Londra - Esiste un effetto stagionale estremamente significativo nella diffusione e gravità del Covid-19 in Italia. A dimostrarlo è un lavoro che si basa su una analisi quantitativa dei dati, firmato tra gli altri da Antonio Coviello e dall’associato Renato Somma dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iriss). “Dopo i drammatici picchi di contagio e decessi dei mesi iniziali dell’epidemia, a partire da maggio il decorso della malattia è stato estremamente più mite”, osserva Coviello. L’articolo, dal titolo “The evolution of COVID-19 in Italy after the spring of 2020: an unpredicted summer respite followed by a second wave”, è pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, in collaborazione con Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Facoltà di Medicina dell’Università di Napoli Federico II, Dipartimento Ambiente della Regione Puglia e New York University, ed è firmato anche da Giuseppe De Natale, Vito Marchitelli, Lorenzo De Natale, Claudia Troise, Karen Holmberg. (9colonne)
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