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L’Italia amata
e raccontata dagli scrittori russi

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L’Italia amata <br> e raccontata dagli scrittori russi

(18 mar) C’è tanta Italia nelle parole degli scrittori e dei poeti russi del Novecento. A cavallo tra i secoli XX e XXI, già in epoca postsovietica, alcuni poeti ebbero, infatti, la possibilità di compiere un viaggio in Italia e lasciare impressioni poetiche realmente vissute. Proprio per riflettere sui  percorsi letterari tra San Pietroburgo e il nostro Paese prende il via giovedì, nella città russa,  un ciclo di conferenze che vedrà protagoniste parole, viaggi, immagini e poesia.  Letture e conversazioni sull’Italia descritta ed amata dagli scrittori russi sono, infatti, i temi del prossimo ciclo di incontri organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo in collaborazione con l’Università Statale di San Pietroburgo, i Dipartimenti di Filosofia e di Filologia, l’Istituto di Letteratura Russa dell’Accademia delle Scienze “Pushkinsky Dom”, la Società Dante Alighieri, il Centro Internazionale di Ricerca Russia - Italia.  Gli appuntamenti  vedono coinvolti storici e letterati italiani e russi. Come si legge sul sito dell’Istituto Italiano di cultura di San Pietroburgo il ciclo di appuntamenti verrà inaugurato giovedì presso la Mediateca Italiana di San Pietroburgo (Teatralnaja pl. 10) dal professore Marco Sabbatini con un incontro sui motivi italiani nella cultura underground della seconda metà del Novecento (immagini poetiche e relazioni letterarie).  La serata è dedicata alle relazioni tra la poesia non ufficiale italiana e russa degli anni 1960-1990. Le immagini della cultura italiana occupano un ruolo particolare nella produzione poetica di Achmatova, Brodskij e altri famosi poeti dell’epoca sovietica. Nell’impossibilità di compiere un viaggio all’estero e nello specifico nel paese del “belcanto” molti autori svilupparono una propria mitologia sull’ Italia. In tale contesto viene dato particolare risalto ai motivi italiani nelle opere dei poeti dell’underground di Leningrado quali V. Krivulina, S. Stratanovsky, E.Shwarz.


SCHEDA / MARCO SABBATINI

Marco Sabbatini è ricercatore alla facoltà di Studi umanistici dell’Università di Macerata dove insegna letteratura e cultura russa. E’ specializzato in letteratura russa del XX secolo. I suoi interessi scientifici principali sono: “samizdat”, la cultura underground di Leningrado, le teorie letterarie del modernismo, la culturologia sovietica, le relazioni letterarie russo-italiane, l’emigrazione russa in Italia. Su questi temi ha pubblicato una serie di articoli nelle riviste: “NLO (Novoe Literaturnoye Obozrenie”, “Magazine Littéraire”, “Europa Orientalis”, “eSamizdat”, “Studi slavistici” e altre. In Italia ha pubblicato “Quel che si metteva in rima. Cultura e poesia underground a Leningrado” (Europa orientalis, 2008). Ha tradotto in lingua italiana molti poeti e scrittori russi (E. Schwarz, S.Stratanovsky, V. Krivulina, la prosa di V. Sosnory, Vl. Soloviov e altri).

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