Lettera del Segretario Generale del CGIE Michele Schiavone al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio: “Il rinnovo dei Comites e del CGIE alla scadenza naturale segnerà il rilancio della rappresentanza istituzionale italiana all’estero”.
Gentile Ministro, signor Presidente Di Maio,
La ringrazio per la gradita attenzione a favore delle Comunità italiane all’estero dimostrata in occasione della composizione della manovra di bilancio, approvata nei giorni scorsi nel Senato della Repubblica, nella quale sono contenuti miglioramenti finanziari per le politiche e le future attività da realizzare l’anno prossimo e nei due anni successivi.
Un ruolo determinante nella realizzazione di questi impegni all’estero è svolto da enti, organizzazioni specifiche e dagli organismi di rappresentanza previsti dal nostro ordinamento: Comites e CGIE, che oltre alle loro prerogative sostengono direttamente l’azione della rete diplomatico-consolare.
Desidero richiamare alla Sua attenzione che questi ultimi organismi sono in scadenza l’anno prossimo e, perciò, dovrebbero essere rinnovati. In preparazione di questo appuntamento il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, su richiesta del Governo e dopo aver consultato tutte le categorie operanti all’estero ed anche i Comites, nel novembre del 2017, ha presentato due articolati di legge di riforma degli stessi organismi ed una raccomandazione per adeguare le loro funzioni alla nuova realtà migratoria italiana.
Lo stesso lavoro è stato svolto da alcuni parlamentari, in particolare quelli eletti nella circoscrizione estero, che hanno presentato ulteriori provvedimenti i quali sono in attesa di essere incardinati nelle commissioni parlamentari competenti.
In questa legislatura, su richiesta del precedente Governo e in collaborazione con il Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Senatore Ricardo Merlo, il CGIE ha presentato al nostro Presidente pro tempore, Enzo Moavero Milanesi, una ulteriore proposta di revisione delle procedure elettorali per la messa in sicurezza del voto nella circoscrizione estero. Le proposte avanzate sarebbero, in parte, applicabili anche per le elezioni dei Comites.
Questi documenti il CGIE li ha discussi anche con i Presidenti delle Commissioni Affari esteri del Parlamento: l’Onorevole Marta Grande e il Senatore Vito Rosario Petrocelli, ma non hanno ancora prodotto nessun esito legislativo.
Il passaggio elettorale per il rinnovo dei Comites e del CGIE, oltre agli aspetti tecnici che dovrebbero caratterizzare la riforma, ai miglioramenti procedurali e alla copertura finanziaria, dovrebbe rappresentare in questa fase storica dell’emigrazione italiana un momento di rilancio della rappresentanza istituzionale italiana all’estero e, a nostro modo di vedere fondato sull’esperienza maturata negli anni, interessare tutti i nostri cittadini per renderli protagonisti attivi di scelte consapevoli e favorire un essenziale rinnovamento della rappresentanza.
Questa necessità, che nel contempo è un auspicio, può essere perseguita mettendo in moto una vera e ponderata campagna informativa, diversa da quelle prodotte nelle consultazioni elettorali precedenti, tale da sostanziare un’alta partecipazione degli aventi diritto per qualificare il ruolo di questi organismi e perseguire una reale educazione civica dei nostri connazionali all’estero.
Signor Presidente, purtroppo ad oggi, sulla tenuta delle elezioni per il rinnovo dei Comites e del CGIE alla scadenza naturale si rincorrono voci contrastanti, che nell’attesa generano diffuso disorientamento.
Per questo motivo, Signor Presidente, mi farebbe piacere incontrarLa e rappresentarLe le ragioni del CGIE in merito a questo delicato appuntamento elettorale e nell’attesa di un Suo cortese riscontro voglia gradire l’espressione dei miei più vivi sentimenti di stima per il lavoro che svolge per l’Italia e per le Comunità degli italiani all’estero.
Cordiali saluti
Il Segretario Generale CGIE
Michele Schiavone
(18 dicembre 2019)