Milano, 27 apr – Wired.it - la guida online ai temi dell’innovazione e del futuro del nostro pianeta – dedica un ampio servizio al sesso nello spazio, un argomento che tra studi scientifici e leggende metropolitane, solletica la fantasia degli umani poiché a oggi tutti negano che siano mai avvenuti rapporti sessuali cosmici. “Visto il numero ancora esiguo di viaggi nello spazio e di astronauti in orbita - spiega a Wired.it Enza Piccolella, immunologa del dipartimento di biologia dell’uomo nello spazio dell’Università della Sapienza di Roma, che sta conducendo una ricerca di base sull’immunodeficienza degli astronauti – è ancora difficile condurre test biologici sistematici su vari livelli per avere risultati comprovati sui rischi di un atto sessuale per la coppia umana e per la prole che potrebbe essere concepita”. Sempre affrontando la questione da un punto di vista scientifico, Ruper Gerzer, direttore dell’Institute of Aerospace Medicine di Colonia in Germania mette in guardia: “Il vero tabù è l’embriogenesi. Non si possono fare esperimenti di sesso tra gli esseri umani nello spazio se prima non sappiamo come potrebbe svilupparsi l’embrione umano e dagli studi effettuati su altri mammiferi, come i ratti, possono risultare delle anomalie”. In attesa che la scienza dia il via libera, i più audaci stanno lavorando a progetti creativi, ma sempre partendo da basi scientifiche. È il caso del fiorentino Daniele Bedini, architetto aerospaziale, che sta sviluppando il prototipo di un modulo gonfiabile – l’I-MOD - per camere da letto spaziali, con tanto di finestre oblò e letto matrimoniale, nelle quali i turisti potranno passare una notte in orbita, a