(13 novembre 2015) Quattro giovani compositori nordici diretti dal musicista italiano Marco Fusi sono pronti a incantare la Norvegia con un concerto che rievoca suoni d’altri tempi. “Musica nuova per uno strumento antico” è il titolo del progetto italo-nordico che fa echeggiare note moderne da uno strumento praticamente estinto: la viola d’amore. L’appuntamento norvegese, organizzato da Ny Musikk e Nasjonalmuseet, in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Oslo, è fissato per domenica 22 novembre alle 15 alla Galleria nazionale di Oslo e alle 19 all’Helleviktangen del comune di Nesodden. Il progetto, che include anche una tournée in Svezia, Danimarca e Italia, fa “rinascere” la viola d’amore, uno strumento ad arco dell’epoca rinascimentale e barocca, che poi venne gradualmente sostituito dagli strumenti ad arco più moderni costruiti nel ‘600 e ‘700. La viola d’amore è costruita con una serie di corde di risonanza, simili a quelle del violino tradizionale norvegese ”hardingfele” che hanno ispirato i quattro compositori Johan Svensson, Ylva Lund Bergner, Axel Rudebeck e Øyvind Mæland. (Sip)
SCHEDA / I COMPOSITORI
Marco Fusi vive a Milano ma lavora anche all’estero, sia come violinista, violista e compositore. Ha studiato con Dimitrios Polisoidis, Ernst Kovacic e Jeanne-Marie Conquer e alcuni dei suoi progetti più recenti sono dedicati alla viola d’amore e alla musica elettronica. Le composizioni di Ylva Lund Bergner, invece, sono per lo più per musica da camera con degli aspetti scenici ed elettronici. Øyvind Mæland vive a Oslo: nel 2013 la sua opera ”Ad undas – Solaris Korrigert” è stata messa in scena all’Opera Nazionale Norvegese. Axel Rudebeck vive a Goteborg e compone sia musica acustica che elettronica. Le composizioni di Johan Svensson, infine, sono per la maggior parte acustiche con qualche inserimento di elettronica; Svensson ha sviluppato anche dei robot musicali che vengono integrati nelle formazioni musicali.