La settimana a Montecitorio - Numero 75
dal 21 al 25 luglio
Roma, 25 lug - Nella settimana dal 21 al 25 luglio, l’Aula della Camera ha approvato due provvedimenti, entrambi in prima lettura ed entrambi provenienti dalla Commissione Finanze: il decreto fiscale e il disegno di legge sui conti correnti. Il primo è passato con i voti della maggioranza (147 sì, 87 no e 5 astenuti) ed è stato caratterizzato da aspre polemiche per alcuni emendamenti introdotti nel passaggio parlamentare, a partire dal nuovo ravvedimento speciale per i professionisti che hanno aderito al concordato preventivo biennale 2025-2026. Soggetti che, oltre a vedersi prorogati al 31 dicembre 2026 i termini di decadenza per gli accertamenti fiscali, potranno versare un’imposta sostitutiva dell’Irpef, delle relative addizionali e dell’Irap, con un'aliquota calcolata sulla base degli indici di affidabilità fiscale. Tra le altre modifiche approvate a Montecitorio anche quella che scongiura il pagamento retroattivo dell'Imu sugli impianti sportivi gestiti da associazioni e società; l’obbligo di motivare l’accesso ai locali destinati ad attività produttive durante gli accertamenti fiscali; e l’estinzione dei giudizi relativi alla rottamazione 2023 con il semplice versamento della prima rata. Via libera all’unanimità invece (254 voti a favore e nessuno contrario) per il testo unificato delle proposte di iniziativa parlamentare che impone alle banche di aprire un conto corrente a chiunque lo richieda e di non poterlo chiudere in caso di saldo attivo. Il disegno di legge, che ora passa al Senato, cancella anche la norma che fin qui consentiva ai professionisti del settore finanziario di recedere senza preavviso, in caso di giustificato motivo, da un qualsiasi contratto con i consumatori. Sempre all’unanimità l’Aula ha dato l’ok al bilancio della Camera per il 2025, con un avanzo di 45 milioni di euro relativi allo scorso anno e spese più alte previste per le bollette dell’energia e per le pensioni dei dipendenti. Confermata la dotazione a carico dello Stato, di poco inferiore al miliardo di euro, stabile ormai da 12 anni nonostante l’inflazione. Si sono anche concluse le votazioni sul decreto sui grandi eventi sportivi: via libera però rinviato a martedì 29. Tra le modifiche da segnalare l’obbligo di casco sulle piste da sci senza distinzione di età e il contributo di 21 milioni per l’Arena Pala Italia Santa Giulia, uno degli impianti di Milano che ospiteranno le gare delle Olimpiadi del prossimo anno. Ritirato invece l’emendamento della Lega, che non poche polemiche aveva sollevato, sulla proroga al 2033 dell’operatività della società che si occupa delle infrastrutture necessarie per lo svolgimento dei Giochi. La prossima settimana saranno discussi anche altri due decreti legge, entrambi in arrivo dal Senato, sull’ex Ilva e su università e scuola. (Bep)