La settimana a Montecitorio - Numero 85
dal 4 al 7 novembre
Roma, 7 nov - Nella settimana dal 3 al 7 novembre, l’Aula della Camera ha approvato cinque provvedimenti, tre dei quali entrati in vigore definitivamente. Era alla terza lettura la legge quadro sugli interporti, divenuta legge con 132 sì, 76 no e due astenuti. Viene così istituito un Comitato nazionale per l'intermodalità e la logistica, con funzioni consultive, di programmazione e di coordinamento; gli interporti sono riconosciuti come infrastrutture strategiche nazionali e, oltre al censimento di quelli esistenti, vengono introdotti criteri oggettivi per l'individuazione dei nuovi concepiti come hub sostenibili dotati di impianti per energie rinnovabili e sistemi certificati di efficienza energetica, con misure per la semplificazione delle procedure amministrative. Disco verde anche alla ratifica del Trattato del 2023 sul trasferimento dei condannati con la Libia e alla proposta sui viaggi della memoria nei campi di concentramento italiani. La prima è passata con 172 sì (tra cui quelli di Azione) e 77 no. Il testo disciplina le condizioni e le modalità con cui i detenuti libici in Italia e quelli italiani in Libia potranno tornare, dietro loro consenso, nei rispettivi Paesi a scontare la pena in un contesto che possa favorirne il reinserimento sociale. Via libera invece all’unanimità (255 voti a favore) per il testo che stanzia 1,2 milioni di euro per quest’anno per incentivare i viaggi della memoria da parte delle scuole di ogni ordine e grado nei campi di prigionia, internamento e concentramento in Italia. In particolare, in quelli operanti durante il periodo fascista compreso tra il 1922 e il 1945. Altri 300mila euro serviranno a redigere una vera e propria Mappa della memoria di questi lager. Vanno invece al Senato gli altri due provvedimenti approvati questa settimana: anzitutto il decreto legge sull’Arera, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che ha avuto l’ok dell’Aula con 139 sì, 31 no e 63 astenuti. Gli attuali membri dell’organismo, infatti, sono in regime di proroga fino alla nomina dei successori e in ogni caso fino al 31 dicembre, e il decreto consente loro di continuare a esercitare le proprie funzioni, anche se solo per gli atti di ordinaria amministrazione, indifferibili e urgenti. Va a Palazzo Madama anche il testo che modifica lo Statuto del Friuli-Venezia Giulia, arrivato ormai alla terza delle quattro letture previste dalla Costituzione. Tra le novità spicca il sostanziale ripristino delle Province: viene infatti aggiunta, tra gli ambiti di potestà legislativa regionale, la possibilità di istituire nuovi Enti di area vasta e di modificare la loro circoscrizione e denominazione, d'intesa con le popolazioni interessate. Altra modifica riguarda il numero dei consiglieri regionali, che da ora in poi sarà fisso (49 membri). Via libera, infine, alla mozione di maggioranza sul mercato della responsabilità civile auto: tra i vari impegni al Governo, una maggiore efficienza per il sistema dei forfait del risarcimento diretto dei sinistri, il potenziamento dello strumento di preventivazione pubblica Preventivass e la lotta al fenomeno dell'utilizzo di veicoli con targhe estere, registrati in Paesi dell’Unione europea come Polonia e Bulgaria, al solo scopo di aggirare i costi e le procedure burocratiche italiane. La prossima settimana l’Aula sarà impegnata nell’esame dei disegni di legge sul consenso informato in ambito scolastico, appena approvato dalla Commissione Cultura, sul contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne e sull’assistenza sanitaria ai cittadini residenti all’estero, oltre che della mozione sulla tutela dei giornalisti e della libertà di stampa. (Bep)




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