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TURISMO DELLE RADICI

Umbria: natura e testimonianze a Costacciaro

Umbria: natura e testimonianze a Costacciaro

Costacciaro è la porta di accesso del Parco regionale del Monte Cucco, in provincia di Perugia. Sorta presumibilmente in epoca romana, le prime notizie documentate sulla cittadina risalgono al XIII secolo e riguardano l'antico Castello, a ridosso proprio del Monte Cucco lungo la Via Flaminia. La scoperta del centro storico può iniziare dalla Chiesa di San Francesco (XIV secolo) dalla facciata in pietra calcarea del Monte Cucco, che conserva affreschi alla maniera di Matteo da Gualdo e altari lignei seicenteschi. Si prosegue ammirando le quattro porte urbiche che si aprivano nel circuito delle mura di Costacciaro, ovvero porta dell'Orologio, porta del Trióne o del Rivellino, porta cosiddetta di Guerrino Gambucci, porta del Monumento o di San Lorenzo. Concludono la visita i resti della Rocca del Càssero e della cinta muraria con la Torre Civica (XIII secolo). Ma la natura circostante non è da meno, grazie alla presenza di prati, secolari boschi di faggio e, soprattutto, le grotte frutto di fenomeni carsici, le forre, le sorgenti in quota e i corsi d'acqua. Queste caratteristiche rendono il territorio di Costacciaro un paradiso per gli escursionisti e per gli amanti della speleologia e del deltaplano. Menzione speciale, infine, per il "Borgo didattico" e il Centro escursionistico naturalistico e speleologico, ubicato nell'ex monastero delle Benedettine, dette "Santucce" (secoli XIII-XV), e il Museo-laboratorio del Parco di Monte Cucco, nell'ex Chiesa di San Marco evangelista. Di particolare fascino anche le radici culturali locali, che offrono agli emigrati di ritorno l'occasione di riscoprire il passato della loro terra d'origine. La festa per eccellenza è la Corsa delle botti, ogni seconda domenica di novembre, per celebrare il periodo della vinificazione (da cui il premio Trofeo di San Martino). Nello specifico, si tratta di una corsa di due botti che rotolano attorno a un asse al quale è attaccato un timone, trainato da una formazione di giovani detti “bottaioli”. Altri appuntamenti particolarmente sentiti sono la Sagra dei Bigoli e dei prodotti del parco del Monte Cucco, il 17 e 18 agosto, e la festa patronale per il Beato Tommaso, che cade la prima domenica di settembre. Sul versante della gastronomia invece, oltre ai già citati bigoli, sono da assaggiare gnocchi al sugo d'oca, umbricelli al rancetto, strangozzi al tartufo nero, torta al testo, pasta alla norcina e molto altro. Costacciaro, con la sua natura e la sua storia, conquisterà tutti i viaggiatori di passaggio.
COME ARRIVARE: L’aeroporto di riferimento è a Perugia (34 km), mentre la stazione ferroviaria è a Fabriano (16 km). In automobile da Roma: prendere A1dir/E35, prendere A1, SS 675, SS 3bis e SS 318 in direzione di SS 3 a Fossato di Vico, prendere l'uscita Fossato di Vico da SS 318, guidare in direzione di SS3 a Costacciaro.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Tutto da esplorare il Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi. Nelle vicinanze sono da vedere Gubbio e Nocera Umbra.
https://www.umbriatourism.it/it/costacciaro

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