NELLA NOTTE DEI TEMPI L’ORIGINE DEL CARNEVALE
L’origine del Carnevale e dei riti mascherati – raccontata da Giovanni Kezich in “Carnevale. La festa del mondo”, edito da Laterza - si perde nella notte dei tempi. Corrisponde al ciclico ritorno degli antenati, che all’avvio del nuovo anno si manifestano ai vivi come figure bizzarre e inquietanti per portare un augurio di prosperità e di fertilità. Da rito che era, nel regime religioso cristiano la mascherata si è trasformata in farsa, in un presunto tripudio di gola e libertà legittimato in opposizione alla successiva Quaresima. Carnevale diviene il protagonista della cultura popolare in Europa, per andare a conquistare le grandi città della sponda orientale dell’America Latina e della Louisiana, dove avrà inizio il suo inarrestabile incedere sulla scena globale in atto ancora oggi. Kezich, di formazione antropologo, dirige il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige. Ha pubblicato, tra l’altro, “I poeti contadini” (1986), “Some peasant poets” (2013), “Carnevale re d’Europa. Viaggio antropologico nelle mascherate d’inverno” (2015, Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”) e “Il peggior mestier. Otto anni in ottava rima” (2016).
LA VERSIONE DI FENOGLIO SECONDO CAROFIGLIO
Pietro Fenoglio, un vecchio carabiniere che ha visto di tutto, e Giulio, un ventenne intelligentissimo, sensibile, disorientato, diventano amici nella più inattesa delle situazioni. Sono loro i protagonisti dell’ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio “La versione di Fenoglio”, in arrivo in libreria per la casa editrice Einaudi. I loro incontri si dipanano fra confidenze personali e il racconto di una formidabile esperienza investigativa, che a poco a poco si trasforma in riflessione sul metodo della conoscenza, sui concetti sfuggenti di verità e menzogna, sull’idea stessa del potere. La versione di Fenoglio è un manuale sull’arte dell’indagine nascosto in un romanzo avvincente, popolato da personaggi di straordinaria autenticità: voci da una penombra in cui si mescolano buoni e cattivi, miserabili e giusti. Carofiglio ha scritto racconti, romanzi, saggi. I suoi libri, sempre in vetta alle classifiche dei best seller, sono tradotti in tutto il mondo. Ha creato il popolarissimo personaggio dell'avvocato Guido Guerrieri.
“AMORE NON AMORE” DI FRANCO MALCOALDI
Una divinità capricciosa controlla le nostre esistenze. Si chiama “Amore” ed è capace di farci perdere la testa per un’altra creatura. Ma quella stessa divinità, grazie alla sua natura, può prendere anche direzioni diverse. Spingendoci a stravedere per un animale, a dialogare con i morti, a esprimere piena gratitudine verso il regno del vivente. Quando invece prevale il lato d’ombra dell’Amore, quell’incontenibile slancio si converte all’improvviso in chiusura, noia, insofferenza. Franco Marcoaldi nella raccolta di poesie “Amore non amore” (La Nave di Teseo) riprende qui il filo di un suo fortunato canzoniere di vent’anni fa. E in cento poesie, per buona parte inedite, indaga questa passione universale affidandosi ai sentimenti più diversi. Perché Amore convive sempre con il suo contrario. Marcoaldi è nato a Guidonia nel 1955 e vive sulla laguna di Orbetello. Giornalista, collabora con “la Repubblica”. Ha pubblicato i libri di poesia: A mosca cieca (1992, premio Viareggio), Celibi allimbo (1995), L’isola celeste (2000), Animali in versi (2006), Il tempo ormai breve (2008), La trappola (2012). È inoltre autore di Voci rubate (1993), Benjaminowo: padre e figlio (2004), Viaggio al centro della provincia (2009), Sconcerto (2010), Baldo-I cani ci guardano (2011), La trappola (2012), Il mondo sia lodato (2015).
MARIA CALLAS RACCONTATA IN UN FUMETTO
La storia e il mito di Maria Callas: un’icona del nostro tempo, raccontata in un fumetto frutto di un accuratissimo lavoro di ricerca. Attraverso le immagini e le parole di Vanna Vinci, la Callas diventa un personaggio da tragedia greca (di cui questo libro rielabora lo schema, utilizzando addirittura il coro) e, allo stesso tempo, una superstar. Un’opera appassionante e commovente, da cui emerge una riflessione sulla forza dell’arte come riscatto personale e sul talento come benedizione e condanna. “Una leggenda, cos’è una leggenda? In fondo, io credo di essere stata un vero essere umano” afferma la soprano. “Io sono Maria Callas” è pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli. L’autrice, emersa nel mondo del fumetto all'inizio degli anni novanta, si è imposta come autrice di prima grandezza, seguita e apprezzata non soltanto dal pubblico italiano. Le sue opere sono infatti pubblicate in vari Paesi, tra cui Francia, Germania e Inghilterra. Dotata di uno stile personalissimo, adatto a ogni genere di narrazione, la Vinci è anche creatrice della striscia umoristica “La bambina filosofica” (con protagonista il suo alter ego) e illustratrice di libri per ragazzi. Vive tra Bologna e Milano.
VIVA LA MATEMATICA, 4 LEZIONI DI FRANÇOIS SAUVAGEOT
Che la matematica serva si sa. Che sia appassionante si sa un po’ meno, forse perché per la maggior parte di noi è rimasta confinata nei conti quotidiani o negli incubi di scuola. Eppure basta prenderla per il verso giusto, come fa François Sauvageot, perché diventi appassionante. Il matematico e divulgatore scientifico racconta la sua grande passione in “Viva la matematica. Quattro lezioni per capire il mondo”, pubblicato dalla casa editrice Corbaccio. Perché niente come la matematica coniuga il rigore con la fantasia, la praticità più minuta con l’astrazione più ardita. La matematica è un linguaggio che dà ordine al nostro mondo e che crea mondi nuovi, o meglio, scopre mondi nuovi con insospettabili applicazioni alla realtà più concreta, come nel caso dell’algebra dei numeri complessi e della sua applicazione nel calcolo dei materiali edili. O che diventa uno strumento di analisi sociale, contribuendo ai processi decisionali in economia e in politica. Con poche formule, tanti casi concreti e qualche biografia eccellente, Sauvageot (ri)avvicina i lettori a una materia affascinante.
UN PAESE LONTANO. CINQUE LEZIONI SULLA CULTURA AMERICANA
E' appena uscita per Einaudi un'agile raccolta di saggi – cinque – di Franco Moretti, saggista e critico letterario di fama internazionale. Si tratta Del libro "Un paese lontano. Cinque lezioni sulla cultura americana" (Einaudi, 2019, 168 pagine, 19 euro). Sarà per il titolo, sarà per il numero, ma il pensiero corre immediatamente a Italo Calvino e a quelle sue lezioni mai tenute nel lontano 1985, che nelle intenzioni dell'autore sarebbero dovute essere Six Memos for the next Millennium, ma la sesta rimase per sempre nella penna del grande scrittore italiano scomparso improvvisamente nel settembre di quell'anno. Per Calvino "chi è ciascuno di noi se non una combinatoria di esperienze, di informazioni, di letture, di immaginazioni? Ogni vita è un'enciclopedia, una biblioteca, un inventario di oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili". Sembra condividere questo pensiero Moretti, che nei suoi cinque saggi brevi e compatti ragiona di modernità, di chiavi concettuali e critiche per comprendere e spiegare le ragioni dell'egemonia culturale americana, ormai planetaria. Tanti i rimandi e gli accostamenti tra personalità, generi e forme d'arte. Alcuni sorprendenti, tutti ricchi di suggestione e stimolanti: Whitman e Baudelaire, Hemingway e Joyce, Miller e Brecht, Vermeer e Hopper, Rembrandt e Warhol, il western e il noir. Il paese lontano prende forma pagina dopo pagina attraverso analisi stilistiche conflitti, dissonanze, fino a scoprire le diverse realtà culturali e sociali, le metamorfosi delle forme artistiche all'interno del Vecchio e Nuovo mondo. Chi ama la letteratura non può che apprezzare questo libro, che sa andare oltre il piacere estetico della lettura, ma sprona allo studio come strumento di comprensione del mondo. (Ema)
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