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RENZI, E’ POLEMICA
SUL “LAVORO RUSSO”

RENZI, E’ POLEMICA <BR> SUL “LAVORO RUSSO”

Dopo le consulenze in Arabia Saudita, un’altra vicenda internazionale (non politica) riporta l’ex premier Matteo Renzi al centro dell’interesse. “Spunta un nuovo lavoro per Matteo Renzi: stavolta in Russia – scrive il Corriere della Sera - L’ex premier, da agosto, è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Delimobil, la più grande società di car sharing in Russia. Un colosso, che ha sede in Lussemburgo, costola dell’impero costruito dall’imprenditore napoletano Vincenzo Trani, a Mosca da quasi vent’anni, che tra i numerosi incarichi in board finanziari è anche presidente della Camera di commercio Italo-Russa e console onorario della Bielorussia in Campania. Trani, inoltre, è stato il primo italiano a vaccinarsi con il siero russo Sputnik e poi ha fatto da mediatore per farlo produrre da un’azienda farmaceutica in Brianza”. Nulla di segreto, comunque, visto che il leader di Italia Viva si dice “molto felice di collaborare all’attività della società Delimobil il cui socio di riferimento, Vincenzo Trani, è un imprenditore napoletano da me stimato”. Ma le polemiche non mancano: ”Se vuole continuare a fare il business man sarebbe bene che lasciasse la politica. Sono due mestieri diversi. Che un senatore della Repubblica faccia i suoi interessi privati io penso che sia un grande elemento di degenerazione politica”: queste le parole di Giuseppe Provenzano, vicesegretario del Partito democratico, ad Agorà Rai Tre.

Numerosi attacchi arrivano anche dalle fila dei Cinque Stelle: “Non passa giorno che Matteo Renzi non sferri un attacco al Reddito di cittadinanza, ossia un provvedimento di protezione sociale che ha permesso, soprattutto in una fase difficile a causa della pandemia, a più di 3milioni di persone di mettere insieme il pranzo con la cena. Nel frattempo scopriamo dai media che le sue consulenze in giro per il mondo si moltiplicano in maniera sfacciata: dai board sauditi di bin Salman ai cda delle multinazionali russe. Renzi butti giù la maschera e, ormai, palesi quel che è: un lobbista che fa la guerra alla povertà mentre incassa ricchi stipendi per le sue prestazioni con multinazionali o regimi poco attenti alla tutela dei diritti umani. Ciò non è più tollerabile” afferma in una nota Riccardo Ricciardi, vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera. "La carriera internazionale di Matteo Renzi sembra arricchirsi (e arricchirlo) sempre di più. Oggi apprendiamo che il senatore di Rignano è membro del CdA della società russa Delimobil, attiva nel settore del car sharing e prossima a quotarsi in borsa a Wall Street. Ancora non è dato sapere il compenso che Renzi percepisce da questo ulteriore incarico, ma è evidente che per il leader di Italia Viva l'attività politica appare del tutto ancillare e subordinata a quella del business internazionale. La vera domanda è: siamo certi che il senatore Renzi svolga la sua attività politica nel Parlamento italiano in piena libertà e libero da vincoli e conflitti di interessi, visti i numerosi impegni in Arabia Saudita e in Russia?": così invece la sottosegretaria all'istruzione Barbara Floridia, senatrice M5S. (11 OTT - Roc) ///

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