Pechino - Dopo un’ora e nove minuti Fabio Fognini era in vantaggio per 6-2, 4-1 contro Rafa Nadal nei quarti del “China Open”, presigioso torneo ATP 500 che si disputa su campi in cemento all'aperto. Il mancino spagnolo, ancora imbattuto nel 2013 sul cemento, sembrava vicinissimo al ko con l'Azzurro che stava giocando un tennis stellare. Decisivo il diritto di Fognini, che con le sue accelerazioni aveva sempre messo in difficoltà il rivale costringendolo a giocare lontano dalla riga di campo. Un colpo grazie al quale il tennista ligure aveva sempre mantenuto il controllo degli scambi. Nadal, però, non si è arreso: del resto non si vincono 13 titoli dello Slam per caso. Sotto 4-1 nel secondo set (un 4-1 che poteva essere un 5-0 se nel quarto game lo spagnolo non avesse annullato due palle break), da quel momento ha concesso solo un game al ligure: 6-4 il secondo set (con una striscia di cinque game di fila) e 6-1 la terza e decisiva partita durante la quale l’azzurro ha chiamato il fisioterapista per un dolore al polso destro. Alla fine Nadal ha messo a segno appena cinque punti in più rispetto a Fognini. Era la terza sfida tra il campione spagnolo e il numero uno italiano: tutte disputate quest'anno e sulla terra battuta. Agli Internazionali BNL d'Italia non ci fu partita, ma al Roland Garros il re del rosso non ebbe vita facile contro un Fognini ispirato. Continua dunque la corsa di Nadal a Pechino, dove ha già vinto nel 2005. Il tennista di Manacor ha colto la 25.ma vittoria consecutiva sul cemento della stagione e questa settimana ha la possibilità di superare Novak Djokovic e tornare in prima posizione mondiale: gli basterebbe arrivare in finale per diventare il nuovo numero uno. Il serbo è opposto nei quarti allo statunitense Sam Querrey. Gli altri quarti sono Berdych (n.4)-Isner (n.8) e Ferrer (n.3)-Gasquet (n.5). (9colonne)
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