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direttore Paolo Pagliaro

Sal Da Vinci all’Augusteo di Napoli, la regia è di Siani

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Sal Da Vinci all’Augusteo di Napoli, la regia è di Siani

SAL DA VINCI ALL’AUGUSTEO DI NAPOLI, REGIA DI SIANI

“Italiano di Napoli” è il titolo del nuovo spettacolo musicale di Sal Da Vinci: “Una riflessione sulla nostra identità di napoletani, di italiani, di cittadini della Repubblica dei sentimenti - commenta l’artista - una riflessione sulle proprie origini nata dall’antico proverbio ‘Per quanto un albero possa diventare alto, le sue foglie, cadendo, ritorneranno sempre alle radici’. La sinossi dello spettacolo - in scena al Teatro Augusteo di Napoli, dal 20 dicembre al 15 gennaio - è già un fantastico viaggio nel cuore dello show teatrale. C’è un mondo dove la poesia e la musica si incontrano: il teatro. Un luogo vibrante e coinvolgente. Le sue strade sono vissute da abitanti magici e surreali, le piazze sono ricche di saltimbanchi, acrobati e voci della luna e i vicoli stretti sono come muri antichi che si aprono verso il mare, ossia verso l’infinito. In questo infinito si alterneranno le note, le canzoni e i racconti del protagonista Sal Da Vinci, un “italiano di Napoli” che, attraverso la propria musica, trascinerà il pubblico verso un mondo più vero, senza pregiudizi né differenze, perché in fondo sono le differenze a renderci speciali. Lo spettacolo, prodotto da “Cose Production”, ideato da Sal da Vinci - è scritto dall’artista con Alessandro Siani che ne firma anche la regia: “L’Italia non é uno stivale, ma un essere umano: le città sono gli organi vitali. Milano potrebbe essere il cervello, Roma l’anima e Napoli il cuore, ma tutto è nelle mani del pubblico. Sì, nelle mani del pubblico, perché saranno gli applausi - commenta Siani - i silenzi e le risate in sala a decretare se per due ore il pubblico ha vissuto una favola o, per una volta - e dico una volta! - la realtà di questo pazzo paese può essere meravigliosamente vissuta anche ad occhi aperti!”. Originale e coinvolgente, si presenta così la colonna sonora dello spettacolo che va dai brani dell’ultimo progetto discografico di Sal da Vinci dal titolo "Non si fanno prigionieri" - che arriva a due anni di distanza da "Se amore è", un lavoro che ha la direzione artistica di Renato Zero - alle hit del cantautore, senza tralasciare sorprendenti incursioni tratte dal repertorio vecchio e nuovo della musica italiana. Ogni passaggio sarà lo spunto per una riflessione, un aneddoto, uno sketch. Ogni canzone sarà la tessera di un affascinante puzzle che diventa specchio dell’anima: l’artista sul palco sarà affiancato da una nutrita compagnia composta da  attori, attrici, fantasisti, acrobati. Con loro un  corpo di ballo (di 8 danzatori) e un'orchestra dal vivo composta da 6 musicisti. Non mancheranno gli spunti comici carichi di fascino, commozione e riflessioni affidati agli artisti Davide Marotta e Lello Radice. “Italiano di Napoli” è un viaggio suggestivo e incantato che farà vibrare, ancora una volta, le corde del cuore del pubblico. Ideato da Sal Da Vinci. Regia di Alessandro Siani. Scritto da Alessandro Siani e Sal Da Vinci. Coreografie di Marcello e Momo Sacchetta. Nel cast Sal Da Vinci, Lorena Cacciatore, Lello Radice, Davide Marotta. Disegno luci di Francesco Adinolfi. Scene di Roberto Crea. Scenotecnica di Fratelli Giustiniani. Ideazione costumi di Claudia Tortora. Progettazione costumi di Daniela Antoci. Sartoria di Romeo Gigli Plus. Make Up di Kriss Barone. Produzione di Cose Production. (red)

NOTRE DAME DE PARIS, A GRANDE RICHIESTA PROSEGUE NEL 2017

 “Notre Dame de Paris”, il più grande successo di sempre nella storia dello spettacolo in Italia riprende le rappresentazioni per le feste di Natale e ci accompagnerà almeno fino alla metà del 2017. Dopo una prima parte di tour rovente con dei veri e propri “bagni di folla” che hanno infiammato i cuori del pubblico, ci sarà una seconda parte a grande richiesta, ripartendo dalla capitale il 28 dicembre, con tappe nei principali capoluoghi della penisola nel 2017: Torino, Bologna, Milano, Ancona, Bari, Napoli, Lugano, Rimini, Firenze, Padova. Alcune sono tappe nuove, altre sono ritorni dopo il trionfo delle rappresentazioni andate in scena quest’anno. L’opera musicale firmata da Riccardo Cocciante ha fatto impennare le vendite dei biglietti a teatro quest’anno, capitanando la classifica dei titoli, e superando le presenze dei più grandi live della musica rock e pop. Sono infatti oltre 700mila i biglietti venduti ad oggi e ben 23 le città visitate (da Trieste a Reggio Calabria passando per la Sicilia e la Sardegna) per un totale di 171 repliche a colpi di sold out, con pubblico in delirio e critiche entusiaste. “Notre Dame de Paris” oltre ad essere il più grande successo di sempre nella storia dello spettacolo in Italia, è anche lo show più importante che sia mai stato prodotto in Europa. E’ diventato un vero e proprio “cult”, grazie soprattutto al grande amore che l’affezionatissimo pubblico gli tributa ogni sera, affollando le rappresentazioni in ogni città della penisola. In undici anni di programmazione, ha superato i 3.500.000 di spettatori in circa 1.000 repliche, 42 le città visitate in Italia per un totale di 113 tappe. “Notre Dame de Paris ha cambiato il modo di fare un certo tipo di spettacolo” afferma Riccardo Cocciante “Il mio intento era quello di creare un’espressione popolare moderna, recuperare la nostra cultura europea e lo strumento della voce, e inserirle in un contesto moderno. Quest’opera non è una fotografia ma un’immagine in movimento che vive nel tempo e diventa ogni volta qualcosa di diverso, grazie alla forza attrattiva di una scrittura che ti porta dentro alla storia”. E il produttore David Zard aggiunge “Tenere conto del pubblico è la prima cosa nel nostro lavoro. Dare certezze al pubblico è fondamentale. Notre Dame de Paris ha questo enorme successo perché è onesto, mantiene ciò che promette”.      "Notre Dame de Paris" è l’opera popolare moderna tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo, prodotta da David e Clemente Zard, con le musiche di Riccardo Cocciante e le liriche di Luc Plamondon adattate in italiano da Pasquale Panella. In scena un cast d'eccezione: Lola Ponce (Esmeralda), Giò Di Tonno (Quasimodo), Vittorio Matteucci (Frollo), Leonardo Di Minno (Clopin), Matteo Setti (Gringoire), Graziano Galatone (Febo) e Tania Tuccinardi (Fiordaliso), assieme al secondo cast e agli oltre 30 ballerini e acrobati. “Provo un’enorme gratitudine nei confronti degli spettatori italiani. Moltissimi tornano a vederci, continuamente, e sono sempre di più! Notre Dame de Paris ha cambiato le loro vite, e le nostre: un’esplosione di energia e di amore che viviamo ogni sera” dichiara Lola Ponce, e Giò Di Tonno racconta che “oggi affrontiamo questo spettacolo con maggior consapevolezza ma senza aver perso la voglia di divertirci. Quando abbiamo iniziato 14 anni fa sentivo di dover fare uno sforzo in più per conquistare il pubblico, oggi  sono molto più sicuro e voglio solo dare emozioni. Ed il bello è che in tutti questi anni noi siamo cambiati ma l’entusiasmo del pubblico è rimasto intatto. L’opera ha ancora più successo di prima e ogni sera ne siamo esterrefatti”. (red)

ARRIVA IN ITALIA “DISNEY IN CONCERT: FROZEN”

Dopo il successo mondiale del film della Disney “Frozen”, arriverà finalmente anche in Italia uno spettacolo mai visto prima, Disney in concert: Frozen, che regalerà, per sette entusiasmanti date nelle principali città italiane, un’esperienza inedita di fruzione dello show dal vivo, dove la musica si fonde con il cinema d’animazione in modo innovativo ed accattivante. Gli spettatori, infatti, potranno vivere un’emozione nuova: guardare il film su uno schermo gigante, comodamente seduti a teatro, ascoltando le musiche e la colonna sonora di “Frozen”, suonate dal vivo  da un’orchestra, l’Ensemble Symphony Orchestra. Nata grazie alla fusione delle esperienze classiche e liriche di alcuni tra i migliori strumentisti italiani provenienti da importanti teatri nazionali, l’Ensemble Symphony Orchestra è ad oggi una delle orchestre più conosciute nel panorama artistico nazionale, grazie ai molteplici progetti a cui ha partecipato con artisti di fama internazionale da Bocelli a Robbie Williams, alla versatilità ed all’attenzione che ha per ogni tipo di genere musicale. Ensemble Symphony Orchestra dimostra una straordinaria conoscenza dei linguaggi e delle strutture diverse da quelli classici, oltre che una notevole esperienza nel live amplificato. Cinquanta musicisti, trenta coristi e quattro solisti: un modo coinvolgente di vivere il film premiato come miglior pellicola di animazione da BAFTA® e dagli Oscar ®. Una produzione di grande impatto scenico, capace di trasformare il palco in un set magico, sulle note di canzoni amatissime dai bambini, come “All’alba sorgerò”. I brani di Elsa saranno interpretati dalla solista Chiara Galeotti, mentre Benedetta Iardella darà la voce ad Anna. I pezzi di Hans e Olaf si avvalgono dalle voci di Federico Bulletti e Edoardo Michelucci. Disney in concert: Frozen ha già emozionato migliaia di persone di tutte le età, in tutto il mondo, da Londra a Monaco, fino ad Abu Dhabi. Il pubblico accompagnerà Anna, Olaf e Kristoff nella loro ricerca di Elsa, che ha lasciato il regno di Arandelle in uno stato di inverno perenne. Il tour toccherà le principali città del nostro paese: ROMA (“Auditorium Parco della Musica”, 29 e 30 dicembre 2016); NAPOLI (“Teatro Palapartenope”, 2 gennaio 2017); MILANO (“Teatro dal Verme”, 3 e 4 gennaio 2017); TORINO (“Teatro Alfieri”, 7 e 8 gennaio 2017). (red)

DOPO IL DEBUTTO FIORENTINO A ROMA “LA CARTA DA PARATI GIALLA”

Dopo il debutto fiorentino, dal 5 all’8 gennaio arriva a Roma al Teatro Studio Uno uno dei testi fondanti dei movimenti femministi e di genere di tutto il Novecento: La Carta da Parati Gialla / The Yellow Wall Paper di Charlotte Perkins Gilman con la regia di Paolo Biribò e Marco Toloni. Un testo che nel 1892 fu sbrigativamente catalogato “racconto del terrore”, che negli anni Settanta divenne cardine delle rivolte e delle prese di coscienza e d’identità di genere, contribuendo al dissestamento dell’immaginario collettivo, e che oggi, più attuale che mai, trova forma a teatro con l’interpretazione di Elena Balestri, già attrice per Arnoldo Foa, le musiche di Roberto Procaccini e l’attenta produzione di Es Teatro. Diario dentro la ''follia'' di una donna che, soggetta a una grave forma di depressione, giungerà a deliri allucinatori e allo sdoppiamento di personalità, La Carta da Parati Gialla / The Yellow Wall Paper è piuttosto il racconto dell’oppressione sociale, economica e linguistica della figura femminile del periodo, fortemente dipendente da codici maschili concilianti ma comunque autoritari come quelli espressi dal marito nell’ambito della cura della moglie, che le vietano categoricamente, tra le altre cose, di leggere e scrivere. Limiti palesemente infranti dalla protagonista nella personale decisione di raccontarci la storia dal proprio punto di vista, rompendo il silenzio e riappropriandosi di quel diritto all’espressione che emblematicamente scaturisce con forza proprio dalla carta da parati dello “spazio domestico” in cui è costretta e in cui sembra scritta la storia personale e collettiva della figura femminile imprigionata dietro di essa. Un viaggio nella “stanza della follia” di una donna, poco prima che Virginia Woolf, con la sua “Stanza tutta per sé” (1929), ponesse le basi per un percorso femminile identitario che partiva (e da allora partirà) da un’affermazione di genere attraverso la cultura, l’indipendenza intellettuale, la letteratura e l’accesso al sapere. Nata nel Connecticut nel 1860 Charlotte Perkins Gilman fu esponente di rilievo nel movimento delle donne statunitense durante i primi due decenni del secolo, nota anche internazionalmente per la larga diffusione che ebbero alcuni dei suoi numerosissimi scritti (poesie, romanzi e racconti, articoli e saggi). (red)

A FEBBRAIO 4 DATE PER “SIDDHARTHA - THE MUSICAL”

A quattro anni di distanza dal grande successo di pubblico e critica ottenuto dal primo tour italiano, l’opera pop “SIDDHARTHA - THE MUSICAL” torna in Italia per 4 date. Il 2, 3, 4 e 5 febbraio 2017, al LinearCiak di Milano, andrà infatti in scena lo spettacolo nella sua nuova veste internazionale, con scenografie, costumi e coreografie rinnovate. Tra i protagonisti dello show ci sarà l’attore italiano Edoardo Costa che torna sui palcoscenici teatrali italiani interpretando il prestigioso ruolo di Siddhartha anziano, narratore della storia. “Siddhartha - The Musical”, prodotto da “LILITH Sa” Gloria Grace Alanis, rappresenta l’eccellenza italiana anche all’estero, grazie alle rappresentazioni internazionali a Edimburgo, Parigi, New York, Los Angeles e, la più recente, a Guadalajara in Messico. SIDDHARTHA è stato anche il primo musical interamente italiano distribuito da Broadway International Company, LLC, grazie a cui sono stati possibili tour nei più importanti paesi asiatici: India, Cina, Giappone, Corea, Brunei e molti altri. Tratto dall’omonimo libro di Herman Hesse, il musical SIDDHARTHA, scritto da Isabeau, Fabio Codega e Fabrizio Carbon, racconta la continua ricerca verso l’illuminazione da parte di un principe, interpretato da Giorgio Adamo, destinato al lusso e alla sola bellezza che, spogliandosi delle sue vesti, lascia il suo castello dorato per scoprire la vera essenza della vita e le ragioni della sofferenza. Un susseguirsi di quadri ed emozioni che coinvolgono il pubblico e lo stupiscono fornendo spunti di riflessione: in un’epoca di crisi e di grandi trasformazioni socio economiche e valoriali, la storia di Siddhartha rivela il senso profondo del vivere e spinge ad occuparsi gli uni degli altri.  Lo spettacolo, messo in scena da un grande cast di cantanti e ballerini, rappresenta le grandi emozioni dell’esistere: la gioia della nascita, il fulgore della gloria, il dramma della morte, la strenua lotta della autentica ricerca interiore e la completa felicità nella ritrovata illuminazione. Le musiche coniugano echi della antica cultura indiana e sonorità più contemporanee e, insieme alle scenografie e alle maxi proiezioni, avvolgono gli spettatori in un’esperienza multisensoriale. Importante il contributo musicale di Beppe Carletti dei Nomadi, che firma un finale emozionante e coinvolgente, e del flauto di Osvaldo Pizzoli. (red)

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