Beirut - I sotterranei del museo nazionale di Beirut, dove durante la guerra civile libanese furono tenuti al riparo i più preziosi reperti della collezione, saranno riaperti al pubblico dopo 40 anni grazie a un progetto finanziato dalla Cooperazione italiana. L’avvio ai lavori, che dureranno 18 mesi con un investimento di un milione di euro, è stato dato nei giorni scorsi durante una cerimonia dal ministro della Cultura libanese, Raymond Araygi, il direttore generale della Cooperazione italiana, Giampaolo Cantini, e l’ambasciatore italiano in Libano, Giuseppe Morabito. Tra i reperti principali, la più grande collezione al mondo di sarcofagi antropomorfi e gli affreschi romani della Tomba di Tiro, una camera funeraria con vari loculi trasportata dalla città nel sud del Libano al museo nel 1939 e restaurata in anni recenti sempre con i finanziamenti della Cooperazione italiana. (9colonne)
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