Atlantic City - “Penso che un sogno così non ritorni mai più, mi dipingevo le mani e la faccia di blu. Poi d’improvviso venivo dal vento rapito e incominciavo a volare nel cielo infinito…”. Impossibile non conoscere “Nel blu dipinto di blu”: canzone scritta da Domenico Modugno, presentato per la prima volta al Festival di Sanremo del 1958 e subito ribattezzata dal pubblico “Volare” . Oggi proprio le prime parole di quella che è ormai una della canzoni italiane più famose nella storia danno il titolo a uno spettacolo teatrale che vede protagonista Giuseppe Fiorello. Dopo il grande successo televisivo della fiction di Rai1 “Volare - La grande storia di Domenico Modugno” l’attore porta, infatti, anche sul palcoscenico la vita dell’artista: un ragazzo del sud che si trasferisce a Roma per inseguire i suoi sogni e che lascerà un segno nel panorama musicale italiano e non solo. Lo spettacolo “Penso che un sogno così…” - prodotto da Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo e Ibla Film, scritto da Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni con le musiche eseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma, per la regia di Giampiero Solari - è molto richiesto anche all’estero. Per ora, infatti, sono in programma due tappe negli Stati Uniti ad aprile: Atlantic City e Foxwood. Fiorello racconta così lo spettacolo: “Modugno per me non è stato solo una storia da raccontare o un personaggio da interpretare, ma la possibilità di ritrovare un tempo lontano rimasto sempre dentro di me. In questo spettacolo - continua - salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni. Le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili. Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi”. “Penso che un sogno così …” - one man show dell’attore siciliano - è partito da Civitavecchia il 22 novembre e sarà in scena fino al 6 aprile. Fino al 16 febbraio Modugno-Fiorello farà tappa a Roma, al teatro Ambra Jovinelli: “Lo spettacolo - aggiunge l’attore - è un tracciato di quello che sono, racconta una parte della mia famiglia che si intreccia con quella di Modugno come capitava a qualunque famiglia italiana in quel periodo storico. Il filo conduttore è la musica di Modugno e non solo. Il vero protagonista di questo spettacolo è mio padre, che ho messo al fianco di Modugno come se fossero, ai miei occhi, quasi due fratelli, per una questione fisica, di somiglianza straordinaria: dai baffetti allo sguardo, fino alla voce”. (9colonne)
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