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CONSOLATI, MANTICA: DA GIUGNO AL VIA TAGLI, SI PUNTA SU SIFC

CONSOLATI, MANTICA: DA GIUGNO AL VIA TAGLI, SI PUNTA SU SIFC

Roma, 23 feb – A partire dal giugno del 2010 comincerà la procedura di razionalizzazione della rete consolare italiana. E’ quanto ha annunciato oggi il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica nel corso di una audizione davanti alle commissioni esteri riunite di Camera e Senato. Il governo ha deciso che a chiudere, nel primo semestre del 2010, saranno i consolati di Mulhouse in Francia, quello di Coira in Svizzera, quello di Genk in Belgio, quelle di Saarbrucken e Norimberga in Germania, e l’obiettivo sarà di implementare la diffusione del Sistema Integrato delle Funzioni Consolari( Sifc) meglio conosciuto come ‘consolato digitale’. “La razionalizzazione della rete consolare – ha spiegato Mantica – va avanti ed è in atto un lavoro molto intenso” che non riguarda solo l’Italia ma “un elenco di paesi, soprattutto europei che stanno procedendo alla razionalizzazione della rete consolare, alcuni prevedono addirittura la chiusura di ambasciate in Europa, mentre, ribadisco – ha spiegato Mantica -, che l’Italia manterrà le sedi in tutti i paesi aderenti all’Unione europea”. Il sottosegretario ha poi precisato che anche nel caso della chiusura di Consolati come quello di Mulhouse, “resterà una presenza diretta sul territorio o uno sportello consolare, oppure l’assistenza sarà fornita da Basilea”, ha spiegato. Nel caso della chiusura della sede consolare in Australia, Mantica ha assicurato, così come per l’Argentina, che il governo sta pesando a soluzioni alternative come l’ipotesi di un “funzionario con una postazione mobile” e meno costosa.  La replica del sottosegretario Mantica “aumenta le preoccupazioni di quanti, come il sottoscritto, ritenevano i percorsi di razionalizzazione della rete consolare nel mondo, di riforma del Ministero degli Affari esteri e di aggiornamento delle procedure concernenti il funzionamento della rete consolare, non solo convergenti ma presupposto di base per definire la rete diplomatico-consolare del futuro”, è stato il commento del deputato del Pd eletto all’estero, Marco Fedi. “Credo sia importante avere un confronto parlamentare anche su questi temi. Sarebbe un errore pensare alla razionalizzazione della rete consolare come un’operazione di pura contabilità operativa”, ricorda Fedi. “Il percorso avviato in Parlamento, con una risoluzione che invitava a una riflessione sulle prospettate chiusure di consolati - continua Fedi –, apriva la strada a questo confronto. Governo e maggioranza, confermando l’impianto originale, non presentando elementi di chiarezza sulla riforma degli Esteri e sul nuovo dpr che regolerà la vita della rete diplomatico-consolare e soprattutto non evidenziando gli investimenti per l’efficienza e la modernizzazione, sembrano più interessati a chiudere definitivamente lo spazio di confronto limitandosi alla semplice comunicazione. Prendiamo atto della sostanziale conferma delle chiusure e declassamenti, con la forte preoccupazione che ciò che è stato risparmiato oggi sarà oggetto di attenzione nel prossimo futuro e con la consapevolezza che siamo ancora lontani dal mettere in campo un vero tentativo di ripensare la nostra rete nel mondo”.

 

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