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direttore Paolo Pagliaro

Nino D'Angelo
anche in libreria

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Nino D'Angelo <br> anche in libreria

NINO D’ANGELO, IL POETA CHE NON SA PARLARE

Un album d’inediti, un tour live e un nuovo libro ricco di racconti e di poesie: un unico grande progetto artistico unito dallo stesso titolo “Il Poeta che non sa parlare”. Questo è il ritorno di Nino D’Angelo tra l’attualità, il sociale e l’amore. Nove canzoni inedite e una cover di un suo brano del 2012 reinterpretata con 8 cantanti napoletani per un album di ‘world-pop’ (prodotto dalla Di.Elle.O e distribuito da Believe). E un nuovo libro di aneddoti di vita (Baldini+Castoldi) accompagnati da versi di canzoni del cantautore che legano alcune sue esperienze personali. Dal punto di vista musicale, tra gli ospiti del disco uscito sia in formato fisico che digitale, Toni Servillo (che apre il disco con un’introduzione parlata in ‘Pane e canzone’), James Senese (in ‘Vivere è murì’), Rocco Hunt (in ‘Chillo è comm’ ‘a te’) e 8 cantanti napoletani in ‘Ammore è dà’ (Mavi Gagliardi, Livio Cori, Fabiana Martone, Rosario Miraggio, Emiliana Cantone, Andrea Sannino, Milly Ascolese e Gianluca Capozzi). Gli arrangiamenti sono curati dal Maestro Nuccio Tortora. Un album, questo, nato in un periodo difficile per tutti e che dunque racconta anche la cupa attualità di oggi, la scoperta della provvisorietà della vita: “Quando hai la morte di fianco è difficile scrivere della vita e a dire il vero non pensavo a un’opera nuova, volevo continuare a promuovere i miei testi passati non ancora ascoltati, secondo me, con la dovuta attenzione”. Un disco che affronta varie tematiche, dal sociale (“Oggi le diseguaglianze tra ricchi e poveri sono aumentate, il razzismo e l’emigrazione sono purtroppo temi sempre in voga”) alla politica (“Si sentono troppe voci dissonanti da una politica molto spesso strafottente e chiusa in una perenne campagna elettorale”). Non manca anche l’amore (“Come un uomo della mia età può esprimere e con una dedica personale”), e una dedica commovente al suo amico Diego Armando Maradona. Ma come sono nate queste che possono essere considerate come poesie in musica? “La molla che ha fatto scattare tutto - spiega D’Angelo - è stato vedere l’amore che la gente del mio quartiere, San Pietro a Patierno, mi ha dimostrato dedicandomi, a sue spese, il murale firmato da un grande artista come Jorit. Sono fiero di restare il cantante di questa Napoli. Sono stanco al tempo stesso però di essere considerato  l’artista solo di una certa parte della città. Sono stato sdoganato mille volte… ma aspetto ancora di passare la dogana”, la sua provocazione. Ma il titolo dell’intero progetto come è nato? “Ai tempi della scuola – racconta D’Angelo – la maestra  mi disse:  Tu sei un poeta che non sa parlare, arrivi al cuore anche quando ti esprimi male. Questa frase mi è rimasta impressa da allora ed è ora di condividerla con il mio pubblico”. Nel disco hanno suonato Nuccio Tortora (pianoforte, tastiere e programmazione computer), Paolo Del Vecchio(chitarra classica, acustica, portoghese, elettrica, bouzouki, ukulele), Pippo Matino (basso), Pippo Seno (chitarre elettriche), Brunella Selo & Mario Castiglia (cori nei brani ‘Cattivo penziero’, ‘Ammore è dà’, ‘Campiò’), Francesco Di Cristofaro (bansuri nel brano ‘Uocchie belle’, fisarmonica nel brano ‘Pane e canzone’ e rebab nel brano ‘Chillo e comm’ ‘a te’), Agostino Mennella (batteria elettronica nel brano ‘Pane e canzone’), Albany Orchestra (archi scritti e diretti da Nuccio Tortora).

 

 

TORNA ALL'UNIVERSITÀ DI PARMA “LIBRI DI STORIA – INCONTRI CON GLI AUTORI”

La rassegna “Libri di storia – Incontri con gli autori”, organizzata dal Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali dell’Università di Parma in collaborazione con il Comune di Parma, riprende il 26 ottobre nella forma di seminari/webinar, sia in presenza che online. Coordinatore scientifico della rassegna è Piergiovanni Genovesi, docente di Storia contemporanea e Delegato del Rettore per le iniziative culturali di carattere storico. Al centro di ogni incontro c’è un libro, una novità editoriale d’argomento storico, intorno al quale si organizza la discussione alla presenza dell’autore e di altri esperti: una riflessione a più voci aperta a tutti gli interessati che si propone sia di far conoscere più da vicino alla città la ricerca svolta all’interno dell’Ateneo sia, più in generale, di favorire la diffusione della conoscenza storica e delle sue tante potenzialità.

IL CALENDARIO:

martedì 26 ottobre, ore 10.30, Aula K3 del Plesso D’Azeglio: Fabrizio Solieri, La rivoluzione e la città. L’Ottocento reggiano nelle memorie di un sarto reazionario (Mup, Parma 2019); l'evento è visibile anche in diretta su Teams

giovedì 18 novembre, ore 11, Aula K15 del Nuovo Polo Didattico D’Azeglio-Kennedy: Antonella Campanini, Il cibo. Nascita e storia di un patrimonio culturale (Roma, Carocci 2019)

venerdì 3 dicembre, ore 10.30, Aula Ferrari del Plesso D’Azeglio: Mino Gabriele, I sette talismani dell’Impero (Milano, Adelphi 2021).

La partecipazione in presenza è consentita fino a esaurimento dei posti disponibili; è necessario presentare il Green Pass. L’incontro del 26 ottobre, organizzato anche con la collaborazione del Comitato di Parma per la storia del Risorgimento italiano, sarà aperto dai saluti di Piergiovanni Genovesi. A seguire l’autore Fabrizio Solieri dialogherà con Alba Mora, a lungo docente all’Università di Parma. Filippo Braglia è un testimone singolare della complicata stagione dell’unificazione nazionale a Reggio Emilia. Di professione sarto, ma non indigente, animato da un profondissimo spirito religioso, egli esprime nelle sue Memorie un profondo scetticismo nei confronti dei cambiamenti politici, sociali e urbanistici che caratterizzano il suo tempo. Braglia annota gli avvenimenti della città in una lingua popolare, fortemente contaminata dal dialetto, scorretta, eppure efficace ed espressiva. Nelle sue pagine le rivolte e le repressioni, le fiere e i mercati, le processioni religiose e le recite a teatro si sovrappongono come spettacoli sullo stesso palcoscenico. La sua voce, al contempo ingenua e sagace, ci permette di indagare non soltanto sui fatti, ma anche sulla mentalità e sulla visione del mondo degli uomini della sua epoca. La partecipazione agli incontri è valida come aggiornamento per gli insegnanti che si iscriveranno attraverso la piattaforma S.O.F.I.A.

 

“TUTTE FERISCONO, L’ULTIMA UCCIDE” DI LAURA COSTANTINI & LOREDANA FALCONE

Il nuovo romanzo “Tutte feriscono, l’ultima uccide” (Edizioni Il Vento Antico) di Laura Costantini & Loredana Falcone è un thriller carico di tensione, un intreccio le cui tessere si incastrano a una a una fino a formare un disegno cupo e illuminante al tempo stesso. “Uno è un caso, due una fatalità, quattro fanno una maledizione”. Così il maresciallo Quirino Vergassola dice al suo amico Nemo Rossini, giornalista, di fronte all’ultimo cadavere affiorato dalle acque del Tevere. Tutti senzatetto, apparentemente suicidi, ma tutti indossano una tunica bianca, sul petto portano lettere marchiate a fuoco e gli esami tossicologici evidenziano tracce di assenzio. L’unico testimone della loro morte è un altro clochard, che affida al suo talento per il disegno il compito di lanciare l’allarme: a Roma, di notte, qualcuno accompagna i condannati a un sacrificio rituale. Un’indagine complessa, quella che il maresciallo Vergassola si trova tra le mani mentre a Roma impazza il Carnevale. Ben presto si rende conto che nulla è come appare e i più sospettabili sono, forse, innocenti. Laura Costantini nasce in una borgata romana da padre portalettere e madre casalinga. A otto anni inizia a scrivere storie. A undici decide che la sua scrittura sarà di fantasia ma anche di realtà: il giornalismo è il suo obiettivo professionale. Raccontare storie resta una passione che condivide con Loredana Falcone, senza mai offrirsi all’ansia della pubblicazione a tutti i costi. Giornalisticamente nasce con la carta stampata periodica, poi approda alla tv pubblica dove lavora presso l’Ufficio Stampa. Approdare alla pubblicazione di numerosi romanzi è una naturale conseguenza della tenacia nel continuare a scrivere narrativa. Non ama le classificazioni, spazia tra i generi. Ha un debole per le protagoniste. Loredana Falcone, nata nella parte più vera di Roma e in una famiglia che, da parte di madre, affonda le radici tra i protagonisti del Risorgimento romano, ha coltivato la passione per la ricerca storica fino alla laurea. La scrittura entra a far parte della sua vita in tenera età, ma trova espressione nel sodalizio umano e professionale con Laura Costantini che incontra sui banchi del liceo classico. Creando quello che ama definire “duo scrittorio”, inconsapevole di quanta incredula curiosità la loro scrittura a quattro mani saprà creare nei lettori e negli addetti ai lavori. Intanto vive, ama, cresce due figli e pubblica numerosi romanzi senza mai accettare vincoli di genere. Dal romanzo storico al giallo al mistery con un unico comune denominatore: l’importanza delle figure femminili.

“FATTORI. CAPOLAVORI E APERTURE SUL ’900”, IL CATALOGO DELLA MOSTRA

Dal 28 ottobre è disponibile in libreria e online il catalogo edito da 24 Ore Cultura della mostra “Fattori. Capolavori e aperture sul ’900”, in programma fino al 20 marzo 2022 alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Il volume si prefigge di rendere nuovamente vivo l’interesse per l’attività e l’opera di Giovanni Fattori attraverso la presentazione di un cospicuo numero di dipinti provenienti dalle più prestigiose collezioni pubbliche e private italiane. A cura di Virginia Bertone, conservatrice e responsabile delle Collezioni della Gam di Torino, e Silvestra Bietoletti, storica dell’arte, il catalogo alterna le opere di Giovanni Fattori agli interventi saggistici di storici dell’arte relativi alla sua biografia, al suo rapporto con le Accademie, alla sua partecipazione alle grandi mostre storiche e alla grande fortuna della sua arte, presentando così un’immagine a tutto tondo di quello che è uno tra i maestri assoluti dell’Ottocento italiano. Giovanni Fattori seppe infatti interpretare in modo originale e innovativo tanto i temi delle grandi battaglie risorgimentali quanto i soggetti legati alla vita dei campi e al paesaggio rurale a cui riuscì a infondere, analogamente ai ritratti, nuova dignità e solennità. Nato a Livorno nel 1825 in una famiglia di origine pistoiese di modesta agiatezza, Giovanni Fattori rivela ben presto un grande talento per il disegno e a vent’anni si trasferisce a Firenze, venendo subito ammesso alla Scuola del Nudo. A causa di una malattia della moglie è costretto a lasciare Firenze e tornare a Livorno, dove trasforma il suo soggiorno in occasione preziosa di studi sul ritratto e il paesaggio che lo circonda. Già in vita non manca il successo: oltre a diversi incarichi accademici e acquisti delle sue opere da parte di prestigiosi musei nazionali, tutta la sua vita è costellata da numerose partecipazioni alle Esposizioni Nazionali e Universali – Parma, Napoli, Parigi, Torino, di nuovo Parigi. Sempre caratterizzato da una innovativa ricerca tecnica e formale, dal 1883 Fattori inizia a dedicarsi con continuità all’incisione.

 

LA “SESSUOLOGIA” SECONDO DANIEL GIUNTI

Dal Dottor Kellogg, che produsse i suoi primi cereali come “antidoto” alla masturbazione, a Cleopatra, che sperimentò un primo Sex Toy, fino al primo Museo della Vagina di Londra e al record di orgasmi femminili (134) e maschili in un’ora (16). Nel suo nuovo libro “Sessuologia, tutto quello che non sapevi di voler sapere sul mondo del sesso”, edito da Gribaudo, l’autore Daniel Giunti – psicologo, psicoterapeuta e sessuologo e fondatore del Centro Integrato di Sessuologia “Il Ponte” (IG: @sessuologia) offre un irresistibile vademecum su dati, fatti e curiosità del mondo del sesso. Il volume, (Prezzo: €14,90 – Pagine: 144), è impreziosito dalle immagini a cura di Paolo Proserpio. “In questo libro ho voluto raccontare la sessualità con uno sguardo inedito, volutamente ironico, fornendo dati e aneddoti in un’ottica nuova, per dimostrare che non esistono modi giusti e sbagliati di vivere il sesso, ma solo preferenze più frequenti o più atipiche”, spiega l’autore.

ILARIA CAPUA SPIEGA LA SALUTE CIRCOLARE AI BAMBINI   

Etci! Salute! Ehi, ma cosa vuol dire ''salute''? Vuol dire "stare bene". Stare bene è come un girotondo, in cui tutti si tengono per mano: se qualcuno lascia la mano, si spezza il cerchio della salute. Terra. Acqua. Fuoco. Aria. La nostra salute dipende da quella di questi quattro elementi, a loro volta interconnessi tra di loro. La salute è un sistema circolare, che coinvolge le persone, gli animali, le piante e l’ambiente. Divertiamoci a scoprirlo! Un libro dedicato alla salute dell’uomo, dipendente in tutto e per tutto da quella dell’ambiente che lo circonda. La nota scienziata Ilaria Capua in “Girotondo è uno il mondo. La salute circolare spiegata ai bambini” (La coccinella) spiega ai bambini che cos’è la salute: un sistema circolare, in cui tutto è connesso, in cui una parte non può stare bene se non stanno bene anche tutte le altre. Un libro-gioco di grande formato e pieno di finestrelle, per stimolare la curiosità e soddisfare la voglia di conoscenza dei bambini. Ilaria Capua dirige il Centro di Eccellenza One Health dell’Università della Florida, che promuove l’avanzamento della salute come sistema integrato attraverso approcci interdisciplinari. Scienziata di fama internazionale, ha scritto: Idee per diventare veterinario (2007), I virus non aspettano (2012), L’abbecedario di Montecitorio (2016), Io trafficante di virus (2017), Salute Circolare (2019), Il dopo (2020) e Il viaggio segreto dei virus (2021). Nel 2020 Coccinella ha pubblicato il suo primo libro per bambini in età prescolare, Ti conosco mascherina.

 

 

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