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Italia- America Latina, Giro: collaborazione continua, rapporti duraturi

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Italia- America Latina, Giro: collaborazione continua, rapporti duraturi

(5 giu)  “Il rapporto istituzionale tra Italia e America Latina è di lunga data dal punto di vista storico, ma ha avuto una flessione negli ultimi venti anni ed è ripreso fortemente negli ultimi due anni. Oggi possiamo dire che l’Italia torna in America latina con forza”. A dirlo il sottosegretario degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Mario Giro, durante la presentazione della settima conferenza Italia–America Latina, che si terrà a Milano il 12 e 13 giugno. A dar prova di questa ritrovata attenzione sono, secondo Giro, “le visite istituzionali che mancavano da molto tempo e che sono state compiute sia durante il governo Letta che dal premier Renzi, che si recherà in America latina probabilmente in autunno”. Ricordando che “la corrispondenza tra Italia e America latina in genere si vede nella storia, nella comunanza culturale e nella vicinanza della lingua”, Giro sottolinea il fatto che “in questi anni di assenza istituzionale, l’Italia è stata presente comunque per due motivi essenziali: le sue imprese e le sue collettività”. Una presenza che Giro definisce “di successo” soprattutto in campo economico: “Ci sono molte imprese dirette da italo-discendenti e tante imprese italiane che hanno investito molto in America latina”. (Sip)


SCHEDA / LE “GRANDI IMPRESE INFRASTRUTTURALI”

Il sottosegretario del Maeci, oltre a fare “l’esempio di Enel nel campo dell’energia”, ricorda anche le “grandi imprese infrastrutturali” che stanno portando avanti progetti importanti, come quello del canale di Panama, “raddoppiato in questi anni da imprese italiane che hanno fatto un lavoro gigantesco, un’opera faraonica”. Le possibilità di interconnessione, quindi, sono “immense grazie alla nostra presenza diffusa” continua Giro accendendo i riflettori sulla grande richiesta di Italia che c’è nella regione: “I partner latino americani – afferma il sottosegretario agli Esteri - ci chiedono di esportare il nostro modello di Pmi e di distretti industriali” perché il modello economico italiano “viene visto meno invasivo e minaccioso per l’indipendenza del Paese e più collaborativo”. L’America Latina chiede all’Italia anche “collaborazione scientifica e di alta tecnologia – spiega Giro -, una collaborazione universitaria attraverso lo scambio di studenti e professionisti e la valorizzazione dei beni culturali”. Le realtà italiane presenti nella regione, dice il sottosegretario, “rappresentano l’Italia nei momenti in cui le Istituzioni sono meno presenti, ma oggi le Istituzioni ci sono ed è dimostrato anche dalla risposta positiva che c’è alla settima conferenza Italia-America latina”, il cui obiettivo è “capire come si fa a vivere nella globalizzazione mantenendo un occhio attento alle questioni sociali e alla lotta a diseguaglianza e povertà”, come dimostra il tema scelto per quest’anno, “Una visione comune”.

(© 9Colonne - citare la fonte)