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direttore Paolo Pagliaro

HARLEM GLOBETROTTERS:
LO SPETTACOLO È IN ITALIA

HARLEM GLOBETROTTERS: <br> LO SPETTACOLO È IN ITALIA

Il conutdown sta per terminare. Mancano poche ore all’appuntamento con il più grande spettacolo di pallacanestro del mondo. I leggendari Harlem Globetrotters, eroi del basket americano e mondiale, riportano in Italia la loro magia per un appuntamento unico e irripetibile con 4 memorabili partite-spettacolo nello Stivale in programma oggi, 3 marzo, a Milano (Forum di Assago, ore 18.30), domani, 4 marzo, a Roma (PalaTiziano, ore 18.30), il 5 marzo a Livorno (Modigliani Forum, ore 20.30) e il 6 marzo a Torino (PalaRuffini, ore 20.30). La tournée, ricca di novità e colpi di scena, vedrà il debutto in Italia per la nuova star mondiale Jahmani “Hot Shot” Swanson, playmaker da 135 cm di altezza soprannominato il “mini Michael Jordan”.

UNIVERSALE. Tra acrobazie e schiacciate, evoluzioni e canestri impossibili, i celebri giocolieri del basket mondiale sono pronti a conquistare grandi e piccoli con uno show ricco di novità e colpi di scena, un evento imperdibile al ritmo di una pallacanestro artistica che dal 1926 ad oggi ha entusiasmato più di 144 milioni di tifosi facendo 60 volte il giro del pianeta e disputando più di 25mila partite in oltre 150 paesi del globo. Bambini, famiglie e fan da ogni dove, ma anche papi, re, regine, capi di Stato e presidenti: tutti hanno ammirato lo straordinario talento di questi atleti formidabili che vantano ben 17 Guinnes World Records e di cui nella storia hanno fatto parte anche autentiche leggende della Nba come “Magic” Johnson e Wilt Chamberlain. Non sarà semplice basket, ma molto, molto di più: gag, sketch, scherzi, record del mondo, schiacciate impossibili e canestri stupefacenti: ci sarà di tutto. Per chi li ha già visti e vuole tornare a immergersi nelle emozioni di un tempo e per chi ancora non ha avuto la fortuna di assistervi dal vivo. Non mancheranno autografi, foto e selfie, soprattutto per i più piccoli.

LE STAR. Tra i giocatori c’è chi è specializzato nei tiri da 4, chi a schiacciare a un metro e mezzo da terra, chi a palleggiare bendato a una velocità folle: ognuno insomma con le sue specificità, tutti uniti per formare la squadra più spettacolare del mondo. Ruoli diversi, qualità differenti ma stesso incredibile talento. Tra le star più attese ci sarà Dragon Taylor, divenuto celebre in tutto il mondo per le sue schiacciate acrobatiche. Sarà dello show anche Hi-Lite, un veterano della squadra, ma anche un formidabile giocatore che nel draft NBA del 1994 è stato scelto addirittura dai Chicago Bulls. Anche Cheese ha un curriculum di tutto rispetto perché insieme al suo compagno di squadra Ant è riuscito a battere il record di maggior numero di triple realizzate in un minuto da una coppia detenuto da Kevint Durant e Dirk Novitzki. Chi si aspetta giganti alti due metri e più non resterà deluso, ma forse si stupirà a vedere la prima partecipazione in Italia di un playmaker alto poco più di un metro: Jahmani ‘Hot Shot’ Swanson, soprannominato il ‘mini Michael Jordan’, con i suoi 135 cm è divenuto il giocatore più basso ad aver indossato la storica divisa dei Globetrotters. “Ho cominciato a giocare a basket che ero un bambino - spiega il nuovo ma già famosissimo giocatore newyorkese dei globes - dormivo con la palla al posto dell’orsacchiotto, e non ho mai smesso. Non sono mai stanco, potrei giocare giorno e notte”.

SOLIDARIETÀ. Il modo di vivere lo sport di questi campioni americani va ben oltre il semplice gesto atletico. Il compito che si sono dati gli Harlem Globetrotters è innanzitutto quello di far nascere un sorriso sulla faccia di tutte le persone incontrate. Un messaggio di speranza portato sul campo da gioco, ma anche al di fuori, negli ospedali, nelle scuole e in mezzo alla gente bisognosa. Anche in Italia i Globes sono stati protagonisti di gesti di solidarietà come quando hanno visitato le tendopoli de L’Aquila dopo il terremoto in Abruzzo o come quando hanno visitato i reparti oncologici di pediatria negli ospedali di Genova e Ferrara. L’Italia infatti è sempre stata una delle mete preferite degli Harlem. Nel nostro Paese finora sono state 46 le città toccate dai funamboli a stelle e strisce e in ognuna di esse questi atleti hanno lasciato ricordi indelebili. Ancora impressa nella memoria dei tifosi rimane la festa di mezzanotte nello spettacolare paesaggio di Capo d’Orlando o il taglio della torta in centro a Napoli tra migliaia di persone o l’incontro con Papa Francesco in occasione dei novant’anni di storia della squadra. (Caf – 3 mar)

(© 9Colonne - citare la fonte)