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LIBRI, ‘ZURIGO E’’: ALLA SCOPERTA DEI SEGRETI DELLA CITTA’ NASCOSTA

LIBRI, ‘ZURIGO E’’: ALLA SCOPERTA DEI SEGRETI DELLA CITTA’ NASCOSTA

Roma, 16 lug – “Zurigo è una concezione di vita, non solo una città”. Così Paolo Gianfelici ed Elvira D’Ippoliti descrivono la città svizzera nel libro “Zurigo è”, la prima guida italiana su Zurigo, pubblicato da Tid Press Ibn Editore nella collana Terre d’Europa. Molto più di una guida per turisti: un viaggio in una città al di là dei luoghi comuni e degli stereotipi legati a una località nota soprattutto per essere la capitale svizzera della finanza e delle banche e meno per la sua offerta gastronomica, urbanistica, culturale e per la sua calorosa accoglienza. L’offerta di informazioni relative a una città straniera è immensa; per capirlo è sufficiente fare una ricerca su Internet: per questo motivo “la carta stampata deve offrire qualcosa in più e di diverso rispetto agli altri media, deve dare qualcosa in più rispetto alla semplice informazione”, spiega Gianfelici. Ed è proprio con uno stile evocativo, che rompe gli schemi classici della guida turistica, che il libro racconta le emozioni che la città ha saputo suscitare negli autori che l’hanno visitata e scoperta con l’auspicio che possa essere vissuta con lo stesso spirito anche dei tanti stranieri che ogni anno visitano Zurigo. I turisti italiani sono aumentati del 25% negli ultimi tre anni e sono state registrate oltre 100 mila presenze provenienti dal Bel Paese nel 2008, come ha spiegato Isabella Ignacchiti, responsabile per l’Italia di Zurigo Turismo, durante la presentazione che si è svolta questa mattina a Roma alla presenza degli autori del libro, del rappresentante dell’Ambasciata Svizzera in Italia, il ministro Mauro Romano Reina, e di Angelo Luongo di Uil Scuola Estero. A presentare il libro Franco Narducci, il deputato eletto all’estero e vicepresidente della Commissione Esteri, che con la città di Zurigo ha un rapporto molto intenso e dove ha vissuto per 20 anni. “Gli autori hanno saputo interpretare una città complessa, un tessuto sociale composito, formato per oltre il 30% da una popolazione multietnica e con rappresentanti provenienti da oltre 180 nazioni”, ha detto Narducci. “Il libro – ha detto Luongo – ci conduce per mano a visitare questa città nascosta con uno stile accattivante”. “Zurigo è stata l’esempio per molte capitali europee”, ha aggiunto il deputato che ha parlato dell’efficienza, dell’offerta culturale, dell’architettura e delle infrastrutture della città, tutti elementi meno noti alla maggior parte dei turisti che visitano per la prima volta la città. “Zurigo – ha detto Mauro Romano Reina per sottolineare quanto esposto da Narducci – è una città con piccoli segreti che hanno bisogno di una spiegazione che può essere trovata in questo libro”. Zurigo è anche una città molto attiva e dinamica che “nel suo piccolo può essere paragonata a capitali europee come Londra, Roma e Parigi”, ha aggiunto Reina. “Una delle migliori città al mondo per la qualità della vita”, ha sottolineato Luongo. Il vicepresidente della Commissione Esteri Narducci ha poi parlato del profondo rapporto che lega l’Italia alla città elevetica, rapporto che risale “ai primi del ‘900, quando molti italiani erano stati chiamati in Svizzera per la costruzione delle grandi infrastrutture”. Molta quindi era forza lavoro, “ma non solo”, evidenzia Narducci: “Troviamo molti nomi italiani nel cuore pulsante della scienza e della ricerca in Svizzera e molti nomi di connazionali anche nel campo dell’arte e della cultura”. “La Svizzera sa – ha detto Narducci - che non avrebbe potuto arrivare dove è oggi se non avesse avuto la forza lavoro proveniente dall’Italia”; un’immigrazione che per molti anni ha dato vita tra la popolazione locale a fenomeni di intolleranza “che vanno ricordati per evitare di ripeterli anche oggi”, afferma il parlamentare.

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