L’VIII Festival della Musica Italiana di La Plata ha registrato un nuovo record di adesioni. Alla convocazione hanno risposto artisti provenienti da una ventina di province argentine – tra cui Buenos Aires, Santa Fe, Córdoba, Salta e Mendoza – oltre a cantanti da Città del Messico e da Belo Horizonte (Brasile). “Quest’anno abbiamo ricevuto l’iscrizione di 128 candidati da tutto il Paese e anche da altri Paesi latinoamericani. Una partecipazione superiore rispetto agli anni passati”, ha dichiarato a 9Colonne Nicolás Moretti, direttore del Corridoio Produttivo Turistico Culturale Italia-Argentina e tra gli organizzatori dell’evento. Sono 72 gli artisti attualmente in gara nella seconda fase, che si concluderà il 22 settembre. I migliori accederanno alla semifinale del 9 ottobre presso il Pasaje Dardo Rocha, mentre la gala finale, con un massimo di 20 artisti, si terrà l’11 ottobre sul palco del Teatro Metro. “Per la prima volta la giuria sarà composta da artisti che hanno vinto le edizioni precedenti, come Oscar Patiño, premiato nella prima edizione, Maitena Urristondo, vincitrice della seconda, il maestro Giorgio Luna e Odino Faccia, cantautore noto per la sua esibizione del brano Perché tutti siano uno insieme a Papa Francesco. È un onore per noi che il Festival si avvalga dei giurati che lo stesso Festival ha contribuito a formare come professionisti”, ha aggiunto Moretti. Il Festival è stato definito un ponte culturale tra Italia e Argentina e si distingue per la sua diffusione e per il coinvolgimento di artisti emergenti e affermati in una manifestazione di portata nazionale e internazionale. “In un momento di crisi del Paese, questo tipo di proposta è benvenuta. Gli italodiscendenti vogliono ritrovare le proprie radici, e l’alto livello professionale del Festival, con una scenografia multimediale ai più alti standard europei, fa sì che gli spettatori percepiscano quello stile tipicamente italiano, alla Sanremo per intenderci, ma con il colore nostrano, italoargentino”, ha sottolineato Moretti. “L’idea del Festival nasce anche come modo per celebrare il ricordo di mio padre, Oronzo Moretti, che ci ha lasciati l’8 ottobre 2015. Con l’obiettivo di valorizzare l’eredità della migrazione italiana nella cultura argentina, abbiamo elaborato questa proposta insieme a Euro Show Roma, nostro partner in Italia”, ha spiegato Moretti. “C’era molto bisogno di un’entità italiana che promuovesse la musica italiana e che ci collegasse con l’Italia. In questo senso, Sanremo è stata la principale ispirazione. Ci siamo chiesti cosa accadeva in quell’epoca in cui artisti come Nicola Di Bari o Rita Pavone visitavano l’Argentina e la musica italiana era la più ascoltata. Ci piacerebbe tornare a quella realtà, e per questo ci è sembrato opportuno lanciare anche qui un Festival della Musica Italiana”, ha concluso Moretti. (red - 11 set)
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