Kiev - Il comparto moda è tradizionalmente al vertice delle esportazioni italiane in Ucraina. In particolare è il settore calzaturiero a farla da padrona. Nei primi nove mesi del 2012, le esportazioni di calzature italiane sono aumentate da 70 a 73 milioni di euro (+3,8%). Questo dato, raffrontato con la contemporanea contrazione dell’import ucraino di calzature dal mondo, indica una crescita della quota di mercato della calzatura Made in Italy, leader nei segmenti alti e medio-alti. Inaugurata nel 2002, nel corso degli anni la “Mostra Autonoma della Calzatura Italiana” in Ucraina, “Shoes From Italy Kiev” - organizzata da Assocalzaturifici e l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane a Kiev - ha permesso a numerose aziende italiane del comparto calzature e pelletteria di entrare nell’interessantissimo mercato ucraino, che conta circa 50 milioni di potenziali consumatori. La manifestazione così è diventata uno strumento indispensabile per incontrare buyer provenienti da tutte le regioni ucraine: un vasto bacino dai considerevoli margini di crescita; un grande potenziale rappresentato da operatori che non sempre si muovono dal Paese, né visitano l'appuntamento fieristico di settore più importante nell'area C.S.I., l’Obuv’ Mir Koži di Mosca. Anche quest’anno allora, le aziende italiane si preparano all’appuntamento e tra queste non mancano certo le aziende marchigiane. Le Marche, infatti, rappresentano il più grande distretto calzaturiero italiano. In particolare l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Macerata EX.IT, nell’ambito del programma promozionale 2013, ha promosso la partecipazione delle aziende di produzione maceratesi all’edizione autunnale della “Shoes from Italy” di Kiev che si svolgerà dal 3 al 4 novembre. Alle ditte partecipanti sarà offerto uno stand “chiavi in mano” di circa 12 mq. Saranno, inoltre, garantiti l’assistenza in fiera, una pubblicità sulla stampa locale, gli inviti ad una selezionata mailing di operatori, la produzione del catalogo espositori e l’interpretariato generale. (9colonne)
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