La settimana a Montecitorio - Numero 57
dal 17 al 21 marzo
Nella settimana dal 17 al 21 marzo, l’Aula della Camera ha approvato due provvedimenti, entrambi divenuti legge con la conferma del testo trasmesso dal Senato: il decreto ex-Ilva e la proposta che riduce i tempi delle operazioni di intercettazione. Nel primo, che tra le altre cose consente a Ilva di trasferire alla società Acciaierie d'Italia altri 400 milioni di euro, è confluito durante la prima lettura, l’altro decreto che conteneva norme sul riesame dell'Autorizzazione integrata ambientale per gli impianti di interesse strategico, modificando la disciplina della Valutazione del danno sanitario per adeguarla alla normativa europea e stanziando 80 milioni per gli interventi di ripristino e bonifica ambientale dell'area di Taranto. Il secondo provvedimento stabilisce invece un limite massimo di 45 giorni delle operazioni di intercettazione giudiziaria, salvo che sia assolutamente indispensabile una durata superiore giustificata dalla presenza di elementi specifici e concreti che devono essere espressamente motivati. La normativa attualmente in vigore prevede un limite massimo di 15 giorni, prorogabile di due settimane in due settimane ma senza limiti al numero di rinvii. Le altre deroghe alla nuova disciplina riguardano alcuni reati informatici e quelli di criminalità organizzata, associazione di stampo mafioso, minaccia tramite telefono, terrorismo, traffico illecito di rifiuti e sequestro di persona a scopo di estorsione. Il resto della settimana è stato caratterizzato dal dibattito sulle comunicazioni della premier Meloni sul Consiglio europeo e dall’approvazione della mozione di maggioranza sulle carceri, che per combattere il sovraffollamento prevede la costruzione di nuovi istituti e padiglioni, limiti più rigorosi alla custodia cautelare relativamente al rischio di reiterazione, un rafforzamento mirato e circoscritto delle misure alternative per i detenuti tossicodipendenti o in condizione di fragilità psico-fisica con l’espressa esclusione di generalizzati provvedimenti di clemenza. Diventa legge anche il testo che stanzia 7 milioni per quest’anno e 1,5 milioni a regime dal 2026 per i benefici alle vittime dell’incuria nel settore delle infrastrutture stradali e autostradali. Il provvedimento, nato per risarcire le famiglie colpite dal crollo del Ponte Morandi, è stato definitivamente approvato in sede legislativa dalla Commissione Ambiente. Via libera anche della Commissione Agricoltura a una proposta, stralciata dalla manovra di fine anno, che modifica la normativa sulla determinazione delle aree agricole; e della Commissione Cultura all’istituzione della Giornata in memoria dei giornalisti uccisi a causa della loro professione.