Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Lina Sastri
torna a Napoli
con ‘Appunti di viaggio’

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Lina Sastri <br> torna a Napoli <br> con ‘Appunti di viaggio’

LINA SASTRI AL TEATRO DIANA DI NAPOLI CON “APPUNTI DI VIAGGIO”

L'attesissimo ritorno di una grande artista nella sua città: Lina Sastri porta in scena una nuova edizione di “Appunti di Viaggio. Biografia in musica”, racconto in musica e parole della sua vita artistica. L’appuntamento - fino a lunedì 5 febbraio- è al teatro Diana di Napoli. Sulla scena dominata dalla scultura di Pulcinella, creazione preziosa del maestro Alessandro Kokocinski, proiezioni e immagini della sua carriera si alternano a brani teatrali e musicali eseguiti dal vivo dai musicisti Filippo D’Allio, Gennaro Desiderio, Salvatore Minale, Gianni Minale, Salvatore Piedepalumbo, Luigi Sigillo. Uno spettacolo mai uguale a se stesso che riserva ogni sera piccole grandi sorprese. Un dialogo sincero e appassionato con il pubblico che rivela dell’artista molto più di quanto un semplice spettacolo possa mostrare. Un viaggio nell’anima che si presenta ogni sera diverso, perché questo è il teatro. Il Teatro Diana si trova in via Luca Giordano 64, Napoli. Il botteghino è aperto tutti i giorni nei seguenti orari: 10:30-13:30 e 16:30-19:30, tel: 0815567527 / 0815784978. (PO / red)

“DORIAN GRAY. LA BELLEZZA NON HA PIETÀ” AL SISTINA LA PRIMA DATA ITALIANA

L’immortale Dorian Gray esce dalle pagine del capolavoro di Oscar Wilde e diventa teatro musicale firmato Pierre Cardin.  “Dorian Gray - La bellezza non ha pietà” dopo il successo al Teatro La Fenice di Venezia nel 2016 ha già conquistato il pubblico di Parigi, Barcellona, Astana (Kazakistan), Atene e arriva in Italia cominciando da Roma, Teatro Sistina, dal 1 al 3 febbraio. Lo spettacolo sarà poi atteso al Teatro Colosseo di Torino (13-16 febbraio), al Teatro Arcimboldi di Milano (4-6 maggio), al Teatro Il Celebrazioni di Bologna (11-12 maggio), al Teatro della Pergola a Firenze (17-20 maggio), al Teatro Petruzzelli di Bari (22-23 giugno), al Teatro di San Carlo a Napoli (31 luglio-1 agosto) per concludere, così come aveva iniziato, al Teatro La Fenice di Venezia (3-5 agosto). Dorian Gray - La bellezza non ha pietà seduce lo spettatore in un’ora e mezza di viaggio intenso e solitario, un incastro maledetto di paura e ossessione, tra monologhi, arie musicali dall’orchestrale al rock, videoproiezioni 3D, disegni di luce, per rivivere le istanze esistenziali più profonde immortalate da Wilde. L’opera moderna in atto unico vede in scena due protagonisti: Federico Marignetti veste i panni di Dorian Gray ma diventa anche Basil, Lord Henry Wotton, Sybil Vane; Marco Vesprini, ballerino, incarna l’anima di Dorian rappresentando l’eterna dialettica interiore dell’essere umano. Nell’epoca dell’utilizzo intensivo dei social media, il legame con l’estetica della propria immagine argomentato da Oscar Wilde, viene riproposto in chiave contemporanea dall’autore Daniele Martini con la mise en scène firmata dal regista Emanuele Gamba. Produzione e costumi sono firmati Pierre Cardin che nel 70° anno della sua carriera, assieme al nipote Rodrigo Basilicati, ha fortemente voluto la produzione di tale opera per dare spazio a giovani talenti autentici affrontando il tema della bellezza e della sua immortalità agli occhi del tempo. (PO / red)

ALL’ELISEO A GRANDE RICHIESTA TORNANO I “LACCI” DI SILVIO ORLANDO E DOMENICO STARNONE

A grande richiesta, dopo il successo della passata stagione, torna lo spettacolo che ha registrato il tutto esaurito al Piccolo Eliseo di Roma: “Lacci” di Silvio Orlando e Domenico Starnone tratto dall’omonimo romanzo di Starnone. L’appuntamento è dal 30 gennaio all’ 11 febbraio. «Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie». Si apre così la lettera che Vanda scrive al marito che se n’è andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e domande che non trovano risposta. Si sono sposati giovani all’inizio degli anni Sessanta, per desiderio di indipendenza, ma poi attorno a loro il mondo è cambiato, e ritrovarsi a trent’anni con una famiglia a carico è diventato un segno di arretratezza più che di autonomia. Perciò adesso lui se ne sta a Roma, innamorato della grazia lieve di una sconosciuta con cui i giorni sono sempre gioiosi, e lei a Napoli con i figli, a misurare l’estensione del silenzio e il crescere dell'estraneità. Che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola? E che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi? Perché niente è più radicale dell’abbandono, ma niente è più tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre. E a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo provato a mettere da parte. Domenico Starnone regala una storia emozionante e fortissima, il racconto magistrale di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita intera. Sul palco con Silvio Orlando Aldo  troveremo (in ordine alfabetico): Pier Giorgio Bellocchio (Sandro, il figlio) Roberto Nobile (Nadar), Maria Laura Rondanini (Anna, la figlia) Vanessa Scalera (Wanda, la moglie) e Matteo Lucchini (carabiniere). Scene Roberto Crea, musiche Stefano Mainetti, costumi Silvia Polidori, luci Gaetano La Mela. La regia è di Armando Pugliese. (PO / red)

 

TEATRO DELLA COMETA: “TI FARÒ FELICE” CON SANDRA COLLODEL E BRUNO MACCALLINI

Sandra Collodel e Bruno Maccallini saranno i protagonisti, al Teatro della Cometa  di Roma (via del Teatro Marcello, 4) – in prima nazionale - dal 2 al 18 febbraio, di “Ti Farò Felice” (Le Bonheur) di Eric Assous, per la regia di Marco Lucchesi. Passata la soglia degli “anta”, a prescindere dai propri fallimenti, è ancora possibile amare, ed essere amati? I protagonisti di questa nuova divertente commedia di Éric Assous sono Luisa autrice di racconti per l’infanzia, separata, e Alessandro, padre di tre figlie, proprietario di un ristorante, in attesa di divorzio. Una sera s’incontrano e si piacciono. Passano la notte insieme, ma al risveglio, l'amara realtà è lì, davanti a loro. Si rivedranno? Avranno il desiderio di rincontrarsi? Luisa prenderà una drastica e inaspettata decisione a cui Alessandro, messo alle strette, dovrà inevitabilmente scendere a patti. In un vortice sentimentale di bugie e colpi di scena Éric Assous ci invita a riflettere sulla perenne ricerca dell’amore e della felicità. Ma… l’amore e la felicità hanno una data di scadenza?(PO / red)

 “TE LO FACCIO VEDERE CHI SONO IO” CON GIORGIO TIRABASSI E MICHELE LA GINESTRA

Giorgio Tirabassi, Michele La Ginestra, Alberto Laurenti & Rumba De Mar, Alessandro Di Carlo, Dado, Simone Gallo, Emy Bergamo, Andrea Perroni, Fabrizio Gaetani, sono gli artisti che si alterneranno sul palco nel corso di Te lo Faccio Vedere Chi sono Io!, serata di beneficienza in onore di Gianni Elsner, che si terrà lunedì 29 gennaio alle 20,30 al Teatro Brancaccio di Roma. Anche quest’anno la serata, giunta alla sua ottava edizione ed organizzata dall’ Associazione Gianni Elsner Onlus, permetterà di raccogliere fondi a sostegno delle iniziative di solidarietà promosse dall’Associazione stessa, in primis i progetti legati alle adozioni a distanza in Paraguay. Era il 1988 quando Gianni Elsner, attore e conduttore radiofonico nato a Merano ma romano di adozione, ebbe questa idea sull’aereo che lo riportava in Italia dal Paraguay. Era andato a trovare il cugino missionario redentorista, Padre Attilio Cordioli. Nel corso del viaggio scoprì le condizioni precarie in cui i bambini facevano lezione, disegnando e scrivendo con bastoncini di legno sulla sabbia del fiume. Gianni ebbe un’intuizione: adottare a distanza quei bambini, chiedendo aiuto ai tanti ascoltatori della sua trasmissione, Te lo Faccio vedere chi sono io!, per acquistare il materiale che permettesse ai bambini paraguaiani di andare a scuola regolarmente. Nel corso degli anni il progetto è cresciuto in maniera esponenziale. Ogni anno, a gennaio, i Missionari vengono a Roma a incontrare i padrini italiani, a consegnar loro le pagelle e a permettere di rinnovare il sostegno economico. La famiglia di Gianni Elsner è diventata sempre più grande. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2009, è nata l’ Associazione che porta il suo nome e che, soprattutto, porta avanti il suo progetto. Con l’aiuto e la generosità dei sostenitori, nel corso di quasi 30 anni sono arrivati in Paraguay circa 120 container pieni di merce di ogni genere, sono stati aiutati circa 15 mila bambini, costruite 5 scuole, oltre a 120 aule in altre 50 scuole già presenti, e sono state realizzate due grandi opere: nel 2006 è stata difatti inaugurata l’Università di Carapeguà e nel 2012 l’inaugurazione della Sala Polifunzionale multiuso intitolata proprio a Gianni Elsner.  Dopo la morte di Gianni, l’Associazione ha anche deciso di organizzare una serata annuale di raccolta fondi. Anche quest’anno molti artisti parteciperanno a titolo gratuito e con grande sensibilità: la serata che sarà condotta da Simone Gallo e Emy Bergamo, vedrà alternarsi sul palcoscenico artisti del calibro di Giorgio Tirabassi, Michele La Ginestra, Alberto Laurenti & Rumba De Mar, Alessandro Di Carlo, Dado, Andrea Perroni, Fabrizio Gaetani. L’appuntamento con l’ottava edizione è quindi per lunedì 29 gennaio alle 20,30 al Teatro Brancaccio, Via Merulana 244 – Roma.

“TERESA SANTA, PUTTANA E SPOSA” AL TEATRO STUDIO UNO

In prima assoluta dall' 1 al 4 febbraio al Teatro Studio Uno di Roma (via Carlo della Rocca, 6 Torpignattara) il terzo capitolo della saga teatrale a puntate “Teresa, santa puttana e sposa” scritta da Marco Bilanzone e diretta da Lorenzo Montanini che con “L’ABC del combattimento fra Teresa e il vaiolo nero” porta in scena l’aspetto più eroico, forte e leggendario della protagonista. Attraverso un altro salto temporale, la terza parte del racconto si sofferma sulla vita di Teresa ormai adulta, nel periodo trascorso nell’immaginifico Cozzuto Volturno, quando divenne la mantenuta del dottorino Ottorino Viburno Spinazzola e si trovò a fronteggiare un’epidemia di vaiolo nero con il solo aiuto delle prostitute del paese, le uniche ad avere il coraggio di fermarsi tra la povera gente a somministrare i vaccini di casa in casa. Un capitolo a tinte fosche i cui personaggi sono prevalentemente meschini, perversi, piccoli e cattivi, ai quali è affidato il racconto dei fatti, distorti e mutati dal punto di vista di ognuno. Si mischiano così racconti e leggende, a cui ogni personaggio restituisce una piccola porzione di realtà, quasi un compendio dei mesi che la protagonista trascorre in questo misero paese alle prese con la malattia, e al tempo stesso, un’enciclopedia dell’intera umanità.  Vero protagonista del capitolo è il vaiolo nero, patologia terribile e senza pietà che tira fuori dagli esseri umani gli accessi più veri, terrificanti ed ineluttabili della propria natura. Insieme alla paura della morte, che prende la forma dei cadaveri putrescenti e neri divorati dalla malattia, il vaiolo trasforma la popolazione di una piccola cittadina in anime nere alla ricerca della salvezza, i funzionari in vigliacchi pronti a fuggire e lasciare che la malattia si prenda tutti e gli emarginati e i reietti in eroi ed eroine inconsapevoli del racconto.   In scena Nadia Rahman-Caretto, Flavia Germana De Lipsis, Jessica Granato,  Eleonora Turco, Alessandro Di Somma, Giuseppe Mortelliti.  Costumi e grafica Valentina Cardinali. (26 gen - PO / red)

 

 

 

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