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IL CHIRURGO DELLE DIVE SPIEGA IL LUNCH TIME LIFT

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IL CHIRURGO DELLE DIVE SPIEGA IL LUNCH TIME LIFT

Los Angeles - Si chiama Lunch Time Lift, lifting in pausa pranzo, e si conferma l’intervento più amato da Hollywood e che sta contagiando anche il nostro Paese. Le motivazioni che hanno convinto milioni di americani e italiani a scegliere questa “soluzione rapida” sono multiple: da un lato la crisi e i ritmi di vita sempre più frenetici, che non consentono di assentarsi dal lavoro due settimane dopo un intervento e dall’altro lato il fattore estetico. Secondo il report annuale della Società Americana di Chirurgia Plastica le procedure poco invasive, nel 2014, sono state più di 13,9 milioni, con un aumento del 4%. Il chirurgo plastico Renato Calabria, docente dell’University of South California nominato Bisturi d’Oro 2014, spiega in cosa consiste: «L’operazione è davvero poco invasiva, è sufficiente l’anestesia locale e non si presentano lividi post operatori. Questo comporta un abbattimento dei costi oltre che la possibilità del paziente di tornare alla sua vita normale appena uscito dalla sala operatoria, con una soluzione permanente ma molto naturale senza alcun utilizzo di filler. I Lunch Time Lift non sono tutti uguali – continua il chirurgo - ne esistono di vari tipi, in particolare One’s Teach, che ho avuto la fortuna di inventare, è un piccolo intervento con una piccola incisione e un solo punto fatta in anestesia locale e da un sollevamento dello zigomo. Rispetto ad altri interventi di lifting in pausa pranzo, è più longevo e valido. Molto richiesto anche il Lip Lifting, che dona un effetto molto naturale, un piccolo lifting, anche qui con un solo punto e senza utilizzo di filler, che accorcia la distanza tra labbro superiore e naso. Rende le labbra molto più giovanili e non ha quell’effetto da “labbra a canotto” che gli altri interventi danno».
(9colonne)


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