Amburgo - È nera, superelastica, idrorepellente, è un ottimo conduttore di elettricità, ma soprattutto è il materiale più leggero mai inventato al mondo. L’aerografite, nata nel 2012 nei laboratori di ricerca delle università di Kiel e di Amburgo partendo da una base di grafene, per il suo peso (0,2 milligrammi per centimetro cubo) - fino a sei volte più leggero dell’aria e 75 volte più del polistirolo - è considerata oggi un materiale estremamente interessante per le numerose possibilità di applicazione, quando si cerca leggerezza e allo stesso tempo la resistenza. Molto però rimane ancora da conoscere su questo materiale. Un passo in avanti arriva da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications. Lo studio ha svelato la nanomeccanica dei tetrapodi, i “mattoni” che costituiscono l’aerografite, grazie a un mix di esperimenti nanoscopici, modellazione analitica e simulazioni numeriche. A condurre la parte numerica dello studio è stato Stefano Signetti, dottorando del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento che fa capo a Nicola Pugno, coordinatore del progetto che è stato portato avanti in stretta collaborazione con i ricercatori delle università di Kiel, Amburgo (proprio quelli che hanno inventato questo materiale) e dell’Università della Lettonia. (9colonne)
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