Tirana - Un cubo bianco che sfida gli artisti. Perché è una galleria, anzi una “Microgallery”. Portatile e provocatorio, delle dimensioni di 50 centimetri, il progetto approda a Tirana, grazie al contributo dell’Istituto Italiano di Cultura. Ospite del cubo l’opera di Giancarlo Norese, 50enne astista di Novi Ligure ma milanese di adozione, docente all’Accademia Carrara di Bergamo, indagatore delle metafore dello spazio pubblico, degli errori del paesaggio e della bellezza autogenerata dal caso. E per la microgallery, allestita fino al 16 aprile nello spazio Industri della capitale albanese, mette letteralmente il mondo in scatola “per costruirci un futuro, dopo tutto”, come spiega l’artista che mette in relazione questo spazio minimo con altri spazi minimi, allo scopo di costituire una sorta di network di collaborazioni e confronti con realtà analogh: “Non è forse vero che tutti i nostri ricordi più importanti sono in scatole? Allora vediamo se tante scatole legate le une alle altre possono costruire una nuova collezione di oggetti ed emozioni capaci di far vedere il mondo al mondo, da un altro punto di vista, quello di partenza”. Al progetto di Norese si affianca la mostra “It’s not gallery” dell’artista albanese Olson Lamaj. (9colonne)
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