Per i pericolosi incendi in Australia preoccupazione per i 150’000 cittadini italiani che vi risiedono. Il Cgie sollecita il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ad assumere iniziative idonee per garantire sia protezione ed assistenza alle nostre comunità e ai cittadini australiani, sia il flusso delle notizie in Australia e in Italia.
Mentre il continente australiano brucia e le fiamme si diffondono e avviluppano aree abitate del Sud di quel continente, c'è chi a Roma è rinchiuso inerte negli uffici con l'aria condizionata, e non si cura delle nostre Comunità residenti in quello sterminato Continente.
Molti altri paesi europei hanno trasmesso messaggi di solidarietà al governo e ai cittadini australiani, promettendo anche aiuti di primo intervento, mentre il nostro, da informazioni locali, non si è ancora fatto sentire.
In Australia risiedono oltre 150’000 cittadini italiani di passaporto ai quali si aggiunge un contingente di altri 20'000 con permessi di studio o di soggiorno a termine. Si tratta di una comunità numericamente significativa, che va tutelata e seguita, in particolare dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Intanto fino al 5 gennaio nelle pagine ufficiali di ambasciata e consolati italiani mancavano informazioni utili per segnalare modalità o iniziative da intraprendere per i primi interventi di soccorso. Sono parecchie e immense le aree coinvolte dagli incendi, la gente è costretta a trasferirsi in zone sicure e nonostante l’efficienza e l’ottima organizzazione del governo locale resta alta l’allerta anche per gli effetti causati dagli incendi.
Saranno, quelli che viviamo, anche giorni di festa, ma l'emergenza e la solidarietà non aspetta. In questi casi, quando il nostro paese si è trovato in difficoltà, il governo australiano si è sempre dimostrato generoso e reattivo alle necessità di primo intervento. Nei corsi e ricorsi della storia la solidarietà resta un valore distintivo per chi riceve e per chi dona aiuto.
Intanto, con grande apprezzamento, ci giungono notizie che i Comites, diverse associazioni italiane e la rappresentanza del CGIE in Australia hanno incominciato a coordinarsi ed è partita una raccolta di fondi a favore delle famiglie delle vittime, ai pompieri e alla croce rossa locale.
Proprio perché il continente australiano è lontano sono parecchie le famiglie italiane che cercano notizie dei propri congiunti e, perciò, il Consiglio Generale degli Italiani all’estero sollecita il Ministero degli affari esteri e della cooperazione ad assumere iniziative idonee per garantire sia protezione ed assistenza alle nostre comunità e ai cittadini australiani, sia il flusso delle notizie in Australia e in Italia.