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Jazz, il tour estivo di Andrea Pozza parte dal Portogallo

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Jazz, il tour estivo di Andrea Pozza parte dal Portogallo

(2 lug) Il jazzista genovese Andrea Pozza è pronto per il suo nuovo tour estivo e per presentare al pubblico “A Jellyfish From The Bosphorus”, il suo ultimo disco (Abeat Record) distribuito a livello mondiale. La tournée che partirà il 12 luglio dal Cascais Jazz Club proseguirà il 13 al Cascais Cultural Center, per approdare successivamente in tutta Italia con concerti fino ad ottobre. Pozza si esibirà, infatti, a Genova, Roma, Ancona, Ferrara, Castelfranco di Finale Ligure, Torino. Una formazione consolidata quella del pianista genovese con Aldo Zunino al contrabbasso, Shane Forbes alla batteria e alcune guest star del calibro di Steve Grossman ed Enrico Rava. Oltre alle nuove composizioni originali tratte dall’ultimo cd in trio di Andrea Pozza non verranno tralasciati alcuni tra i grandi classici e standard del jazz, da Thelonious Monk a Duke Ellington. Andrea Pozza si considera “madrelingua jazz”. Pianista eclettico capace di affrontare con grande disinvoltura qualsiasi repertorio, è attivo sulla scena jazzistica nazionale ed internazionale da circa 30 anni ed è riconosciuto dalla critica e dal pubblico come una delle personalità più rappresentative in ambito jazz attualmente in circolazione. Ha debuttato a soli 13 anni e ad oggi vanta collaborazioni importanti con quelli che sono da considerarsi i “mostri sacri” del jazz: Harry "Sweet" Edison, Bobby Durham, Chet Baker, Al Grey, Scott Hamilton, Steve Grossman, George Coleman, Charlie Mariano,  Lee Konitz, Sal Nistico, Massimo Urbani, Luciano Milanese e molti altri ancora. (red)


SCHEDA / L’ALBUM

 “A Jellyfish From The Bosphorus” è la testimonianza di uno stile elegante, costruito su un pianismo attento ai colori, alle sfumature, in perfetto equilibrio fra la solidità di un impianto formale di stampo europeo e l’inventiva fresca e ammaliante di un sound oltre oceanico. Il trio regala atmosfere intimistiche e calde, oscillando fra omaggi al passato come “In a sentimental mood” di Duke Ellington o “Blue room” e “Where or When” di Rodgers & Hart e “Get Happy” di Harold Arlen; e creazioni contemporanee nelle quali prevale un gusto “classico” di estrema compostezza: si pensi a “Love is the way” o “As Usual” dello stesso Pozza. Il pianista e compositore ama anche stupire così si lascia andare alle atmosfere un po’ misteriose di “A Jellyfish From The Bosphorus”, brano dalla forma inusuale e che lascia molto spazio alla creatività e alla improvvisazione (“C’è un bellissimo assolo di Aldo Zunino!” afferma Pozza); o “Il Primo dei Sette” primo brano composto ed inciso da Pozza in 7/4, da qui il gioco di parole, che contiene tra l’altro uno splendido assolo di Shane Forbes alla batteria; o ancora “Tuttavia è così” costruito in forma di dialogo tra i tre musicisti.

(© 9Colonne - citare la fonte)