La settimana a Montecitorio - Numero 84
dal 27 al 31 ottobre
Roma, 31 ott - Nella settimana dal 27 al 31 ottobre, l’Aula della Camera ha approvato tre provvedimenti, tutti divenuti legge per effetto della conferma dei testi arrivati dal Senato. Uno è passato all’unanimità, con 220 sì: è il testo del Governo che ratifica alcuni accordi già raggiunti in sede internazionale sulla partecipazione dell’Italia alle Banche e ai Fondi multilaterali di sviluppo, aumentando anche la nostra quota di partecipazione al Fondo monetario internazionale e autorizzando la partecipazione dell’Italia agli aumenti di capitale delle Banche africana e interamericana di sviluppo e della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, così come la sottoscrizione di bond della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo. In totale si tratta di una spesa di 95 milioni l’anno fino al 2029. Le opposizioni (con l’eccezione di Azione che si è astenuta) hanno votato invece contro il decreto maturità, passato con 138 sì, 91 no e 9 astenuti. La prima novità del provvedimento riguarda proprio il nome dell’esame conclusivo delle scuole superiori, che torna a chiamarsi appunto “esame di maturità” e non più “esame di Stato”. La commissione sarà composta da cinque professori, tre esterni (di cui uno con la funzione di presidente) e due interni: seguiranno degli specifici corsi di formazione per cui vengono stanziati 3 milioni di euro. Quattro le materie orali che verranno definite ogni anno. Il testo contiene anche altre norme per la scuola: ad esempio, viene stabilizzato il modello 4+2 (quattro anni di scuola superiore e due di istituto professionale con esperienze nelle aziende) per la formazione tecnica-professionale, fin qui sperimentale. La Carta del docente viene poi estesa ai precari con supplenze fino al 30 giugno e al personale educativo e vengono stanziati 240 milioni per il rinnovo dei contratti e 155 milioni l’anno per il Fondo per l'edilizia scolastica. Con 117 sì e 63 no diventa legge anche il collegato semplificazione, la prima di una serie di leggi annuali appunto per la semplificazione, il riordino e il riassetto di determinate materie indicate dai vari ministri dopo consultazioni pubbliche con le categorie interessate. Al di là dell’impatto su alcune norme riguardanti ad esempio la disabilità, la protezione civile, gli Osservatori istituiti presso la Presidenza del Consiglio e la sicurezza dei lavoratori portuali, il provvedimento introduce una valutazione di impatto intergenerazionale, ossia un’analisi preventiva sugli effetti ambientali o sociali sui giovani indotti dai provvedimenti che il Governo intende approvare. L’Aula ha anche approvato all’unanimità una mozione che prevede l’attivazione di specifici protocolli per il supporto nutrizionale precoce e continuativo dei pazienti oncologici, come percorso parallelo alle cure per migliorare gli esiti e la qualità della vita del paziente. La prossima settimana dovrebbe essere anzitutto approvata la proposta sui viaggi della memoria nei campi di concentramento italiani (anche questa destinata a essere trasformata in legge senza modifiche rispetto al testo arrivato dal Senato), incardinata questa settimana, e il decreto sull’Arera, l’Autorità di regolazione energia reti e ambiente, che ha avuto l’ok delle Commissioni Ambiente e Attività produttive. (Bep)




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