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ENI, NUOVO SUCCESSO ESPLORATIVO AL LARGO DEL CONGO

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ENI, NUOVO SUCCESSO ESPLORATIVO AL LARGO DEL CONGO

Brazzaville - L'Eni continua a collezionare successi. Sono importanti i risultati ottenuti nell’ultimo anno in Mozambico come in Ghana, in Angola come in Norvegia. Senza dimenticare l’ Australia, il Pakistan e l’ Egitto. L’ultima “conquista” del “cane a sei zampe” è in Congo. Proprio nel giorno in cui il  gruppo ha annunciato i dati di bilancio del 2013 -  l’utile è cresciuto del 24% -  arriva, infatti, la notizia che l’Eni ha ottenuto un nuovo successo esplorativo nel blocco Marine XII, di cui la società è Operatore, situato nell’offshore congolese  a circa 17 chilometri dalla costa. Il pozzo esplorativo Nene Marine 3, che ha portato all’importante risultato, è stato perforato in 28 metri di profondità d’acqua e ha incontrato un importante accumulo di gas e di olio leggero nella sequenza geologica clastica pre-salina delineando un’estensione verso ovest del giacimento e provandone la continuità idraulica.  Come spiega una nota della società, Nene Marine 3 è situato a 2 chilometri  dal pozzo di scoperta Nene Marine 1 e a 4 chilometri da Nene Marine 2. Durante la prova di produzione, eseguita nell’intervallo  mineralizzato a olio, il pozzo ha erogato oltre 5.000 barili di olio al giorno a 36° API. In seguito ai risultati del pozzo, Eni valuta che il campo di Nene Marine contenga  1,2 miliardi di barili di olio e 30 miliardi di metri cubi di gas in posto. La società stima inoltre in  2,5 miliardi di barili di olio equivalente in posto il potenziale complessivo del campo di Nene Marine e di quello limitrofo di Litchjendilj Marine. Il blocco ha ancora un significativo potenziale minerario addizionale che verrà accertato tramite la prossima campagna esplorativa e di delineazione. Eni, che detiene il 65% del blocco Marine XII, ha rapidamente attivato con i partner della joint venture New Age (25%) e la compagnia di stato SNPC (Societé Nationale des Pétroles du Congo, 10%) gli studi per assicurare un rapido sviluppo commerciale di queste rilevanti riserve di idrocarburi con l’obiettivo di avviare una prima produzione di olio già a partire dal 2016. (9colonne)


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