Roma festeggia Renato Zero. Renato Zero festeggia Roma. “L’ho fatta grossa” aveva detto qualche giorno fa. E così è stato. Villa Borghese, ieri notte si è accesa di musica: “La favola”, “Amico”, “Triangolo”, “Spiagge”, “I migliori anni della nostra vita”. Una carrellata di successi, emozioni, tre ore indimenticabili per quei sorcini che hanno voluto dare al loro beniamino un augurio speciale. Perché sì, per Renato Fiacchini si è trattato di un anniversario speciale: i suoi 60 anni. È partito, infatti, ieri sera a Roma “Sei Zero”: la otto giorni di canzoni e ricordi che Renato Zero ha voluto per festeggiare il suo sessantesimo compleanno, che cade oggi. In un grande teatro all’aperto, a Piazza di Siena, dove sono attesi ogni sera 12 mila spettatori, il cantautore ha ospitato numerosi artisti a lui cari: a partire da Ron con cui ha cantato “Gli ex”, passando per Mario Biondi per il duetto “Non smetterei più”, senza dimenticare la partecipazione di Carla Fracci (“uno degli esempi più belli della nostra Roma”) e la scuola di Ballo dell’Opera di Roma. Sul palco anche Monica Guerritore che ha cantato con Zero “Letti”. Non sono mancati neppure il soprano Cecilia Gasdi e il sassofonista Stefano Di Battista. Il concerto ha preso invece il via con un inedito, “Roma”: Zero ha cantato da dietro le quinte mentre sul maxi schermo venivano proiettate immagini in bianco e nero, immagini di artisti icone di romanità: da Alberto Sordi a Aldo Fabrizi, passando per Christian De Sica e Carlo Verdone senza dimenticare Anna Magnani in “Roma città aperta”. Il re dei sorcini ha poi ringraziato gli amici di borgata “quei guerrieri che sempre hanno difeso la mia persona”, così come i suoi fan: “Senza di voi non ce l’avrei mai fatta”. Al suo popolo è andato un grazie per la “genuinità” e soprattutto per la romanità: “Grazie anche per la vostra romanità che a volte viene criticata. Che peccato perdere certe occasioni per dire: Viva l’Italia!”. La serata finisce con l’immancabile “non dimenticatemi” mentre un gruppo di ragazzi mette da parte uno striscione che racchiude un po’tutta la filosofia del pubblico di villa Borghese: “Sei l’unico Zero che vale più di qualsiasi altra cosa”. (Gil - 30 set)
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