia d’oro dopo quella conquistata nel 2013 e dopo quella del 1992 (allora però la categoria era Under 22). Un successo netto, meritato, sofferto, raggiunto giocando un torneo di sostanza, qualità e sacrificio. Un trionfo colto giocando la finalissima con 8 effettivi per via dei quattro infortuni che hanno falcidiato la squadra all’arrivo a Creta. Ci sono tante storie dietro questa medaglia. Ci sono quelle di De Martin, Valesin, Zanetti e Airhienbuwa, tutti e quattro infortunati durante l’Europeo e tutti e quattro costretti a guardare la finale dalla panchina. C’è la storia di coach Alessandro Rossi, per tre anni vice allenatore di questa nazionale (prima di Magro e poi di Galbiati) e che alla prima occasione da head coach sale sul podio. C’è la storia del quarto di finale contro Israele: a metà terzo quarto gli Azzurri sono sotto 57-39, passivo pesante ribaltato col cuore e con la testa fino all’89-80 che ha aperto le porte del paradiso. Tante storie che si incrociano per formarne una sola, tutta d’oro. Così il presidente FIP Giovanni Petrucci: “Questa è una squadra che ci ha fatto innamorare strada facendo e andando oltre i limiti e la sfortuna. Complimenti a coach Rossi e a tutto lo staff per un risultato straordinario che mancava dal 2013. Anche il Ministro Abodi mi ha chiamato per complimentarsi con questi ragazzi“. “Una grande gioia per questi ragazzi – ha detto il coach Rossi -. Desidero che la copertina sia tutta per loro. Sono contento anche per la Federazione che ha iniziato un progetto di un certo tipo e credo che questa sia una bella risposta per tutto il movimento e delle società che allenano questi ragazzi tutto l’anno. E’ la vittoria di tutti. Siamo felici e ce la godiamo“. Le parole dell’MVP Francesco Ferrari: “Siamo orgogliosissimi di questo risultato. Fin dall’inizio del raduno a Domegge avevamo come obiettivo entrare nelle prime 8 d’Europa e poi una volta li giocarcela con tutti. Con Israele siamo andati in difficoltà ma sapevamo di poter fare qualcosa di specialissimo e lo abbiamo fatto. Oggi abbiamo dato tutto sapendo anche che era la nostra ultima esperienza in Under 20. Ripeto: orgogliosissimi e forza Italia!“. È una finale, e come tale, inizia col freno a mano tirato da entrambe le parti. L’Italia però ha un marchio di fabbrica, ovvero la partenza sprint nei primi 10 minuti: 27 punti contro la Serbia e 23 contro la Lituania. Ferrari, Assui e Marangon sono le punte di diamante ma c’è tanto lavoro di squadra. Sugli spalti c’è il solito coro “Lietuva, Lietuva”, che accompagna i baltici a tutti i livelli e a tutte le latitudini. Gli Azzurri però non si scompongono e proseguono il lavoro a testa bassa. Assui e Torresani allungano sul +10 (28-18) al 13esimo e a metà frazione il divario è +12 (32-20). Coach Darius Songaila (campione d’Europa nel 2003 con la Senior e in campo nella celebre semifinale olimpica del 2004 contro l’Italia) le prova tutte per rientrare ma l’Italia compete anche sotto canestro e appena può, punge. Un primo tempo da incorniciare si chiude 42-26 per gli Azzurri (13 punti per Ferrari e 10 per Torresani). 26-19 i rimbalzi. Ora o mai più: la Lituania rientra in campo e piazza un parziale di 15-4 nei primi 5 minuti della ripresa. Si torna a +5 (46-41) ed è il momento di stringere i denti. Inevitabile il time-out di coach Alessandro Rossi, che comunque sortisce i suoi effetti: gli Azzurri ci sono e non mollano anche se ora il divario è meno ampio. Torresani e Ferrari rimettono l’Italia a +10 (55-45) a due dalla fine del terzo quarto complessivamente chiudono una frazione partita male e sistemata col solito cuore. Gli ultimi 10 minuti ripartono dunque dal 60-48 Italia. Tutt’altro che finita. Rossi spreme tutte le energie dai suoi 8 effettivi e tutti rispondono presente. Anche gli infortunati soffrono con la squadra e la panchina vibra letteralmente. La tripla di Assui è quella del 71-57 a 5 dalla fine ma è ancora maledettamente presto per esultare. I minuti scorrono e i baltici ci provano ma tutto vano. L’Italia è campione d’Europa. (21 lug - red)

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