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Giorgia Lupi, l’artigiana dei dati

Ritratti
Una galleria giornalistica di ritratti femminili legati all'Unità d'Italia. Donne protagoniste nell'economia, nelle scienze, nella cultura, nello spettacolo, nelle istituzioni e nell'attualità. Ogni settimana due figure femminili rappresentative della storia politica e culturale italiana passata e presente.

Giorgia Lupi, l’artigiana dei dati

Perché utilizzare le parole quando i dati possono aiutarci a raccontare una storia? Ce lo insegna Giorgia Lupi. Ritenuta da D-La Repubblica tra le “100 donne che cambiano il mondo”, è diventata la guru della data visualization rivoluzionando il modo di comunicare: numeri e informazioni diventano piccoli capolavori artistici tra le sue mani. Nata a Finale Emilia (Modena) nel 1982, l’information designer fonda, pochi anni dopo la laurea in architettura, la sua prima società di design improntata sui dati, “Accurat”, la quale riesce ad attrarre diverse multinazionali. Dopo aver conseguito un dottorato in Design, nel 2014 decide di trasferirsi a New York: l’ambiente energico della città e l’incontro inaspettato con la designer di Londra Stefanie Posavec cambiano radicalmente la sua vita e il mondo dell’information design.

DEAR DATA. Inizia tutto con uno scambio di lettere. Le due colleghe decidono di provare a conoscersi meglio comunicando esclusivamente con rappresentazioni visive di dati disegnate su lettere tradizionali. Nasce così “Dear Data” Project (2014): ogni settimana hanno raccolto dati su un particolare aspetto della loro vita quotidiana, raffigurandoli poi con illustrazioni create a mano libera che vanno oltre gli sterili grafici tradizionali. L’idea di fondo, quindi, è quella di ridare umanità ai dati, che in quanto espressione di storie, persone, idee non meritano di essere raffigurati in modo impersonale e sintetico, bensì hanno bisogno di essere raccontati tramite narrazioni visive in grado di suscitare emozioni. Da qui l’idea del “Data Humanism”, una filosofia che punta a rendere i dati più rappresentativi della natura umana, tramite la creazione di visualizzazioni che includano empatia, imperfezioni e qualità umane.

SOCIETÀ DI DESIGN. Nonostante la sua giovane età non sono mancati svariati riconoscimenti, tra cui due Information is Beautiful Awards, la possibilità di presentare una TED Talk, e l’esposizione permanente delle sue opere al Museum of Modern Art. Giorgia Lupi ottiene così fama internazionale e ciò le consente nel 2019 di diventare partner di Pentagram, una società inglese di design tra le più importanti al mondo, con la quale sviluppa un progetto chiamato “Plastic Air”, un programma informatico interattivo che consente di visualizzare le particelle di plastica perennemente presenti nell’atmosfera per riflettere sull’impatto che esse hanno sulla salute delle persone e sull’ambiente.

DIVENTARE PIÙ UMANI. La Lupi continua ancora oggi nella sua missione di dare un’anima ai dati, tanto che nel 2020 ha lanciato un nuovo progetto, “My 2020 In Data (so far)”, un diario personale che racconta il suo anno di pandemia tramite visualizzazioni di dati disegnate a mano libera. Giorgia Lupi, artista, donna, visionaria tutta italiana, ha donato la vita all’inanimato e ha gettato le fondamenta per disegnare una società che utilizza i dati “non per diventare più efficienti, ma per diventare più umani”.

Il ritratto è stato redatto per un project work del corso di Comunicazione d’Impresa – Laboratorio di Strategie Pubblicitarie dell’Università La Sapienza di Roma dal gruppo “New Era Communication” (Virginia, Boria, Francesca Contino, Aurora Crinò, Alice Giaccherini, Noemi Gliottone, Lucrezia Panunzi, Letizia Passarelli, Dario Rizzo, Marco Romani, Lucrezia Trinchera).

(© 9Colonne - citare la fonte)