“Vogliamo valorizzare il lavoro del personale scolastico, ridare autorevolezza ai docenti, e 'non solo dal punto di vista economico, per cui oggi abbiamo fatto un ulteriore passo avanti”. Così il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara in una intervista al Messaggero sul nuovo contratto del personale scolastico. “Abbiamo garantito innanzitutto la continuità contrattuale, dopo tre anni di discussioni inutili, siglando quello del 2019-2021 già con l'accordo del novembre 2022, poi oggi quello del 2022-2024 e creando le condizioni per la chiusura del contratto 2025/2027. Abbiamo fra l'altro stanziato risorse per quello 2028/2030” spiega. “Considerando anche il contratto 2025/2027, sarebbero 416 euro al mese lordi in media per i docenti e oltre trecento per il personale Ata: 123 euro in media per il triennio 2019-2021,150 per quello chiuso oggi e 143 per il 2025/2027”. Il contributo del Mim? “A novembre 2022 abbiamo chiuso l'accordo economico grazie allo spostamento di 300 milioni di euro dal finanziamento di progetti al contratto, convincendo tutti i sindacati. Oggi, grazie alla destinazione di 240 milioni, derivanti da risparmi fatti dal Ministero, al pagamento di una una tantum per docenti e personale Ata”. C'è altro? “Intanto gli arretrati: 1.948 euro ai docenti, 1.427 al personale Ata». Finito? «Non ancora. Se chiudiamo anche il contratto 25/27, siamo pronti ad anticipare il pagamento delle annualità 2025-2026, drca 2.500 euro per i docenti e 1.800 per il personale Ata. Nella legge di bilancio c'è l'una tantum di 170 euro netti, che si aggiunge all'aliquota Irpef ridotta dal 35 al 33% che porta fino a 140 euro netti in più all'anno. Il taglio del cuneo fiscale vale per la maggior parte dei docenti altri 850 euro netti all'anno. L'assicurazione sanitaria gratuita, che ho fortemente voluto, porta a possibili rimborsi delle prestazioni fino a 2/3mila euro. C'è poi l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, che prima era a carico dei dipendenti. E la scontistica per treni, aerei, mutui, conti bancari, che stiamo prevedendo anche per gli acquisti di generi alimentari, abbigliamento, elettrodomestici”. (6 nov - red)
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