(18 giu) Ci vuole tanto cuore per guarire il mal di cuore: è per questo che partirà domenica prossima da Milano la prima missione umanitaria in Senegal dell’Associazione bambini cardiopatici nel mondo, la onlus che da venti anni opera nei Paesi in difficoltà per dare una speranza di vita ai bambini malati di cuore. Sarà il professor Alessandro Frigiola, primario dell’Unità operativa di Cardiochirurgia I dell’Irccs Policlinico San Donato e presidente dell’Associazione, a guidare un’équipe di medici e infermieri provenienti da diverse strutture ospedaliere d’Italia e del mondo. Oltre al professor Frigiola, faranno parte della squadra che partirà per il Senegal due cardiochirurghi, due cardiologi, due anestesisti, un intensivista, un perfusionista e quattro infermieri. La missione umanitaria a Dakar terminerà sabato 28 giugno. Il gruppo raggiungerà l’Ospedale universitario Fann di Dakar, dove per più di una settimana opererà circa 20 bambini (0 - 13 anni) affetti da patologie congenite complesse, affiancando medici e infermieri locali. L’Associazione bambini cardiopatici nel mondo pensa però anche al futuro: durante la missione, infatti, sarà posta la prima pietra di una nuovissima unità di Cardiochirurgia e Cardiologia pediatrica all’interno del Policlinico della capitale senegalese che sarà pronta entro due anni. L’associazione, che vanta la collaborazione volontaria di più di 150 tra chirurghi, medici, infermieri e tecnici dei più importanti centri cardiochirurgici italiani e stranieri, è nata nel 1993 a Milano per volontà del prof. Alessandro Frigiola e della prof.ssa Silvia Cirri: l’associazione ogni mese organizza missioni in diversi Paesi, forma i medici e costruisce centri di cardiochirurgia pediatrica nelle aree più depresse, così da sviluppare il sistema sanitario locale e abbattere il tasso di mortalità infantile. (Roc)
SCHEDA / LA NUOVA STRUTTURA
L’obiettivo di Bambini cardiopatici nel mondo è affiancare l’attività ordinaria del già esistente centro di cardiochirurgia del Policlinico di Dakar, offrendo una struttura tecnologicamente all’avanguardia alle popolazioni del Senegal e dei Paesi limitrofi, in grado di compensare le carenze strutturali delle strutture sanitarie locali (basti pensare che la prima sala di emodinamica a Dakar risale al 2012). Una volta terminata, la nuova struttura avrà due sale operatorie, una sala di emodinamica, il reparto di terapia intensiva da 12 posti letto, l’area di degenza pediatrica da 25 posti letti e per congeniti adulti da 6 e il settore per la sala riunioni e gli studi medici. Oltre a ciò, come di consueto, secondo la mission di Bambini cardiopatici nel mondo, sarà attuato uno specifico programma di formazione per il personale medico e infermieristico senegalese e proveniente dai principali Paesi dell’Africa centro occidentale. “La nuova struttura del Senegal – spiega l’associazione - sarà la più avanzata tra gli esistenti nei Paesi in via di sviluppo: l’ospedale di Fann e più in generale Dakar diventeranno un polo di cardiologia e cardiochirurgia all’avanguardia per tutta la zona ovest del continente africano, sia a livello terapeutico per le popolazioni, che a livello di formazione per i medici e gli infermieri locali”. Proprio Dakar in questo senso rappresenta una località altamente strategica dal momento che ospita il principale aeroporto dell’intero continente. Per questo motivo, nei pressi della struttura sorgerà anche un hospice per i familiari dei pazienti di altre Regioni e Paesi africani, che fungerà anche da pensionato per i medici e gli infermieri non senegalesi per il periodo della formazione.