(3 dic) “Il futuro dell’agricoltura in Romania fra strumenti comunitari e finanziari. Focus sugli investimenti necessari”. E’ questo il titolo del convegno organizzato per il prossimo 4 dicembre dalla Camera di commercio italiana per la Romania, a Bucarest. L’evento, anticipato da un focus settoriale a Padova lo scorso ottobre, vuole portare l’attenzione degli investitori italiani sulle potenzialità dell’agricoltura in Romania. Tali tematiche verranno ulteriormente approfondite nel pomeriggio all’interno di un workshop nel quale esperti del settore e istituzioni dialogheranno con i partecipanti. “Consideriamo che l'agricoltura romena abbia un grande potenziale se si considera il gap con quella europea. Le lacune sono da considerarsi come una grande opportunità, che la Camera vuole sostenere - ha dichiarato il segretario generale della Camera di commercio italiana per la Romania, Adrian Dimache - Vorremmo porre all’attenzione del governo romeno la necessità di una strategia generale di media-lunga durata, la quale non sia soggetta ad eventuali modifiche da parte degli attori politici. È auspicabile una visione coordinata tra i ministeri di agricoltura, finanze, fondi europei, ambiente, energia e allo stesso tempo tra le diverse forze politiche. L’agricoltura è un patrimonio nazionale per la Romania”. (Cle)
SCHEDA / L’EVENTO
Tra gli speaker del convegno del prossimo 4 dicembre, organizzato presso la sala Le Diplomate, Athenee Palace Hilton Bucharest, l’ambasciatore d’Italia a Bucarest Diego Brasioli, e il ministro dell'Agricoltura romeno Daniel Constantin, oltre a operatori del settore in Romania. Si analizzeranno inoltre gli aspetti fiscali, finanziari, giuridici e legislativi, soprattutto con riferimento all'accatastamento dei terreni ed alle principali iniziative legislative che interessano il settore agricolo romeno. L'evento, la cui partecipazione è gratuita, sarà rivolto anche alle aziende agricole già presenti in Romania, considerando che gli italiani risultano tra i più grandi proprietari terrieri stranieri in Romania nel Paese con oltre 300 mila ettari posseduti.