(11 feb) Circa 240 anni fa, Caterina II di Russia ascoltava la musica di Giovanni Paisiello, che nel 1776 ricevette e accettò l’invito della zarina a ricoprire a San Pietroburgo, neonata capitale della Russia, la carica di maestro di cappella. Fino al 1783 il musicista rimase nella città come compositore di corte, dando vita ai 12 divertimenti dedicati all’imperatrice russa. Il prossimo 18 febbraio (ore 19) il pubblico del Teatro dell’Ermitage potrà immergersi nell’autentica atmosfera del Settecento pietroburghese, grazie al concerto dell’ensemble di fiati dell’orchestra del Teatro lirico San Carlo di Napoli, promosso dall’Istituto italiano di cultura della città russa. “I musicisti dell’ensemble – si legge nella nota di presentazione dell’Iic - si pongono l’obiettivo di far rinascere la tradizione strumentale italiana dal barocco al romanticismo e di aprire una nuova pagina della grande tradizione musicale napoletana”. Oltre ai Divertimenti di Paisiello, il pubblico potrà ascoltare opere inedite di compositori napoletani del diciottesimo secolo, scoperti dai membri dell’ensemble nella Biblioteca di Venezia e preparati per l’esecuzione proprio al Teatro dell’Ermitage (uno dei teatri più antichi in Russia e a San Pietroburgo, costruito su progetto dell’architetto italiano Giacomo Quarenghi). (Red)
SCHEDA / GIOVANNI PAISIELLO
Musicista (Taranto 1740 - Napoli 1816). Tra i più noti operisti della fine del diciottesimo secolo, Paisiello si formò a Napoli, dove visse e operò per la maggior parte della sua vita, eccetto due significative eccezioni: i soggiorni a San Pietroburgo (1775-84) al servizio di Caterina II e a Parigi (1802-04) su esplicita richiesta di Napoleone. Sebbene abbia praticato quasi ogni genere musicale del suo tempo (specie in ambito sacro), la sua importanza storica è legata alla sua produzione teatrale, che annovera un centinaio di opere, sia serie sia buffe. (Fonte: Treccani)
(© 9Colonne - citare la fonte)