Budapest - Grazie allo schermo da radiazioni cosmiche dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, 1400 m di roccia che proteggono la misura da interferenze esterne, l’esperimento LUNA (Laboratory for Underground Nuclear Astrophysics), usando un acceleratore di particelle, è in grado di riprodurre con alta sensibilità le reazioni che sono avvenute durante la Nucleosintesi Primordiale (BBN) e che avvengono tutt’ora nelle stelle. L’esperimento è stato effettuato sotto 1400 metri di montagna. LUNA è una collaborazione scientifica internazionale composta da circa 50 ricercatori italiani, tedeschi, britannici ed ungheresi. In particolare, collaborano all’esperimento: i Laboratori Nazionali INFN del Gran Sasso, le Sezioni INFN e le Università di Bari Aldo Moro, Genova, Milano Statale, Napoli Federico II, Padova, Roma Sapienza, Torino e l’Osservatorio di Teramo dell’INAF Istituto Nazionale di Astrofisica per l’Italia; l’Helmholtz-Zentrum Dresden-Rossendorf per la Germania, la School of Physics and Astronomy dell’Università di Edimburgo per il Regno Unito, il MTA-ATOMKI di Debrecen e il Konkoli Observatory di Budapest per l’Ungheria.(9colonne)
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