La settimana a Montecitorio - Numero 87
dal 17 al 21 novembre
Nella settimana dal 17 al 21 novembre, l’Aula della Camera ha approvato due provvedimenti, entrambi in prima lettura. Anzitutto il decreto flussi. Al testo del Governo, che rimanda a un decreto del presidente del Consiglio le quote di ingresso (circa 165mila all’anno per i prossimi tre anni) sono state apportate da Montecitorio alcune modifiche: ad esempio i documenti per ottenere il visto potranno essere presentati tramite le organizzazioni dei datori di lavoro più rappresentative sul piano nazionale o attraverso professionisti come consulenti del lavoro, avvocati e commercialisti. In questi casi come in quello delle agenzie di somministrazione non si applicherà il tetto massimo di 3 richieste previsto per i datori di lavoro privati. Inoltre, anche le babysitter di bambini fino a 6 anni rientreranno nella quota extra di 10mila badanti già prorogata fino al 2028 dal Governo. Il provvedimento è passato con 131 voti favorevoli, 75 contrari e 7 astenuti. All’unanimità (227 sì) è invece arrivato l’ok al disegno di legge a prima firma dell’ex presidente di Montecitorio Boldrini che riscrive il reato di violenza sessuale. Attualmente, il codice penale prevede infatti due ipotesi: violenza o minaccia oppure induzione attraverso l’inganno o l'abuso di condizioni di inferiorità che annullano o viziano l’eventuale consenso della vittima. Secondo la proposta, destinata a entrare presto in vigore dopo la ratifica del Senato, da oggi in poi ci sarà una sola fattispecie di stupro: sarà così punito col carcere da sei a dodici anni chi compie o fa compiere o subire atti sessuali ad un'altra persona senza il suo consenso libero e attuale. Sarà solo quest’ultimo l’elemento cardine perché si realizzi il reato e in questo modo si limiterà la vittimizzazione secondaria, evitando che durante i processi siano poste alle donne domande scabrose e dettagliate su ciò che hanno subito. La violenza, la minaccia e altre particolari modalità di realizzazione del fatto, così come l’inganno e lo sfruttamento di condizioni di vulnerabilità diventeranno delle aggravanti. Un passo importante in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che si celebrerà il prossimo 25 novembre, quando l’Aula incardinerà il disegno di legge, ormai in dirittura d’arrivo dopo il primo sì del Senato e la conferma da parte della Commissione Giustizia, che introduce il reato autonomo di femminicidio. Sempre la prossima settimana si tornerà a parlare del collegato sulla semplificazione delle attività economiche (anch’esso atteso dal sì definitivo) e della legge sul consenso informato relativo all’educazione affettiva nelle scuole, così come quella che dispone l’esenzione dall’Imu e dall’imposta di registro per la prima casa detenuta da italiani residenti all’estero iscritti all’Aire.




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