La sera del 16 aprile 2013 Lucia Annibali apre la porta del suo appartamento per rientrare a casa. Un uomo incappucciato la sta aspettando appena oltre la soglia, le lancia addosso del liquido e scappa via. Lucia sente la pelle che brucia e si deforma, pochi attimi e smette anche di vedere: le hanno tirato addosso dell’acido. Lucia non ha bisogno di farsi domande per sapere chi c’è dietro quel gesto: Luca Varani, un giovane avvocato con il quale aveva avuto una relazione tormentata. Stanca di bugie, l’aveva lasciato. E questo Luca evidentemente non poteva perdonarlo. Da quella sera inizia per Lucia un calvario di dolore e di operazioni. Ma accade anche qualcos’altro, di totalmente inaspettato. Quel gesto, che nell’idea dell’aggressore doveva annientarla, cancellarla dal mondo, diventa per Lucia l’occasione di una rinascita. Ogni cicatrice si trasforma in un punto di forza. Nella vita della nuova Lucia, più forte, più determinata, più coraggiosa, bella della sua dignità e del suo orgoglio, non ci sarà mai più spazio per una storia di non amore. La storia di Lucia Annibali approda ora sul piccolo schermo: a vestire i panni dell’avvocatessa di Pesaro sfregiata con l'acido dall'ex fidanzato è Cristiana Capotondi. Il film dal titolo “Io ci sono” di Luciano Manuzzi andrà in onda domani, martedì 22 novembre, alle 21.15 su Rai1. Soggetto e sceneggiatura sono di Monica Zapelli e Luciano Manuzzi mentre ha collaborato alla sceneggiatura Giusi Fasano. Il film tv è tratto dal libro “Io ci sono - La mia storia di non amore” di Lucia Annibali e Giusi Fasano (Edizioni Rizzoli Libri S.p.A). “Io ci sono” è una coproduzione Rai Fiction - bibi film tv prodotto da Angelo Barbagallo Perbibi Film Tv.
UNA STORIA DI CORAGGIO “Non ci sarà mai una pena per quello che mi è successo ma come donna di legge posso dire che giustizia è stata fatta” ha detto Lucia Annibali in Rai in occasione della presentazione alla stampa del film “Io ci sono”. “Da qualche settimana – ha aggiunto l’avvocatessa - collaboro con il dipartimento per le pari opportunità: è una bella esperienza. Voglio mettermi in gioco per gli altri in una dimensione più grande e più umana. Vorrei per me, un giorno, una definizione diversa da ‘quella sfregiata dall’acido’”. “Per me Lucia è un eroe che ha sfidato il dolore con leggerezza: ha saputo ritrovare il sorriso che le avevano tolto” ha sottolineato invece Cristiana Capotondi che ammette : “E’ stato complicato mettermi nei panni di un eroina dei giorni nostri ma è stata sicuramente una delle avventure più belle che mi legano a questo mestiere”. Per l’attrice romana vestire i panni di Lucia Annibali “è stata una grande opportunità, un’esperienza straordinaria e totalizzante”.(PO /red – 21 nov)
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