Per le vetture con motore elettrico, dallo slogan zero emissioni si è passati a “emissioni zero”. Una mutanda assorbente consente ad una signora affetta da incontinenza urinaria di esclamare in minigonna “sono me stessa!”. Ci sembra assimilabile, da parte del leader delle Sardine Mattia Santori, la propria apparizione ad un programma di intrattenimento televisivo definita come “una scelta forte”. Certamente, il programma segue un gruppo di giovani in cerca di successo nello show business, per mesi e mesi per giunta, rappresentando dilemmi, sacrificio, lealtà ed altro di cui l’animo umano, le prove autentiche, le ha forse fornite in ambiti da quello alquanto lontani.
Il programma poi viene trasmesso da una rete televisiva il cui editore è da molti ritenuto il principale responsabile dello scadimento contro cui le sardine si ritengono una reazione in sede politica e civica. Ma insomma, in tale sede appunto, scomodare l’aggettivo ‘forte’ e a fortiori il sostantivo ‘scelta’ ci lascia poi a corto di vocaboli per i libri di storia. Resta comunque ‘una…’ che ogni lettore potrà determinare con la parola che meglio ritiene adeguata.
Fa anche sorridere, meno onestamente, è vero, e ce lo si perdoni, il riconoscimento da Santori rivolto alla conduttrice del programma televisivo “ci ha lasciato piena libertà”. Aggiungiamo quindi per la conduttrice una strofa su Bella Ciao! Nella stessa linea infine la richiesta rivolta da Santori ai suoi sostenitori “aspettate di vedere la trasmissione”: nel linguaggio della politica da loro rivendicata lo si direbbe dei fatti, di aspettare a vederli. Si obietterà: almeno è se stesso! Nessuno ne dubita. A tutt’oggi però resta da dimostrare quanto diversamente dalla tardona in minigonna.
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