Madrid - Una grande mostra dedicata ai macchiaioli italiani - da Giovanni Fattori a Silvestro Lega, da Telemaco Signorini a Giuseppe Abbati, da Giovanni Boldini ad Odoardo Borrani - è allestita fino al 5 gennaio dalla Fundacion Mapfre di Madrid, che produce l' esposizione insieme al Musées d' Orsay e de l' Orangerie di Parigi, dove è stata recentemente presentata con grande successo. La mostra riunisce circa 70 dipinti provenienti da alcune delle più prestigiose collezioni pubbliche e private italiane, da Palazzo Pitti alla Galleria nazionale d ' Arte Moderna di Roma, a Ca' Pesaro. Si tratta della prima mostra sul movimento che si tiene in Spagna , nonostante l' importanza e l' influenza dei Macchiaioli sulla pittura spagnola alla fine dell' Ottocento. Nel titolo proposto dal comitato organizzativo (Marie-Paule Vial, direttrice del Museo dell' Orangerie, Isabelle Julia, conservatore generale del Museo d' Orsay, Beatrice Avanzi conservatore del Museo d' Orsay e Maria Lopez, conservatore capo della fondazione Mapfre) "I Macchiaioli 1850-1877. impressionisti italiani?" (che nella tappa spagnola diventa affermativo: "Macchiaioli. Realismo impressionista in Italia") si ripropone l' annosa questione, dibattuta soprattutto dalla critica dell' anteguerra, su un possibile parallelismo tra il grande movimento capeggiato da Monet, Pissarro e Degas e il gruppo del Caffè Michelangiolo. Per mettere in luce affinità con le ricerche plastiche condotte dagli artisti impressionisti si mettono in evidenza le esperienze parigine dei Macchiaioli e i contatti che in questa città ebbero con gli esponenti di spicco dell' Impressionismo, anche per il tramite di una personalità di fine acume critico quale Diego Martelli. Alcuni, addirittura, vi si trasferirono, assimilando le idee progressiste degli artisti più inclini al nuovo. (9colonne)
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