ISTITUZIONI E ASSOCIAZIONI FANNO RETE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO
(NoveColonneATG) Roma – Valorizzare la storia dell’emigrazione italiana attraverso dibattiti, tavole rotonde, meeting e iniziative culturali. È l’obiettivo di Asmef (Associazione Mezzogiorno Futuro) che con le Giornate dell’emigrazione vuole riconoscere il ruolo delle comunità italiane sparse nel mondo. C’è un’altra Italia fuori dall’Italia e per sostenerla è necessario che “associazioni e istituzioni collaborino e dialoghino”, ha affermato a 9Colonne Salvo Iavarone, presidente dell’Asmef, a margine della presentazione dell’evento, il 19 marzo alla Camera. Attraverso le Giornate dell’emigrazione, arrivate quest’anno alla XIV edizione, Asmef vuole “vivacizzare il tema con diverse iniziative”, ha spiegato ancora Iavarone sottolineando l’importanza di “creare un collegamento tra il grande mondo dell’associazionismo e le istituzioni”. Prima tra tutte la Farnesina, che patrocina l’evento: “Come ministero degli Esteri vogliamo sviluppare strategie per far sì che le nostre comunità all'estero siano un valore aggiunto per il sistema Paese”, ha detto Giovanni Maria De Vita, del ministero degli Esteri. L’Italia quindi può guardare agli italiani nel mondo “come veicolo di promozione – ha proseguito De Vita -, una comunità che si rinnova sempre con nuove energie e che ha un potenziale enorme”. I numeri, infatti, parlano di oltre 5 milioni di italiani che vivono e lavorano all’estero e giornate come questa, “ponendo l’accento su questo fenomeno, forniscono un’occasione per riflettere, per dare uno spunto su come valorizzare la presenza di tanti nostri connazionali”, ha aggiunto De Vita. Presenti alla Camera anche alcuni parlamentari eletti all’estero, tra cui Laura Garavini e Massimo Ungaro, rispettivamente senatrice e deputato del Pd. “Non è la prima iniziativa ma il proseguimento di una lunga serie che valorizza le nostre eccellenze e le nostre comunità all'estero che ho spesso la possibilità di incontrare - ha detto Garavini – è un’altra esperienza preziosa per portare valore aggiunto e per proiettare il sistema Paese nel mondo”. Il dialogo tra istituzioni e società civile c’è, ha assicurato Ungaro a 9Colonne: “Ci scambiamo punti di vista perché vogliamo valorizzare quella che vediamo come una risorsa del Paese”. “Vanno aggiornate le narrative sull’emigrazione”, ha sottolineato il deputato del Pd parlando di “anime in movimento”, di “cervelli, cuori e braccia”: dalla prima alla nuova emigrazione, l’obiettivo è quello di “testimoniare che gli italiani all’estero si parlano e vogliono lavorare insieme”. Secondo Fabio Porta (Pd Brasile), ex parlamentare eletto all’estero, “l’emigrazione è un motore di sviluppo per il Paese”: un mondo “composito, fatto di tante facce e di organizzazioni come Asmef che ci dà la possibilità di confrontarci”. Fucsia Nissoli, deputata di Forza Italia eletta all’estero, ha mandato un messaggio di saluto alle Giornate dell’emigrazione: “Voglio testimoniare la mia adesione ed il mio sostegno all’iniziativa che vuole fare il punto su alcuni aspetti fondamentali per il nostro Paese per inserire la ricchezza dell’emigrazione italiana nelle politiche pubbliche per lo sviluppo del nostro Paese”.
SCHEDA / I PREMI PER LE ECCELLENZE ITALIANE NEL MONDO
(NoveColonneATG) Roma – Diversi i riconoscimenti consegnati, il 19 marzo alla Camera, durante la presentazione delle Giornate dell’Emigrazione, rassegna organizzata da Asmef (Associazione Mezzogiorno Futuro) e patrocinata dal ministero degli Affari esteri. In Particolare, sono stati consegnati due Premi Eccellenza Italiana a Simona Agnes, presidente della Fondazione Biagio Agnes, e a Gennaro Sangiuliano, direttore del TG2. Premiato, inoltre, Pietro Petraglia, direttore della rivista “Comunità italiana”, per i 25 anni di pubblicazioni in Brasile. Fabio Porta ha consegnato il riconoscimento alla corrispondente a Roma della rivista, e ha sottolineato che “chi fa informazione per gli Italiani nel mondo promuove lingua e cultura e sostiene la partecipazione democratica. Comunità Italiana è una rivista bella e piena di contenuti, nel mese di marzo festeggia 25 anni di pubblicazioni e meritava di essere premiata”.
TURISMO DI RITORNO, RICETTE ASMEF PER ATTRARRE EMIGRATI
(NoveColonneATG) Roma – Il cibo come cultura, tradizione, legame. Le radici come ricerca di identità. Sono alcune delle chiavi per puntare sul turismo di ritorno che strizza l’occhio a chi è emigrato (ieri come oggi). Di come “attrarre gli emigrati in terra madre” e di “quale marketing” mettere in campo dai territori si è parlato il 19 marzo alla Camera in occasione della presentazione della XIV edizione delle Giornate dell'Emigrazione, evento organizzato dall'Asmef e patrocinato dal ministero per gli Affari esteri. La rassegna è incentrata sull'emigrazione italiana nel mondo e si concentrerà su diversi temi tra cui il turismo di ritorno, le eccellenze imprenditoriali nel mondo, i prodotti enogastronomici come strumenti di promozione del Paese. “Non vogliamo parlare del fenomeno emigrazione così come siamo abituati ad immaginarlo: quello legato alle partenze con la valigia di cartone. Siamo qui per parlare di turismo di ritorno perché la ‘nostalgia’ può attirare turisti” e dare nuova linfa a quei territori troppo spesso dimenticati e spopolati, ha detto Salvo Iavarone, presidente Asmef, aprendo i lavori del convegno. “La forza del turismo di ritorno – ha poi precisato nel suo intervento Giovanni Bastianelli, direttore esecutivo dell'Enit – sta proprio nel fatto che è legato ad aree interne del Paese e non a grandi centri turistici. È importante portare il turismo in quelli che sono centri che vivono un grande spopolamento. È un modo per dare a questi centri una nuova vita e soprattutto dare lavoro ai giovani". Sono tante le iniziative e i progetti legati al nostro patrimonio culturale che possono rendere il nostro Paese più amato nel mondo. Di questo e non solo hanno discusso i diversi esperti che sono intervenuti all’appuntamento promosso da Asmef alla Camera. Anche la deputata di Forza Italia eletta all'estero, Fucsia Nissoli, in un messaggio in occasione delle “Giornate” ha ricordato quanto sia “importante favorire il turismo di ritorno anche per mantenere vivo il legame tra gli italiani all'estero e i luoghi di origine contribuendo a far conoscere l'Italia di oggi al mondo”. L'enogastronomia, poi, "è sicuramente – secondo Nissoli - uno dei nostri cavalli vincenti ed è espressione della nostra storia e cultura che trova nella Dieta Mediterranea, con il riconoscimento dell'Unesco, un punto di riferimento saldo in tutto il mondo, un file rouge che unisce gli italiani nel mondo e l'Italia al mondo”. “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”: a ricordare le parole di Cesare Pavese, tratte dal romanzo ‘La luna e i falò’ è stata Delfina Licata, curatrice del “Rapporto Italiani nel mondo” della Fondazione Migrantes che intervenendo all’appuntamento alla Camera ha ricordato come i tanti italiani fuori dall’Italia possano portare oggi “ricchezza nel territorio di partenza”. “Va pensato – ha detto Licata - un turismo delle radici per costruire la propria storia e la propria identità. Il viaggio ha così valore economico, identitario e patriottico" . Il museo dell’emigrazione meridionale, il progetto “Radici”, il progetto Magna Grecia: sono tante le iniziative sui territori che Asmef ha voluto illustrare alla Camera. “Bisogna cercare di rendere l’Italia attrattiva e bisogna anche studiare le strategie messe in atto da altre realtà proprio per attirare le persone nei luoghi d’origine” ha detto Licata che ha sottolineato come nel nostro Paese “ci sono alcune realtà positive che curano il turismo delle radici. Che è diverso dal turismo di ritorno perché il soggetto che viene coinvolto è visto non come un soggetto economico ma come una persona con cuore e sentimenti, che in Italia viene non solo per conoscere la patria dei propri avi ma per ritrovare una propria identità”.
INTERVISTA / IAVARONE (ASMEF): FAR DIALOGARE ASSOCIAZIONI E ISTITUZIONI
(NoveColonneATG) Roma – “Associazioni e istituzioni devono collaborare, dialogare e intersecarsi” per gli italiani all'estero. Così a 9Colonne Salvo Iavarone, presidente dell'Asmef (Associazione Mezzogiorno Futuro), a margine della presentazione della 14esima edizione delle Giornate dell'emigrazione, il 19 marzo alla Camera. Secondo Iavarone è importante “creare un collegamento tra il grande mondo dell'associazionismo e le istituzioni”. Esiste infatti “un mondo di espatriati in giro per il globo - sottolinea il presidente dell'Asmef - e noi intendiamo sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni su questo grande mondo per cercare di collegarlo alla madre patria”. Spesso c'è “troppa distanza” e gli italiani nel mondo “chiedono di essere riconosciuti come figli di serie A”. Con le Giornate dell'emigrazione, quindi, Asmef vuole “vivacizzare il tema con diverse iniziative” come il progetto Capitan Cooking, “una gara di cucina internazionale che si basa su ricette segnalate dagli italiani all'estero”, prosegue Iavarone. C'è poi il tema del turismo di ritorno, “un segmento importante che stiamo approfondendo”, conclude Iavarone ringraziando il ministero degli Esteri che “ci sostiene con efficacia da anni”. Le Giornate dell'emigrazione, infatti, sono organizzate dall'Asmef e patrocinate dalla Farnesina.
INTERVISTA / DE VITA (MAECI): VALORIZZARE LA PRESENZA DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO
(NoveColonneATG) Roma - Le Giornate dell’emigrazione sono un evento che “tende a portare all’attenzione dell’opinione pubblica il mondo dell’emigrazione italiana, che è fatto di varie componenti”. Lo ha detto a 9Colonne Giovanni Maria De Vita, del ministero degli Esteri, a margine delle Giornate dell’emigrazione, il 19 marzo alla Camera. L’evento è organizzato dall’Asmef ed è patrocinato dalla Farnesina. “Qui si dà un grande risalto al valore strategico dell’eccellenza italiana - prosegue De Vita – senza dimenticare che l’emigrazione italiana ha anche altre componenti, che vanno sostenute allo stesso modo”. Ci sono, ad esempio, “i gruppi relativi alla nuova mobilità che hanno bisogno di assistenza e non possono non essere guidati”, afferma De vita sottolineando che “gli italiani nel mondo sono una grande risorsa che abbiamo”. In questo senso le Giornate dell’emigrazione, “ponendo l’accento su questo fenomeno, forniscono un’occasione per riflettere, per dare uno spunto su come valorizzare la presenza di tanti nostri connazionali”, conclude De Vita.
DE VITA (MAECI): ITALIANI ALL’ESTERO VALORE AGGIUNTO PER IL SISTEMA PAESE
(NoveColonneATG) Roma - "Come ministero degli Esteri vogliamo sviluppare strategie per far sì che le nostre comunità all'estero siano un valore aggiunto per il sistema Paese". Lo ha detto Giovanni Maria De Vita, del ministero degli Esteri, intervenendo il 19 marzo alla Camera alla 14esima edizione delle Giornate dell'emigrazione. L'evento è organizzato dall'Asmef (Associazione Mezzogiorno Futuro) e patrocinato dalla Farnesina. De Vita ricorda che il fenomeno dell'emigrazione "cresce e di per sé è positivo. La presenza di italiani in vari settori di altri Paesi è un fattore che ci riempie di orgoglio". L'Italia quindi può guardare agli italiani nel mondo "come veicolo di promozione - prosegue De Vita -, una comunità che si rinnova sempre con nuove energie e che ha un potenziale enorme". I numeri parlano di oltre 5 milioni di italiani all'estero e tra loro ci sono anche persone "che non riescono a trovare un futuro soddisfacente - spiega De Vita -, persone che vanno guidate. Noi lavoriamo su questo". Come? Per esempio, attraverso la "digitalizzazione del procedimento di iscrizione all'Aire": in questo modo gli italiani "non sono costretti ad andare in consolato", afferma ancora De Vita puntando l'attenzione su alcune situazioni a cui il ministero degli Esteri "guarda con attenzione" come il Venezuela e la Brexit. "Nonostante il panorama delle risorse non sia favorevole - continua De Vita - sono sforzi che cerchiamo di fare per la nostra comunità". De Vita ricorda poi gli otto italiani che hanno perso la vita nell'incidente aereo del 10 marzo in Etiopia, "mentre portavano la loro eccellenza in un contesto internazionale". Le Giornate dell'emigrazione "è un'iniziativa che ha una ricaduta e un seguito. Ha un valore positivo perché è sempre bene che il mondo dell'emigrazione sia conosciuto in Italia", conclude De Vita.
INTERVISTA / LICATA (MIGRANTES): RIENTRO EMIGRATI? SOLO SE L’ITALIA E’ ATTRATTIVA
(NoveColonneATG) Roma - Del cosiddetto turismo “di ritorno” ovvero quello generato dagli italiani residenti all’estero si è parlato martedì 19 febbraio alla Camera in occasione della presentazione della XIV edizione delle Giornate dell'emigrazione, evento organizzato dall'Asmef e patrocinata dal ministero per gli Affari esteri. La rassegna è incentrata sull'emigrazione italiana nel mondo e si concentra su diversi temi tra cui appunto il turismo di ritorno, le eccellenze imprenditoriali nel mondo, i prodotti enogastronomici come strumenti di promozione del Paese. “Prima di parlare di turismo di ritorno bisogna capire qual è la tipologia dei rientri” spiega a 9colonne Delfina Licata, curatrice del “Rapporto Italiani nel mondo” della Fondazione Migrantes tra i protagonisti dell’appuntamento alla Camera. “La ricerca del dato è molto difficile in questo momento – continua Licata che aggiunge: - e poi bisognerebbe trovare nuove strade, nuove metodologie proprio per cercare di capire che tipi di rientri ci sono considerando la complessità del fenomeno” migratorio oggi. Alla domanda “è possibile un ritorno degli emigrati?” Licata risponde: “Sarà possibile nel momento in cui si compie il vero processo emigratorio che è dato di partenze e di rientri. In questo momento il problema dell’Italia è che si parte ma troppo spesso non si può scegliere di ritornare”. E per far tornare in patria gli italiani che sono oggi oltreconfine è necessario un cambiamento: “Perché l’Italia oggi – precisa Licata - non appare una meta attrattiva”. “Bisogna cercare di rendere l’Italia attrattiva e bisogna anche studiare quelle strategie messe in atto da altre realtà proprio per attirare le persone che hanno fatto esperienze all’estero a ritornare nei luoghi d’origine – dice Licata - ci sono piccole realtà positive nel nostro Paese che curano il turismo delle radici. Che è diverso dal turismo di ritorno perché - spiega la sociologa e ricercatrice sociale - il soggetto che viene coinvolto è visto non come un soggetto economico ma come una persona con cuore e sentimenti, che in Italia viene non solo per conoscere la Patria dei propri avi ma per ritrovare una propria identità”.
LICATA (MIGRANTES): TURISMO DELLE RADICI PER SCOPRIRE L’IDENTITA’
(NoveColonneATG) Roma - "Sentiamo dire che l'emigrazione sta aumentando sempre di più a livello numerico. Dovremmo chiederci se è un male o un bene la mobilità italiana. L'importante è che la mobilità sia una scelta. Che l’emigrazione sia un fenomeno circolare”. Lo ha detto Delfina Licata, curatrice del “Rapporto Italiani nel mondo” della Fondazione Migrantes intervenendo il 19 marzo alla Camera alla XIV edizione delle Giornate dell'Emigrazione, evento organizzato dall'Asmef e patrocinato dal ministero per gli Affari esteri. La rassegna è incentrata sull'emigrazione italiana nel mondo e si è concentrata su diversi temi tra cui il turismo di ritorno: “Va pensato un turismo delle radici per costruire la propria storia e la propria identità. Il viaggio ha così valore economico, identitario e patriottico” ha sottolineato Licata.
RAI WORD: L’ATTENZIONE PER GLI ITALIANI NEL MONDO E’ DI SERIE A
(NoveColonneATG) Roma -"La mia azienda è la Rai. La Rai è un'eccellenza italiana nel mondo. Vendiamo informazioni e serie tv in tutto il mondo". Così Marco Giudici, direttore di Rai World, intervenendo il 19 marzo alla Camera alla presentazione delle Giornate dell'Emigrazione Asmef. "Mi occupo di Rai Italia che è potenzialmente visto da 18 milioni di case. Ogni casa conta 3,5 spettatori. Il numero di italiani raggiunti è quindi enorme. Raccontiamo le eccellenze italiane? Sì. Anche se il servizio è stato ridimensionato per quantità non è stato ridimensionato per qualità. Per l'80 per cento il canale Rai Italia è fatto di best off del canale Rai. Il best off a differenza di quanto accadeva in passato è il più contemporaneo possibile. Agli Italiani lontani diamo la stessa TV che è seguita qui. Basta pensare alla contemporaneità con cui abbiamo mandato in onda serie 'Come il nome della rosa' e 'I medici'. Inoltre, per rendere il best off caldo e caloroso - ha aggiunto Giudici - abbiamo un programma di 90 minuti che ogni giorno propone un racconto dell'eccellenza italiana nel mondo. L'attenzione quindi per gli italiani nel mondo è di serie A".
“FONDAZIONE GAGLIARDI”: IL SALERNITAMO RICORDA L’EMIGRANTE BENEFATTORE
(NoveColonneATG) Roma - “Filippo Gagliardi è sicuramente il protagonista per eccellenza del Novecento montesanese e del Vallo di Diano. Se non oltre: dell’intero meridione d’Italia”. Lo ha detto Giuseppe Rinaldi, sindaco del Comune di Montesano sulla Marcellana (Salerno) che è intervenuto martedì 19 marzo alla Camera alle “Giornate dell’emigrazione”, rassegna sull’emigrazione italiana nel mondo, patrocinata dal Ministero per gli Affari Esteri e organizzata dall’Asmef, l’Associazione mezzogiorno futuro. Rinaldi ha presentato la "Fondazione Filippo Gagliardi”: Gagliardi era un imprenditore che emigrò in Venezuela in cerca di fortuna. Nel mondo si è distinto per essere stato un grande benefattore. “Gagliardi - ha spiegato Rinaldi a 9colonne - è il primo uomo globalizzato: partendo poverissimo da Montesano si è recato in Venezuela. Ha avuto fortuna e ha voluto condividere le ricchezze nel proprio Paese. Lo ha fatto distribuendo le somme che aveva guadagnato” dando così la possibilità di realizzare numerose “infrastrutture nel nostro Comune e nei Comuni a noi vicini” negli anni Cinquanta nel meridione d’Italia. “E’ stato un benefattore – ha sottolineato Rinaldi - circa 90 Comuni hanno beneficiato dell’opera di Filippo Gagliardi. Gagliardi ha assistito poveri e malati, ha donato case ai più bisognosi. E ha avuto grande attenzione anche per i giovani visto che ha promosso corsi serali per gli analfabeti e elargito borse di studio per i giovani che volevano studiare. Queste e tante altre iniziative – ha concluso Rinaldi - ci hanno portato a 50 dalla morte di Gagliardi alla necessità di valorizzare nel nostro territorio la sua figura a 360 gradi”.
SCHEDA / CHI E’ FILIPPO GAGLIARDI, IL MAGNATE ITALO- VENEZUELANO
(NoveColonneATG) Roma - Imprenditore, magnate, benefattore. Un personaggio complesso e contraddittorio, amato e criticato, pronto a donare ingenti somme di denaro al suo Paese natale – Montesano Sulla Marcellana, in provincia di Salerno - e a realizzare grandi opere per quel Paese, il Venezuela, che lo ospitò e dove trovò fortuna e benessere. Dove divenne ricco. Anzi ricchissimo. Chi dice Filippo Gagliardi dice un emigrante speciale, uno dei personaggi più famosi dell’Italia degli anni ‘50 e ’60. Passato alla storia come il magnate italo- venezuelano chiamato Don Felipe, giunse a Caracas nel 1927 e in pochi anni riuscì divenne uno degli uomini più facoltosi del Sud America. Emigrato da ragazzo in Venezuela, Filippo Gagliardi fece fortuna e volle destinare buona parte delle sue ricchezze alle comunità della sua terra d’origine. Con le sue donazioni vennero realizzate, a Montesano sulla Marcellana e in altri paesi, opere pubbliche essenziali per migliorare le condizioni di vita di migliaia di persone durante il secondo dopoguerra. La sua generosità fu rivolta anche a nuclei familiari indigenti che ottennero sostegni di ogni sorta per una casa, un lavoro, cure mediche, istruzione. A 50 anni dalla scomparsa di Filippo Gagliardi (1912-1968) il comune di Montesano sulla Marcellana ha deciso di rendere omaggio al suo illustre concittadino dando vita a una Fondazione. Secondo la ricerca fatta dal Comune di Montesano sula Marcellana, Gagliardi ha aiutato con donazioni e beneficenze oltre 86 amministrazioni comunali in tutta Italia. Tra queste ben 68 sono state contattate dal sindaco Giuseppe Rinaldi, per partecipare al memorial Filippo Gagliardi che si è tenuto a luglio.
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