Washington - L’acquisizione di memoria emotiva, la funzione cerebrale che permette il ricordo di un’emozione generata da esperienze prevalentemente di paura, può avvenire anche senza l’intervento dell’organo deputato, l’ippocampo. A sostituirlo, in caso di danneggiamento, è l’amigdala, struttura a forma di mandorla, capace - attraverso l’istamina – di aumentare la valenza emotiva di uno stimolo esterno, in modo da conservarne memoria. La scoperta è frutto di una ricerca pubblicata su Proceedings of National Academy of Science – PNAS a cura di ricercatori dei dipartimenti di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino (NEUROFARBA) e Medicina Sperimentale e Clinica, in collaborazione con studiosi del Centro di Memoria dell’Università Cattolica Pontificia del Rio Grande del Sud di Porto Alegre (Brasile); il team è stato coordinato da Patrizio Blandina, ordinario di Farmacologia dell’Ateneo fiorentino. La ricerca è stata sostenuta da un finanziamento del Consiglio Nazionale per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico brasiliano (CnPQ), nell’ambito del programma “Scienza senza Frontiere”. (9colonne)
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