New York - Bill De Blasio ha giurato ufficialmente, nelle mani del suo predecessore Michael Bloomberg, e da questa mattina è il sindaco numero 109 della storia di New York. La cerimonia è avvenuta di fronte alla sua modesta abitazione di Brooklyn, il quartiere sorto come ritrovo degli emigrati italiani, lo stesso luogo dove esattamente un anno fa era cominciata la campagna elettorale del candidato di origine campana. “Voglio dire a tutti – ha spiegato un sorridente De Blasio – che questo è l’inizio di una strada che percorreremo tutti insieme”. De Blasio ha giurato con al suo fianco la moglie, Chirlane McCray, e i due figli dai nomi italianissimi, il sedicenne Dante e la diciannovenne Chiara. Come primo atto da sindaco di New York City, De Blasio ha immediatamente firmato un’ordinanza esecutiva che di fatto mantiene in vigore tutti le ordinanze provvisorie precedentemente emesse dalla giunta precedente, per garantire la continuità nella fase del passaggio di consegne. De Blasio si è detto “grato” per l’opportunità di servire la città. “Voglio ringraziare specialmente i miei vicini, che stasera ci sentono – ha detto scherzando – Questo è senz’altro il miglior isolato di Brooklyn, e sono stati così gentili”. Detto questo, il neo-sindaco è rientrato nella sua casa di tre stanze e un bagno, dove ha trascorso la notte dell’ultimo dell’anno: una scelta simbolica, vista come un messaggio ai cittadini: la promessa di un sindaco che non si occuperà solamente di Manatthan e della parte più ricca della città più famosa del mondo. De Blasio e Bloomberg, del resto, si erano già incontrati presso la City Hall martedì, e il sindaco uscente ha poi rivolto al suo successore un messaggio su Twitter: “Le migliori fortune alla amministrazione De Blasio, possano i giorni migliori per la nostra città essere davanti a noi”.  (9Colonne)