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direttore Paolo Pagliaro

CASE OCCUPATE
GUERRA TRA POVERI

CASE OCCUPATE <BR> GUERRA TRA POVERI

di Paolo Pagliaro

Degli 850 mila alloggi appartenenti ai 103 enti che costruiscono e gestiscono abitazioni sociali, circa 55 mila sono occupati abusivamente. Nel Sud è occupata abusivamente una casa popolare ogni 10. L’affitto medio è di 105 euro, ma il 20% degli inquilini risulta moroso, percentuale che sale al 40 nel Sud.

Tra le forme di abusivismo di cui si parla poco c’è quella degli inquilini che hanno redditi più alti di quelli necessari per vedersi assegnata una casa popolare. Sono i cosiddetti “abusivi benestanti”, molto spesso evasori fiscali. Contribuiscono anche loro a lasciar fuori dalla porta le 650 mila famiglie – 2 milioni di persone - che una casa non riescono a ottenerla pur avendone diritto.

Nei quartieri popolari delle grandi città ci sono movimenti, comitati e centri sociali che si battono per il diritto alla casa. Le loro sono occupazioni politiche. Ci sono anche organizzazioni criminali, bande di mafiosi italiani con manovalanza straniera o viceversa, che sfondano le porte e vendono le case per 2-3 mila euro. Un fenomeno che in questo momento interessa soprattutto Milano.

Alla fine degli anni Novanta sono stati aboliti i contributi Gescal e da allora il settore dell’edilizia residenziale pubblica non dispone più di risorse certe e costanti. Quindi si costruisce poco o niente.

Nel frattempo l’incidenza delle imposte sulle entrate garantite dagli affitti (garantite si fa per dire) è passata dal 25 al 52%. Ciò significa che gli enti non hanno più fondi nemmeno per l’ordinaria manutenzione.

Questo disastro – aggravato dalla disparità di trattamento fra i cittadini delle diverse Regioni – è l’ambiente ideale per le guerre tra poveri alle quali ci stiamo condannando. (14 nov)

(© 9Colonne - citare la fonte)