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direttore Paolo Pagliaro

“Migliore”, Valerio Mastandrea all’ Ambra Jovinelli

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

“Migliore”, Valerio Mastandrea all’ Ambra Jovinelli

 “MIGLIORE”, VALERIO MASTANDREA ALL’ AMBRA JOVINELLI

La metamorfosi di un uomo che da paranoico, insicuro e debole si tramuta in un essere spietato che si guadagna la stima e il consenso di chi volontariamente o involontariamente lo circonda. Valerio Mastandrea diventa così “Migliore”, spettacolo scritto e diretto da Mattia Torre che sarà in scena al Teatro Ambra Jovinelli di Roma (via Guglielmo Pepe, 43 /47) fino al 22 gennaio. “Migliore” è la storia comica e terribile di Alfredo Beaumont, un uomo normale che in seguito a un incidente (di cui è causa, di cui sente la responsabilità e per cui sarà assolto) entra in una crisi profonda e diventa un uomo cattivo. Improvvisamente, la società gli apre tutte le porte: Alfredo cresce professionalmente, le donne lo desiderano, guarisce dai suoi mali e dalle sue paure. Migliore è una storia sui nostri tempi, sulle persone che costruiscono il loro successo sulla spregiudicatezza, il cinismo, il disprezzo per gli altri. E sul paradosso dei disprezzati, che di fronte a queste persone chinano la testa e - affascinati - li lasciano passare. La Direttrice Artistica del Teatro Ambra Jovinelli, Fabrizia Pompilio e la Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo – nella stagione 2016/2017 hanno deciso di dedicare una monografia a Mattia Torre - uno degli autori più apprezzati del nostro paese. “Migliore” è il secondo dei tre spettacoli di Torre, presenti nel cartellone dell’Ambra Jovinelli. Il prossimo spettacolo sarà “4 5 6” in scena dal 7 al 12 febbraio.  La monografia dedicata a Mattia Torre è solo l’inizio di una collaborazione tra l’autore, il Teatro Ambra Jovinelli e la Nuovo Teatro. Sarà presentato infatti il prossimo anno un progetto speciale, completamente nuovo, che vedrà Mattia Torre protagonista. Sarà un progetto trasversale che unirà televisione, editoria e teatro. (red)

VIRGINIA RAFFAELE A BARLETTA E BARI CON “PERFORMANCE”

La travolgente ironia di Virginia Raffaele e i suoi personaggi più celebri sono i protagonisti assoluti di “Performance”, regia di Giampiero Solari, in scena fino a domenica 8 gennaio al Teatro Curci di Barletta e lunedì 9 e martedì 10 gennaio al Teatro Petruzzelli di Bari nell’ambito delle stagioni comunali di prosa realizzate in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese (www.teatropubblicopugliese.it). Per la prima volta, Virginia Raffaele porta nei teatri le sue maschere più popolari: Ornella Vanoni, Belen Rodriguez, il Ministro Boschi, la criminologa Bruzzone e tante altre ancora. Donne molto diverse tra loro, che tra arte, spettacolo, potere e politica sintetizzano alcune delle ossessioni ricorrenti della società contemporanea: la vanità, la scaltrezza, la voglia di affermazione e, forse, la scarsa coscienza di sé. Il tutto raccontato attraverso la lente deformante e irriverente dell’ironia e della satira, tipici elementi che compongono lo stile di Virginia Raffaele. I personaggi monologano e dialogano tra loro, anche grazie alle proiezioni video, in un gioco di specchi e di rimandi. Qua e là, tra le maschere, in scena appare anche Virginia stessa, che interagisce con le sue creature, come una sorta di narratore involontario che poeticamente svela il suo “essere - o non essere”. La musica in scena fa da punteggiatura allo spettacolo, accompagnando i personaggi nelle loro performance, sottolineandone i movimenti, enfatizzandone le manie; conferendo alla spettacolo un ritmo forsennato nel cui vortice i personaggi, Virginia e le varie chiavi di lettura si confondono creando una nuova realtà, a volte folle a volte melanconica: quella dello spettacolo stesso. Performance scritto da Virginia Raffaele, Giampiero Solari, Piero Guerrera, Giovanni Todescan. (PO / red)

TEATRO STUDIO UNO, “IMMOTA MANET – RESTA IMMOBILE” CON LUIGI GUERRIERI

Roma, 6 gen - Torna in scena dal 12 al 15 gennaio al Teatro Studio Uno di Roma (via Carlo della Rocca, 6) Luigi Guerrieri con “Immota Manet – resta immobile”, spettacolo vincitore (ex equo con “Inossidabile miele” di Domenico Cucinotta) dell’ultima edizione del Festival Inventaria nella sezione monologhi/performance, che racconta attraverso una raccolta di storie e testimonianze il terremoto dell’Aquila del 2009. In scena un attore, un microfono, una sedia per un allestimento scarno ed essenziale cornice di un racconto evocativo fatto di tante piccole storie, ascoltate, inventate, vissute oppure mai accadute, intrecciate all’esperienza del narratore. Un uomo dall’altra parte dell’Europa, nato e cresciuto a L’Aquila e partito ormai da anni, che nello spazio immaginario della sua città natale, riporta un racconto anonimo e collettivo nato dall’ascolto di testimonianze, poesie, “calcinacci” e risultato della sofferta lontananza dalla sua terra così colpita dalla catastrofe. Punto cruciale dello spettacolo è l’uomo, il suo relazionarsi con qualcosa di ingestibile come il terremoto. La sua accettazione, adattabilità, disperazione oppure resistenza. Il risultato è una narrazione che vorrebbe essere lineare ma che inevitabilmente si frammenta. C’è la storia del narratore che vede il tutto da fuori e poi le storie di chi il terremoto l’ha vissuto e subìto. C’è la parola ma anche la danza, la musica, il movimento, il dialetto, il grammelot. Da questo groviglio emerge un personaggio, anzi un anonimo. Un poeta, un po’ filosofo, dal bicchiere facile. Il tizio del paese che tutti conoscono ma pochi frequentano. Lui è quello che ha resistito, che non ha voluto piegarsi alla realtà dei fatti, che ha parcheggiato la macchina di fronte i resti di casa sua e lì dormiva, in un paese ormai fantasma. Un tema più che mai attuale dopo gli ultimi avvenimenti sismici che hanno colpito e distrutto diverse cittadine del centro Italia, che senza sfociare nella retorica o nella commiserazione, porta in primo piano una riflessione profonda e mai banale sull’uomo e sulla sua fragilità. (red)

MAGO FOREST PORTA IN SCENA “MOTEL FOREST”

Michele Foresta, in arte Mago Forest, porta in scena il divertente e surreale spettacolo “Motel Forest” domenica 8 gennaio alle 18 al Teatro Traetta di Bitonto, martedì 10 gennaio alle 21 al Teatro Norba di Conversano e giovedì 12 gennaio alle 21 al Teatro Kennedy di Fasano (www.teatropubblicopugliese.it). Motel Forest, un porto franco dei sentimenti e delle emozioni in cui le illusioni si trasformano in realtà e dove tutto è permesso tranne che dormire. Il titolare nonché padrone di casa, da cui il posto prende il nome, è un surreale mago che illustrerà alla sua pregiatissima clientela le molteplici stanze a tema del motel, ognuna delle quali rappresenta un sentimento o un’emozione umana. Una sosta leggera e ricca di sorprese, sospesa tra magia, comicità, follia e riflessioni inaspettate. Entrare qui sarà come visitare un museo dove le opere sono appese sulle pareti della mente, una mente a luce intermittente, proprio come quella della tremolante insegna al neon. Ma non abbiate paura del buio: al Motel Forest quando si spegne la luce si accendono i sogni. Motel Forest, ADR – I Mestieri dello spettacolo, di Michele Foresta  scritto con Claudio Fois, Walter Fontana, Giovanni Tamborrino con Michele Foresta e Hermy Barbieri musiche dal vivo Lele Micò diretto e interpretato da Michele Foresta. (red)

“TANTE FACCE NELLA MEMORIA” DI FRANCESCA COMENCINI

Da lunedì 9 in Puglia omaggio di Francesca Comencini e Mia Benedetta a sei donne che nel ’44 vissero l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Tante facce nella memoria da testi liberamente tratti dalle registrazioni di Alessandro Portelli, è lo spettacolo che porterà in scena in cinque città di Comuni della rete del Teatro Pubblico Pugliese: Mia Benedetta, Bianca Nappi, Carlotta Natoli, Lunetta Savino, Simonetta Solder, Chiara Tomarelli, con la regia di Francesca Comencini. Un’esperienza terribile ripercorsa dall’autrice, Francesca Comencini, attraverso le voci di sei donne toccate in prima persona. Curato da Mia Benedetta e Francesca Comencini, lo spettacolo è nato con l’ascolto delle registrazioni delle testimonianze dirette. Lo spettacolo affronta una delle pagine più drammatiche della nostra storia e la racconta attraverso testimonianze personali e ripercorrendo le varie mutazioni intercorse nel clima politico. Un modo per ricordare quanto le donne hanno fatto per l’Italia in tempi così difficili e non così remoti. Tante facce nella memoria è previsto nelle stagioni di prosa comunali pugliesi: lunedì 9 al Teatro Italia di Francavilla Fontana, martedì 10 al Vignola di Polignano a Mare, mercoledì 11 al Teatro Comunale di Corato, giovedì 12 al Teatro Verdi di Martina Franca, venerdì 13 al Teatro Rossi di Torremaggiore. (PO /red)

“BUIO”, UN VIAGGIO NEL LATO OSCURO DEI SOGNI

Un incubo, un viaggio nel lato oscuro dei sogni in cui a guidare è lo spettatore, coinvolto dagli attori in uno spettacolo creato intorno alle paure e alle ansie del pubblico stesso. È questo “Buio”, il nuovo appuntamento al Teatro dell’Orologio di Roma il 12 gennaio (ore 21, via dei Filippini, 17/a), all’interno della rassegna di teatro interattivo “Il Teatro come non l’avete mai visto” che dopo i tre sold out delle serate precedenti continua a destare la curiosità di addetti ai lavori e semplici curiosi, fino al coinvolgimento degli attori de La Siti in Radio Due Social Club.   “Immaginate di camminare per la strada. Immaginate di incontrare qualcuno o qualcosa che riconoscete, ma non sapete perché. Lascerete andare tutte le vostre paure, i vostri timori. Vedrete in scena qualcosa che vi appartiene profondamente, saranno proprio i vostri incubi, non quelli di qualcun altro. Vivrete un’esperienza indimenticabile, unica, che non vi lascerà più gli stessi”. Continua così, con uno spettacolo che questa volta esplora il lato oscuro della psiche del singolo spettatore, la rassegna prodotta da La SITI - Scuola Internazionale di Teatro all’Improvviso, che ospita eventi teatrali completamente interattivi che coinvolgono il pubblico, fin da quando appare la pubblicità dello spettacolo: creando campagne pubblicitarie teaser, inserendo indizi nelle locandine, lasciando al pubblico che vuole giocare, moltissime possibilità di divertirsi dal lancio del progetto, alla sua messa in scena nella quale sono chiamati a partecipare in prima persona Un gioco unico, irripetibile e imperdibile che vede una delle più antiche tecniche di messa in scena (l’improvvisazione teatrale), servita dal più innovativo dei sistemi produttivi. A guidare il progetto due giovanissime artiste, attrici e creative: Giorgia Mazzuccato (allieva, fra gli altri, di Dario Fo, Franca Rame, Marco Baliani, vincitrice del Roma Fringe Festival e Miglior Spettacolo al Teatro L’Avogaria di Paolo Poli) e Maria Beatrice Alonzi (creatrice di fenomeni media come Estetista Cinica e i Live di Periscope). Due talenti classe 1990, che hanno già dato vita a eventi virali come #ballarecomeuncretino con la National Gallery e la mappa dei teatri metropolitana di Roma, e che nella capitale da novembre propongono la prima rassegna di teatro interattivo al Teatro dell'Orologio.(PO /red)

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