Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

DIVERSITY E INCLUSION, 98% DIPENDENTI CONOSCE PRINCIPI MA DISCRIMINAZIONE E’ DIFFUSA

Cegos Group, leader globale nel Learning & Development, pubblica la seconda edizione dell’International Barometer, “Diversity & Inclusion nelle organizzazioni”, che evidenzia una crescente consapevolezza sui temi di D&I e un impegno più forte su molti fronti… ma mette anche in luce la persistente presenza di diverse forme di discriminazione nei luoghi di lavoro.

 

Lo studio rivela, inoltre, un divario tra le intenzioni dichiarate dalle aziende e le pratiche quotidiane percepite e vissute dai dipendenti in termini di Diversity and Inclusion. La diversità e l’inclusione sono due leve fondamentali che Cegos sostiene attraverso programmi di formazione erogati in tutto il mondo, aiutando le organizzazioni a promuovere coesione, performance collettiva e attrattività complessiva.

 

Condotto tra aprile e maggio 2025 in 10 Paesi in Europa, America Latina e Asia, l’indagine fa luce su come sia i dipendenti che i professionisti delle Risorse Umane percepiscano, si aspettino e mettano in pratica le politiche di diversità e inclusione, per comprendere meglio le esperienze concrete di diversità, il livello di supporto alle politiche di D&I già presenti nelle organizzazioni e le leve ritenute più critiche per compiere ulteriori progressi.

 

Infine, i risultati mostrano che il supporto e la formazione offerti ai manager per guidare team diversificati e promuovere l’inclusione - come lo sviluppo della consapevolezza dei propri bias, l’ascolto attivo, l’empatia e l’apertura - restano ancora insufficienti e frammentati.

 

Metodologia: indagine online condotta tra aprile e maggio 2025 in 10 Paesi di Europa (Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Regno Unito), Asia (Singapore) e America Latina (Brasile, Messico, Cile), che ha coinvolto 5.537 dipendenti e 438 Direttori o Manager HR, tutti appartenenti a imprese private o organizzazioni pubbliche con più di 50 dipendenti.

 

KEY FIGURE

  • La Diversity & Inclusion (D&I) è ormai ampiamente riconosciuta all’interno delle organizzazioni:
  • Il 94% (98% ITA) dei dipendenti dichiara di conoscere i concetti di Diversity & Inclusion.

 

  • Eppure la discriminazione resta diffusa:
  • L’84% (77% ITA) dei dipendenti e il 98% (97% ITA) dei professionisti HR affermano di aver assistito a episodi di discriminazione sul luogo di lavoro.
  • 2 dipendenti su 3 dichiarano di aver vissuto personalmente esperienze di discriminazione nel corso della propria carriera (55%).
  • Le principali forme di discriminazione osservate dai dipendenti a livello globale riguardano: aspetto fisico (53%, 42% ITA), età (48%, 35% ITA), razzismo (45%, 31% ITA) e status socioeconomico (42%, 32% ITA).

 

  • Queste forme di discriminazione hanno un impatto negativo sul clima lavorativo:
  • 1 dipendente su 3 ritiene che la discriminazione comprometta l’atmosfera lavorativa.
  • 9 professionisti HR su 10 (8 su 10 ITA) condividono questa opinione, sottolineando in particolare gli effetti dannosi di: commenti sessisti (53%, 36% ITA), comportamenti razzisti (47%, 44% ITA) ed eccessiva enfasi sull'aspetto fisico (45%, 38% ITA).

 

  • I professionisti HR stanno spingendo con forza le politiche di Diversity & Inclusion, facendo leva su un ampio ventaglio di azioni:
  • L’81% (72% ITA) degli HR Manager afferma di voler continuare o accelerare le politiche di D&I.
  • Una cultura dell’allyship — ossia l’impegno volontario delle persone privilegiate a supportare attivamente gruppi marginalizzati o discriminati — sta iniziando a emergere, seppur in modo limitato (40% dip. e 41% HR e 30% dip. e 42% HR ITA).

 

  • Alla domanda sulle misure implementate nella loro azienda, i dipendenti citano:
    • comunicazione dedicata alla D&I (48%, 43% ITA);
    • integrazione dei temi di D&I nei processi di onboarding (47%, 42% ITA);
    • un coinvolgimento visibile della leadership su queste tematiche (46%, 42% ITA).

 

  • Il coinvolgimento e la formazione dei manager nella gestione della diversità e nella promozione dell’inclusione restano incompleti:
  • Solo il 42% (42% ITA) dei dipendenti ritiene che i propri manager agiscano realmente come alleati contro la discriminazione.
  • Soltanto il 59% (55% ITA) dei manager ha ricevuto una formazione sui bias inconsci che possono generare discriminazione.
  • Dipendenti e professionisti HR individuano come competenze ancora da sviluppare tra i manager: ascolto (45%, 58% ITA), empatia e compassione (42%, 31% ITA), tolleranza (37%, 31% ITA) e apertura verso gli altri (35%, 37% ITA).

 

  • La risoluzione dei conflitti legati alla diversità ricade ancora fortemente sui team HR:
  • Il 45% (22% ITA) degli HR Manager dichiara di trovarsi in prima linea nella gestione di tali conflitti.
  • Solo il 25% (36% ITA) segnala un coinvolgimento attivo dei manager nella risoluzione di queste problematiche.

(red)

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