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direttore Paolo Pagliaro

LA NUOVA ZELANDA
PUNTA SUI VACCINI

LA NUOVA ZELANDA <BR> PUNTA SUI VACCINI

La Nuova Zelanda ha annunciato una serie di nuove regole che amplificano la “cultura della vaccinazione” nel paese. Ben presto la documentazione vaccinale sarà richiesta ai lavoratori di caffè, bar, parrucchieri e palestre. Il primo ministro Jacinda Ardern (NELLA FOTO) ha affermato che il governo richiederà anche alle imprese di farsi parte dirigente nella corsa della nazione all’immunizzazione di massa concedendo ai dipendenti permessi retribuiti per consentir loro di recarsi ai centri vaccinali. Secondo le nuove regole, la vaccinazione diverrà obbligatoria per tutti i lavoratori delle attività in cui anche i clienti devono mostrare i certificati di vaccinazione contro il Covid-19: secondo la normativa neozelandese in tale settore sono incluse tutte le attività legate all’ospitalità, alla ristorazione, alla pratica sportiva e agli spettacoli, ma anche parrucchieri o studi professionali. Si prevede che tali cambiamenti interesseranno circa il 40% della forza lavoro neozelandese. Coloro che non rispetteranno l’obbligo di vaccinazione riceveranno un preavviso di quattro settimane dai datori di lavoro, che in caso di ulteriore rifiuto potrebbero giungere a decretare il licenziamento. Le misure non entreranno in vigore fino a quando la Nuova Zelanda non passerà al suo nuovo modello di gestione dell'epidemia, che verrà attuato quando il paese supererà la soglia di vaccinazione del 90%. (26 OTT - deg)

 

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